L’avevamo detto: gita spostata … gita fortunata e ci abbiamo azzeccato!
Cercavamo la famosa farina OOO della Val Germanasca e l’abbiamo trovata ben conservata da una temperatura che si è mantenuta polare per quasi tutta la salita.
Fortunatamente avevamo programmato il riscaldamento e così quando i 32 partecipanti sono via via arrivati in punta hanno trovato un teporino, che, comparato con il freddo di prima era piuttosto piacevole.
Tutto era iniziato, ancora sul pulman, con un comunicato quasi terroristico di Bruno sul comportamento da tenere in caso di valanga.
Poi partenza veloce, complici i -14°C di Prali, ma Giovanni ha inserito il passo dell’esperienza rendendo la salita costante e mantenendo compatto il gruppo con brevi soste.
In punta giornata spaziale senza velature e senza vento e così i nostri guru, freschi del Corso Avanzato di Neve e Valanghe in quel di Modena, hanno in quattro e quattrotto organizzato la prova di ricerca ARTVA che ha evidenziato che loro sono tornati preparatissimi dal corso mentre qualcunaltro deve esercitarsi un po’: la ripeteremo presto!
E poi tutti giù a rincorrersi nel bosco in una discesa quasi tutta bellissima costellata da qualche raro avvertimento:“Attenzione, quì la neve cambia” normalmente lanciato troppo tardi!
Non proprio tutti in verità: Stefano, che oggi ha diligentemente curato la chiusura, ha preferito, con il suo gruppetto, godersi con più calma il fascino di questo bel bosco.
Quando sono arrivati al pulmann il banchetto era … appena cominciato ma per sua fortuna Lucia si è battuta come una leonessa per conservare qualcosa da mettere sotto i denti e, dato che ha promesso che lo farà in tutte le gite si è deciso che la patrona dei Capigita di chiusura sarà Santa Lucia!
Ed infine Ceci come sempre ci ha allietato la prima mezz’ora di viaggio con il suo microfono fino a che ha dovuto impegnarsi a bloccare un camper e fargli fare 50m di retromarcia per far passare il nostro pulman.
Doveva pur riportarli a casa i suoi Pupacchiotti!