Di nuovo a Nevache!
In programma c’era il Giulian ma quest’anno neppure nella ghiacciaia di Prali c’è un filo di neve e allora non resta che andare dove, bene o male, ne è rimasta un poca.
Fortunatamente la Val Clarèe ha tanti bei valloni più o meno nascosti sui suoi lati e allora qualche itinerario nuovo, poco battuto e in buone condizioni qualche volta si riesce ancora a trovarlo.
E sono stati bravissimi a farlo Valeria, Stefano e Maurizio che dopo una paziente ricerca in settimana ci hanno regalato su un vassoio d’argento questa bellissima e poco consueta traversata da Nevache a la Draye.
Solita temperatura di oltre -10°C nel piazzale di Nevache, ma questa volta prendiamo immediatamente a salire il ripido bosco che sbarra l’accesso al Vallone di Cristol ed il freddo passa in fretta grazie anche alla quasi assenza di aria.
La giornata è spettacolare e quasi senza accorgersene raggiungiamo i pianori a circa 2100m dove è d’obbligo una bella sosta di raggruppamento.
Dalla partenza un bel Bassethound, o qualcosa che gli assomiglia, ha deciso di unirsi alla nostra gita e corteggiando un po’ l’uno un po’ l’altro riesce a recuperare anche lui qualcosa da mangiucchiare.
Superato il pianoro del Lac de Cristol puntiamo al Colletto a 2600m sulla dorsale che separa il nostro Vallon de Cristol da quello dell’Oule: qui la neve comincia a presentare grandi placche da vento ma, calzati i rampant, lo raggiungiamo senza problemi.
Ancora un breve tratto con gli sci e poi per percorrere la dorsale Nord che porta sulla Gardiole tutti calzano i ramponi. Quasi tutti in realtà, con l’esclusione di chi vuol fare un po’ di equilibrismo, di chi li ha dimenticati e di chi proprio non potrebbe fregargliene di meno (il quadrupede aggregato).
Bellissima la sosta sui 2753m della Gardiole con un panorama superbo e un clima delizioso che ci fa fermare un po’ più del solito.
Anche perchè fra un boccone ed un bicchiere di the possiamo gustare da una posizione privilegiata la difficile discesa del canale NE della Grand Area su cui sta scendendo il nostro Orfeo con altri amici: uno spettacolo nello spettacolo!
La discesa per in Vallone di Granon è su neve molto varia ma sempre ben sciabile e, grazie anche alla comoda stradina della parte bassa raggiungiamo la Draye ed il nostro pullman in tempo per goderci ancora mezz’oretta di sole.
Che impieghiamo proficuamente ad imbandire i nostri tavolini con la solita varietà di formaggi, salumi, acciughe, dolci vari e la attesissima, solita e sempre diversa torta di Marco.
Anche il nostro pseudo-Bassethound trova facilmente di che rifocillarsi e mostra un’espressione decisamente soddisfatta: tutto ciò almeno fino al momento in cui, mentre sta salutando i suoi nuovi amici viene brincato da Cecilia e Donatella che lo mettono spontaneamente su una macchina per riportarlo a Nevache.
Le sue proteste restano inascoltate.
Ricordate la storiella del boy-scout che fa attraversare a tutti i costi la strada ad una vecchietta che non ne aveva alcuna intenzione?
Bene, siamo nel campo delle ipotesi, ma, forse per problemi linguistici, pare sia successa la stessa cosa: il cane è di casa a la Draye e probabilmente lì voleva restare.
La verità la sapremo alla prossima puntata quando Orfeo ci racconterà che cosa si sono detti durante il trasbordo!
Dunque, a parte le rimostranze che riceveremo dalla Lega Francese della Difesa del Cane, ancora una bellissima giornata grazie alla perseveranza dei capogita, con 47 partecipanti tutti soddisfattissimi compresi alcuni nuovi amici che peraltro hanno subito dimostrato di essere preparatissimi coi ramponi come con bicchiere e forchetta.
E allora eccoci già pronti per il prossimo appuntamento, magari con un po’ più di neve e, forse, non a Nevache.