Presentata nella Assemblea Soci del 3 ottobre 2012
Stagione 2011-2012
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Quest’anno abbiamo realizzato 13 gite sociali scelte nell’arco alpino occidentale tra Italia e Francia, un brillante Raduno nella regione dello Champsaur (Sud del Gruppo degli Ecrins) e una parte del Raid previsto nel Gruppo del Monte Cevedale.
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Il gruppo consta di 112 amici, numero che non si discosta molto da quello dell’anno precedente.
Le Gite Sociali
Iniziando dalle gite ciò che contraddistingue l’anno 2011/2012 è la qualità delle stesse rispetto all’innevamento appena sufficiente.
Siamo riusciti infatti a trovare le condizioni migliori nell’arco alpino nord ovest quando leggendo i siti di settore tutti lamentavano condizioni di neve scarse.
In questo la nostra flessibilità è diventata regola, i capogita sono riusciti a trovare la sicurezza e le condizioni in situazioni difficili, segno di alta preparazione e di attente ricognizioni e conoscenza del territorio.
Particolarmente apprezzate le traversate invernali (Guardiole, Vertosan e Rocher Carniere) ma anche Sagneres, Giulian, Lago dell’Oro e Gran Glaiza sono particolarmente riuscite.
Continua la proposta di gite di media difficoltà e lunghezza ad inizio stagione per aumentare l’impegno in primavera.
Questa linea ci permette di avere un buon numero di partecipanti che si avvicinano al gruppo senza timore e con grande passione e non ultimo del piacere di avere tra noi alcuni amici “storici”.
Ottimo quest’anno l’ingresso di nuovi amici pervenuti da Trento, Firenze, Austria….e naturalmente Torino.
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Gran finale poi in Maurienne con il raggiungimento della Pointe de Charbonnel e della Punta d’Arnas.
Continua imperterrita in tutte le gite la tradizione del tavolino in cui i livelli raggiunti non possono che competere con gli stellati Michelin.
Successo direi strepitoso per il Raduno.
Le giornate sono state bellissime e le gite proposte di assoluto valore. La Gite d’Etape che ha ospitato il gruppo si è rivelata davvero una casa accogliente e funzionale e anche i momenti dopo gita sono stati di assoluta qualità.
Non si può dire lo stesso per il Raid che purtroppo non ha potuto godere di meteo favorevole, a parte il primo giorno in cui la cima è stata raggiunta.
Nei restanti 2 giorni infatti ci ha permesso di raggiungere solo un colle.
Il clima tra di noi e l’accoglienza ai rifugi è stata comunque molto piacevole e vogliamo quindi pensare a questi giorni come occasione passata in buona compagnia.
Le Serate in Sede
Ottima l’offerta delle serate tecniche o a tema in cui abbiamo sfruttato bene le potenzialità del nostro salone.
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La serata sponsor è stata un grande successo anche grazie alla presenza della SSA e tutti hanno potuto vedere e toccare una mole di materiale mai vista prima.
Le serate relative al comportamento in caso di travolti è stata sempre molto interessante, con la spiegazione esauriente di come bisogna guidare il gruppo in caso di incidente.
Novità assoluta, le serate ARTVA e GPS sono state preparate ed offerte da 2 aziende che si occupano di outdoor; abbiamo quindi ospitato dei professionisti che ci hanno parlato dei loro strumenti con estrema competenza, spiegando con dovizia di particolari il funzionamento delle apparecchiature. L’esperimento si è rivelato un successo.
Non ultima la serata di presentazione dell’anno in cui il livello dei filmati e delle foto non fa che crescere ogni anno lasciandoci sempre un po’ di nostalgia per i bei momenti passati.
Il Sito Internet
Doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla gestione del sito.
La nostra moderna vetrina è un appuntamento fisso del dopogita ma non solo.
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Abbiamo la fortuna di avere tra noi dei validi scrittori e fotografi e la qualità delle notizie, la leggerezza delle stesse e la fantasia con cui ci vengono proposte sono davvero un bel biglietto da visita per il GSA
Per tutto questo e per tutto ciò che senza dubbio dimentico, voglio ringraziare il direttivo e i capogita.
In particolare la figura di Guido che spesso è stato il braccio e la mente di moltissime iniziative e opportunità.
Il Gruppo
Ciò che ho apprezzato di più è il comportamento e l’affiatamento tra noi.
Abbiamo per i prossimi anni moltissime risorse che stanno crescendo tecnicamente e come spirito di gruppo.
Ritengo che uno dei punti di maggiore importanza spetti alla figura del capogita.
L’atteggiamento di chi conduce le gite è sempre improntato alla massima prudenza e all’attenzione verso i particolari.
Chi non è capogita aiuta gli stessi nella conduzione, evitando comportamenti non appropriati.
Il tutto viene percepito come organizzazione attenta e grande senso di responsabilità.
In moltissime occasioni lo spirito di servizio dei capogita infatti è da considerarsi un alto valore aggiunto. Non mancano esempi in cui alcuni di essi hanno rinunciato alla cima per accompagnare indietro chi non riusciva, o altri in cui la chiusura è arrivata con 2 ore di ritardo sui primi sempre con il sorriso sulle labbra.
Questi sono i piccoli gesti che permettono al GSA di essere ciò che siamo.
Il gruppo si può dire abbia due anime, una sportiva e l’altra sociale.
Non possiamo fare a meno di una di loro perché solo insieme riescono a produrre quel misto di affidabilità, sicurezza e risultati.
Credo che il compito che spetta al direttivo e al presidente in particolare sia quello di riuscire a fare in modo che nessuna delle due componenti abbia il sopravvento sull’altra.
Per motivi storici abbiamo la reputazione di un gruppo che propone gite di livello tecnico elevato e non dobbiamo/possiamo snaturare quella che è una nostra importante caratteristica.
Allo stesso modo, negli ultimi anni abbiamo avviato con vigore una particolare attenzione improntata alla sicurezza e all’attenzione verso chi si avvicina dal di fuori.
L’obiettivo verso cui dobbiamo lanciare i nostri sci è quello di un gruppo accessibile, in modo da poter incontrare ogni anno nuove amicizie, a cui dedicare la nostra competenza e la nostra tecnica, in modo da preparare i capogita di domani e tenere alto il livello delle proposte.
Roberto Fullone