Ottava sociale

E vai di recupero…

Gli organizzatori della scorsa settimana ci riprovano e stavolta ci riusciranno pure.
Domenica 30/3 recupereremo l’ottava sociale mantenendo la zona. La meta, salvo cambi dell’ultimo minuto, sarà il Bric Cassin con partenza dà Chialvetta, MS per 1150 metri di dislivello.
Partenza dal Mirafiori Motor Village alle ore 7 (ricordatevi di cambiare l’ora!!!), per essere alle 9 a Chialvetta ed avere gli sci ai piedi alle 9.15.
Gli organizzatori saranno Enrico, Marcello e Renato. Le iscrizioni verranno raccolte da me via Whatsapp (3493291040) fino alle 15 di venerdì 28/3, comunicatemi il punto di ritrovo (nel caso in cui sia confermata l’auto) e la sezione di appartenga. La gita si svolgerà in auto (a meno che i numeri non ci consentano di provare a richiedere il bus).

Ci vediamo domenica!

PS Ricordatevi che questa è l’ultima gita alla quale partecipare con l’iscrizione CAI del 2024, poi sarà necessario il bollino 2025.

Ottava sociale

Ed eccoci al solito appuntamento del mercoledì sera…
La settima sociale si svolgerà sabato 8 per anticipare la perturbazione prevista in arrivo per domenica 9.
La destinazione è una novità (almeno da quando frequento io il gruppo): andremo al Col des Ceingles con partenza da Crevacol, una BS con 1150m di dislivello. Percorreremo un anello passando per i Valloni di Toule e Merdeux se le condizioni della neve e la voglia degli organizzatori lo permetteranno.
La gita sarà in bus con partenza dal McDonald’s di Corso Giulio alle 6.30. Le iscrizioni verranno prese da Giovanni Buffa per whatsapp al numero 335 691 9862: ricordatevi di dire se salirete sul bus a Torino oppure ad Ivrea nonché a quale sezione del CAI siete iscritti. Cercate di non aspettare l’ultimo minuto per iscrivervi (le 15 di venerdì 7) in modo da capire se confermare o meno il bus.
Gli organizzatori al momento sono Giovanni Buffa, Carlo Frigo ed io. Marcello ha provato la gita ma l’anticipo al sabato l’ha fregato per impegni già presi.

Ricordo sempre che le gite del GSA sono riservate a persone in grado di affrontare gite scialpinistiche in autonomia, non siamo una scuola.

Testa dei Frà

Il meteo del venerdì sera non tifa per la nostra sociale.
Sabato la mail tace: guardo lo spam, tanto si sa che finisce sempre lì, niente. Controllo Facebook, il canale Whatsapp, ma niente, nessuna comunicazione di annullamento. Stavolta mi toccherà scendere sotto la pioggia?
Domenica senza troppo entusiasmo mi presento all’appuntamento, mal che vada la compagnia sarà buona.

Noi 29 partecipanti troviamo facilmente posto sul minibus, lo stesso non si può dire degli sci che vengono faticosamente incastrati nel bagagliaio, ma poco male: un bus più grosso non si sarebbe agilmente sistemato nel minuscolo parcheggio di Morge.

Lungo il viaggio qualcuno dorme, qualcuna chiacchiera, qualcuno commenta: “Oggi rischiamo la visibilità che avevamo al Chaleby”. Azz, meglio non pensarci e dormire, è anche questo il bello del bus. Autostrada fino a Chatillon e poi salita a Morge, frazione di La Salle. Al primo striscione con il nome e il volto di Federica Brignone, affiora l’emozione per le recenti vittorie della campionessa locale.

Quando il bus sbuca nel parcheggio di Morge, non è un sorriso quello che vediamo sul volto dei ragazzi del Cai di Leinì che si stanno preparando a salire. Non sarà una gita in solitudine, per nessuno dei due.
Il cielo è grigio, ma la visibilità non è male.
Roberto non perde tempo e inizia a salire con “altrimenti facciamo tappo”. La stradina di avvicinamento non è breve. Un tornante panoramico ci fa ben sperare: se il cielo restasse anche solo così sarebbe perfetto. Arriviamo alle baite di Les Ors che i primi vedono gli ultimi, non ci siamo “sfilacciati” come al solito. Coninuiamo tranquillamente fino al Col Fetita. Non ci sono passaggi difficili e la neve non è particolarmente dura: come in tutte le gite c’è chi ha messo i coltelli già al parcheggio, chi poco dopo e chi non li mette per niente. Oggi solo un paio di persone li hanno calzati.


Qualche fiocco di neve ci tiene compagnia nelle ultime gucie prima del colle Fetita, dove il gruppo si ricompatta e affronta con calma questo non breve percorso di cresta, ampio e comodo. Il panorama è una goduria, alla faccia del meteo di venerdì.

Si tolgono gli sci a quota 2710, da qui la cresta è stata maltrattata dal vento, ci sono zone dove affiora la terra e altre con accumuletti di neve. Qualcuno si ferma, Stefano procede con gli sci, altri a piedi senza ramponi: il percorso è semplice e la neve è morbida, ognuno fa la propria valutazione. Io i ramponi me li sono “gamalati dietro” e quindi me li metto, come molti altri. Della neve morbida mi posso anche fidare, ma è dei quaranta scalmanati che ho attorno che ho paura. Abbiamo infatti raggiunto la vetta insieme all’altro cai e tra quadrupedi che scorazzano e persone che schiamazzano, una precauzione in più male non fa.

La cresta è ben sciabile, ma alle prime curve dopo il colle la neve pesante e cotta invoca qualche santo. Tutto rientra in poco più di 100 metri di dislivello. Una discesa su neve non ancora trasformata ma sciabilissima ci accompagna fino alle baite. C’è chi dribbla alberi e umani a gran velocità, senza mai sbagliare un colpo. Qualcuno gli chiede: “Scii molto bene, sei anche simpatico, ma tu non sei del GSA vero?” Quindi noi del GSA sciamo male e siamo pure antipatici? Molto bene!

Arriviamo al parcheggio che si sta allestendo un enorme tavolino, ma non è il nostro. Più modesto in dimensioni, ma non in contenuti arriva anche il nostro e non ha nulla da invidiare ad altri. Sia Maurizio, il paziente autista, che il sole banchettano con noi.

Un grazie a Roberto, Silvia P. e Bruna per aver ben interpretato il meteo e averci regalato questa bella giornata.

Silvia T.

Settima sociale

Domenica 23 febbraio, il GSA torna a calcare le tracce verso la Testa dei Frà, una classica salita che costa poco più di 1100 metri di dislivello con arrivo a mt 2800 circa. La meta, posta tra il Vallone di Planaval e quello di Vertosan sopra La Salle, è classificata BS e, dal Col Fetita in su si svolge su cresta aerea dove i ramponi potrebbero tornarci utili. Si parte dalla frazione Morge ed il primo tratto si svolge all’interno di un bel bosco per poi aprirsi in ampi pendii nella parte superiore fino al raggiungimento del citato colle, per poi proseguire su cresta.

La gita è in bus e l’appuntamento è alle ore 6,30 nel solito piazzale dietro il Mac tra corso Giulio e c.so Vercelli, il costo del bus potrebbe variare rispetto alle gite precedenti in base al numero di iscritti. Le iscrizioni le raccoglie Marco Centin tramite whatsapp al 339-5829332, sempre specificando il CAI di appartenenza e l’eventuale salita along the road.
Come sempre si specifica che il GSA NON svolge attività didattica e quindi le gite sono riservate a chi sia in grado di affrontare gite anche in autonomia.

Cai Uget