La gita di apertura della cinquantesima stagione del nostro GSA è stato un inizio col botto!
La neve è proprio poca e, in verità, non è neppure tanto bella ma la salita al Pic delle Sagneres è stata una gita bellissima con la maggior parte dei 37+1 partecipanti in punta anche se il percorso non era, e non poteva essere, il tipico itinerario da inizio stagione.
37+1? Vedremo perche!
Tutto è iniziato al meglio grazie al nostro autista che, districandosi abilmente nel caotico traffico mattutino di S. Anna di Bellino, ha saputo portare il pullman sin di fronte alla chiesetta e di fianco alla neve!
Traffico a S. Anna?
Beh, la penuria generale di neve ha fatto confluire in questa conca, che in questo periodo appare come un’oasi protetta, sci alpinisti e ciaspolatori da ogni angolo.
Comunque i nostri capogita sono riusciti a scovare questo itinerario, poco battuto, e che oggi è stato quasi solo per noi.
Salita ciacolosa lungo la comoda stradina che ci ha portato ai 2300m del Piano di Traversagn dove una sosta al primo bellissimo sole ha ricongiunto tutto il gruppo.
Di qui, in gruppo di 37, ci siamo diretti su bellissimo terreno al dosso della Costa Sturana che ci ha permesso di entrare nell’Alto Vallone di Camoscera dove siamo diventati 37+1!
Si, perché il nostro Enrico ha adottato un modo originale per aggregarsi alla Gita sociale: partendo dalla sua Val Maira è salito alla Rocca la Marchisa ed è sceso a raggiungerci.
Tutti insieme in punta e poi ha “comodamente” scavalcato di nuovo la Rocca la Marchisa per tornare a casa: un sistema elegante ma da imitare con moderazione!
Comunque quasi tutto il gruppo ha risalito, su neve non facilissima, il ripido canale del Colle e di qui per il pendio finale i 2992m del Pic delle Sagneres: un vero successo considerando che siamo alla prima uscita della stagione.
Tanti volti soddisfatti in punta e tanti sguardi e progetti subito condivisi verso le splendide punte che ci circondano: Pelvo d’ Elva, Camoscere, Chersogno, …
La discesa ha poca storia.
Come in una di quelle insalatone miste di moda oggigiorno ci sta dentro un po’ di tutto: qualche tratto di farina (pochi), qualche tratto ventato (tanti) e un finale quasi primaverile che ci porta senza difficoltà e con poca fatica fino al pullman.
E la bella chiesetta di S. Anna si rivela anche un ottimo paravento per il nostro tavolino che in un attimo si riempie di ogni tipo di ottime cibarie con al centro l’immancabile vassoio delle acciughe di Ceci, oggi in una versione non al verde ma non certo snobbate per questo.
Uno splendido inizio quindi e se il buongiorno si vede dal mattino non possiamo che aspettarci un’altra grande stagione.
Un grazie ai tre bravissimi capogita Bruno, Giovanni e Roberto che dedicandosi completamente al Gruppo hanno permesso a tutti gli altri di trascorrere una bellissima giornata.
E adesso aspettiamo la neve che è un po’ come il Natale: quando arriva, arriva!