6 ottobre 2004
Cari soci,
Sarà perché ci tengo molto a “divulgare” le attività che mi piacciono, sarà perché chi mi ha preceduto gode della mia invidia per la bontà del suo operato, questa mia investitura alla presidenza del CAI-GSA confesso che mi fa tremare un pochetto le gambe.
All’interno del gruppo ci sono “correnti” diverse: ci sono i più tranquilli, i meno tranquilli, gli scialpinisti domenicali, quelli feriali, quelli “meglio ripido”, quelli “solo col bel tempo” …..insomma c’è di tutto e di più.
Vorrei quindi precisare che, in modo diametralmente opposto ad alcuni giudizi che mi sono stati cuciti addosso (sia per la bici sia per lo sci) NON sono assolutamente un sostenitore della gita difficile, lunga, con qualsiasi tempo, dei 2000 metri di dislivello.
Per me, e mi piacerebbe fosse così per tutti, lo scialpinismo è un modo di divertirsi in un ambiente che credo tutti amiamo, in una maniera pulita, semplice, garbata e rispettosa sia degli altri sia della natura.
Quindi spazio per tutte le filosofie dello scialpinismo. Io personalmente, ma ribadisco personalmente, sono per le gite in cui l’aspetto sportivo ha anche un considerevole ruolo ma lungi da me l’idea di proporre un “palinsesto gite” sportivo.
Cercheremo, con il fondamentale aiuto dei capigita (che spero accorreranno numerosi e pieni di proposte mercoledì 13 in sede in galleria) di fare un calendario medio, senza eccedere né nel facile né nel difficile.
Uno degli scopi del gruppo è anche quello di conoscersi e per chi ritenesse le gite di gruppo magari troppo blande può sempre organizzarsi con altri membri del gruppo stesso in maniera autonoma.
Allo stesso modo c’è il grosso problema di tenere alto il livello che il buon Andrea ha creato…..
Ho molta stima del gruppo.
Non conosco tanti gruppi ma ho visto “all’opera” tanti scialpinisti e gruppi di scialpinisti.
Di solito non è mia abitudine “tirarmela” ma mi sembra che qui dentro ci sia di che essere orgogliosi.
Non voglio fare nomi e non li farò (anche perché ne dimenticherei senz’altro chissà quanti) ma ci sono personaggi all’interno del CAI-GSA con cui non è soltanto bello andare in gita, è bello stargli a fianco.
E quando si riesce ad unire la passione per la montagna con le persone che si stimano si crea un clima magnifico, uno stimolo a continuare, a fare di più e meglio, ad andare avanti.
In quest’ottica il fare un servizio, fare attività di volontario c’è del remunerativo.
Se qualcuno si sarà trovato bene ed avrà vissuto quei cinque minuti che ti rendono il fine settimana “da nostalgia” nei magari poco interessanti giorni lavorativi seguenti (per chi lavora) beh credo avremo fatto una grande cosa.
Marco Centin
Marco Centin nato a Torino il 18 maggio 1962 (vietato dire “giuu come l’aij ed amenità simili) scialpinismo da circa vent’anni; mi iscrissi al Cai Uget nell’82 ma poi passai a Venaria Reale (dove frequentai anche un corso di sci alpinismo guidato da Ezio Comba) per poi tornare “umile e pentito” in galleria subalpina….
Mi piace anche tanto la bici sia MTB sia su asfalto, vorrei dire che arrampico ma faccio veramente pena, non faccio uso di droghe anche se non disdegno un buon bicchiere….. e boh, il resto più o meno come la maggior parte degli umani.