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No, non abbiamo cambiato il genere d’argomento del nostro sito e non intendiamo intrometterci nel campo culinario.
E neppure vogliamo affrontare il problema dell’alimentazione in montagna perchè tanto ormai in gita non ci lasciano il tempo per mangiare e comunque quasi tutti ormai sono espertissimi su maltodestrine, integratori e sulle barrette più sofisticate.
Quello che invece ci sta a cuore è la conservazione ottimale degli alimenti che consumiamo frugalmente insieme nel dopo gita.
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I nostri pulman, pur non avendo un congelatore ***, hanno due ottimi scomparti: il reparto freddo nel bagagliaio dove con sci e zaini vanno posti i vini bianchi e gli alimenti che si deteriorebbero anche solo con poche ore di caldo (ad esempio torte e dolci con creme e cioccolato, ecc.).
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Nella zona passeggeri c’è invece il reparto caldo (se così non fosse troveremmo al ritorno l’autista surgelato) dove vanno conservati i vini rossi e gli alimenti da consumare a temperatura ambiente.
Quindi, dopo aver acceso l’ARTVA e prima di calzare gli sci controlliamo dove abbiamo messo l’eventuale pacchettino: i nostri dopogita si sono fatti raffinati anche se nessuno ha ancora pensato alla tovaglia di Fiandra!