Ed eccoci di nuovo qua, pronti ad affrontare la nuova sfida di quest’anno: concretizzare quanto programmato con entusiasmo ad Ottobre, durante la stesura del Programma 2019-2020.
La meta di questo w.e. …. non c’era quindi carta libera. E dopo le solite settimane passate a scrutare con attenzione i bollettini nivo-metereologici…la neve è arrivata, tutt’altro che scarsa, generosissima, anche se associata ad un innalzamento delle temperature che ha sciolto quanto c’era in basso. 🙄
Pazienza, si andrà alto!
L’altalena di rischi sui livelli alti scoraggiava la scelta di itinerari troppo pericolosi consigliando un atteggiamento ancora “abbottonato” per cui abbiamo preferito mantenerci nei pressi di sicure piste.
Il giovedì precedente l’uscita, nonostante il tempo poco favorevole, una veloce ricognizione veniva fatta nei pressi del Monginevro, con partenza da Claviere.
Sfruttando la congiunzione favorevole (Claviere = impianti chiusi e Monginevro = impianti aperti) avremmo potuto salire dal lato italiano senza problemi , magari su itinerari già preparati e per la discesa…si sarebbe visto se rientrare al punto di partenza per l’itinerario già percorso o tentare qualcos’altro dal lato Français.
Se giovedì il tempo era stato poco clemente il sabato la meteo sembra ottima: il vento di venerdì è cessato del tutto, la neve è abbondatissima, la meteo stupenda, freddo giusto: del resto siamo a fine novembre!!! Così abbiamo anche il vanto di avere portato a termine una sociale… in NOVEMBRE, cosa che non accade tutti gli anni!
Lo scrivente ed anche Mike prevedevamo un 20-25 persone avrebbero aderito a questo “assaggio” di inizio stagione; grande stupore pertanto quando ci troviamo in 35 persone a risalire le strade già fresate dai gatti delle nevi di Claviere che aprirà tra otto giorni!
In automobile raggiungiamo Claviere e, dopo una veloce sosta al Caffè Torino, ultimo caffè nazionale prima di entrare in Francia, siamo pronti alla rituale ed ineludibile prova del “cancelletto”. Tutti ARTVATI ci incamminiamo sulle già fresate piste verso la Capanna Gimont con una ordinatissima o quasi fila…
Mike, davanti, imprime un’andatura piuttosto frizzante per una sociale ma al primo sole il gruppo prontamente si ricompatta.
Poco prima di incrociare la seggiovia de la Coche svoltiamo a destra risalendo la “frullata” pista passando poi sotto la seggiovia GRANET. La sensazione è che tutto sia stato preparato per noi: le piste sarebbero fruibili ma ci siamo solo noi a salire agevolmente sulle deserte piste, di tanto in tanto qualche altro scialpinista ci supera o viene superato ma non c’è la ressa tipica delle piste.Lasciamo sulla sinistra la Capanna Gimont e perveniamo al bel piano in condizioni decisamente invernale con neve bellissima, asciutta ed abbondante. E siamo poco sopra i 2000 metri; dalla partenza, poco sotto i 1700 metri, abbiamo già messo nel sacco 300 metri; ottimo début de saison!Saliamo, magari un po’ disordinatamente, fino a quota 2260, dove dobbiamo scegliere se seguire le battute piste (comode ma troppo poco avventurose) che menano ai 2519 metri del Colletto Verde che presentano una impennata finale piuttosto ripida o uscire dal “seminato” e puntare alla Grand Charvia o Monte Gimont che tocca i 2648 metri di quota.
Optiamo per la seconda opzione sfruttando per un lungo tratto una traccia che sei sci-alpinisti poco davanti a noi ha appena fatto.
Nonostante la ripidezza dei pendii che precedono l’arrivo in punta, prudenzialmente distanziati, tutti arrivano in vetta dove la perdurante ottima meteo ci concede una lunga pausa.
Scendiamo verso nord-ovest, percorrendo per pochissimi metri il battutissimo ed intasato pistone del Monginevro di Rocher de l’Aigle.
Ma per abbandonarlo prestissimo scendendo nella c.d. “Valle dei Mandarini”; l’esposizione nord, associata alla quota non trascurabile ci regalano una discesa favolosa, dove, ancora una volta, il passaggio del GSA, lascia evidenti segni del proprio passaggio…
Frequenti ricompattamenti in discesa ci portano poi a percorrere le docili e basse piste del Monginevro, dove su quello che in estate è il campo da golf , giungiamo a Claviere, pronti per allestire il primo tavolino di stagione che…incredibile ma vero, questa volta si rivela …scarso di vino!!! Poco male, Ceci, Annalisa offre al gruppo di scialpinisti in carenza di alcool due bei bottiglioni di Freisa, aiutata nella scelta dai due etilisti persi Mike & Ceci…
Abbiamo percorso circa mille metri di dislivello per 13,5 km, tutti in punta, neve bella ed abbondante, meteo stupenda, insomma un inizio con i fiocchi, bravissimi i capigita CRISTINA (con una efficientissima chiusura!!!), Ceci e Mike….
Meglio di così non si poteva!!!!
emmecì
Fotografie di Walter, Luigi e Stefano