Presentata nella Assemblea Soci del 6 ottobre 2010
Stagione 2009-2010
Cari Amici,
è ora di sostituire il costume da bagno con la giacca a vento, le cime dei monti sono già bianche di neve, tanto da chiedermi “ma non è troppo presto per fare la danza della neve?”
Ah! ho capito abbiamo solo fatto un ripassino per ricordarci come si deve fare a propiziarci gli gnomi e i folletti delle nubi affinché ci regalino un’altra stagione da favola con neve (di notte) e sole (di giorno) almeno per gli spassosissimi week end che ci vedono assieme.
Riassumerò brevemente e faremo alcune considerazioni sull’andamento della stagione scorsa e sul suo grado di soddisfazione al fine di pianificare un programma di eccellenza nel rispetto delle nostre legittime aspettative e quelle dei soci nuovi iscritti.
La stagione passata
La stagione passata è stata basata all’insegna della sicurezza e alla ricerca delle mete con condizioni a noi più favorevoli.
E su questo punto prima di tutto devo ringraziarVi per la pazienza e la benevolenza dimostrata ai capi gita che più volte hanno dovuto arrampicarsi sui vetri per risolvere problemi di neve, mal tempo o difficoltà inaspettate.
Già a novembre i nostri irriducibili amici avevano all’attivo le prime gitarozze tanto da invogliare quelli pseudo pensiunà, non meno irriducibili dei primi, a regalarsi l’attrezzatura nuova prima di Natale così da affrontare ben allenati il calendario GSA.
Su 13 gite ne abbiamo totalizzate a gol 10 di cui due annullate per pessime previsioni meteo e una per motivi tecnici non di nostra pertinenza.
Quelle messe a segno hanno provato duramente la creatività dei nostri super eroi Kgita nell’anticiparle al sabato o posticiparle o addirittura recuperarle come nel caso del memorabile gitone in Queyras.
Non è mancata la nota celebrativa a ricordo dei 20 anni passati dalla scomparsa dell’amico Antonio papà di Roby, immagini di una gita che sicuramente resteranno nei nostri cuori.
Il Raid in programma di questa stagione ha suggellato l’amicizia e la simpatia della brigata d’assalto GSA, ne abbiamo vissuto l’esperienza attraverso i racconti le foto e i filmati dei fortunati partecipanti magistralmente architettati da direttori di gita con i BAFFI, attenti, determinati ma soprattutto amici.
Il Raduno Ossolano, anche quello un successo, è stato invece più movimentato ,un po’ dalla neve che ogni tanto è birichina e un po’ dalla burloneria del ghiribizzo di provare la resistenza del suo manto, tutto finito bene ma l’accaduto ci serve per riflettere sempre sulla valutazione dei pericoli.
Fatte queste considerazioni non ci rimane che pianificare un cospicuo aumento della quantità di vivande da impiegare nei succulenti banchetti di fine gita poiché anche quest’anno abbiamo incrementato le iscrizioni, sicuramente grazie alla catturante simpatia e ricchezza di commenti e immagini che scaturisce dal nostro sito internet, il cui funzionamento è paragonabile a quello della carta moschicida, e attraverso il quale si condividono le belle esperienze di tutti noi.
E allora un autentico grazie ai curatori Andrea, Guido, Marco, Lorenzo, in modesta parte alla sottoscritta, e tutto il riconoscimento al geniale Stefano Verna sapiente cerebromotore del web.
Due chiacchiere di sezione CAI Uget
Ora scambiamo due parole su un punto riguardante la nostra sezione.
E’ stato richiesto un contributo a tutti i gruppi della sezione UGET per i lavori di manutenzione delle vie di accesso e altri interventi al Bivacco Soardi: vi leggo le note sul sito del CAI Intersezionale Canavese-Valli di Lanzo:
Collocazione ambientale: Il bivacco si trova a monte del Gias Piatou, alla base di un lastrone roccioso costituente l’estrema propaggine meridionale delle Rocce Monfret.
Il ruolo di questo bivacco è di grande importanza, essendo la base di appoggio per tutte le ascensioni dell’alto Vallone di Sea.
Notizie storiche: La prima struttura di ricovero della zona fu il Rifugio Guido Rey presso Gias Piatou, inaugurato nel 1927 e distrutto nell’inverno del 1932-33.
Nel 1957 venne inaugurato il nuovo bivacco, nella posizione attuale, il quale fu dedicato poi nel 1971 a Nini Soardi, presidente onorario del CAI UGET.
Nel 1993 fu inaugurata la nuova struttura, sostenuta dalla famiglia Fassero e realizzata anche con la cooperazione della Sezione UGET del CAI Torino, della Sezione di Ciriè del CAI e dell’Associazione Amici di Marco Fassero……..etc.
Nell’ultima riunione del 22 settembre scorso il direttivo ha discusso una quota di partecipazione alle spese sostenute, a carico della cassa GSA. (€ 200 su c.a 4.600 euro di spesa totale)
Ora vorrei avere il polso della tendenza dei soci presenti per condividere questa decisione o al contrario esprimere parere negativo, in altre parole se siete d’accordo o no col contributo?
Considerate che il bivacco non è sfruttabile per lo scialpinismo ma lo è per l’escursionismo.
Altre notizie della Sezione Uget potrebbe darcele Aldo Munegato, nella sua rispettiva veste di presidente di sezione , personalmente non ho partecipato alle ultime riunioni e non sono aggiornatissima.
Le proposte per la prossima stagione
Alcuni punti sono già stati indicati in precedenza: attenzione al prossimo calendario, ricerca nuovi soci per il GSA e per la sezione, disponibilità a partecipare ad attività comuni ed alle gite sociali in ruolo di capigita.
Aggiungerei che l’esperienza degli ultimi anni ha mostrato come le gite classiche ed i famosi “4.000” portino un notevole numero di iscrizioni ed interesse, nonostante si tratti magari di uscite già fatte alcuni anni prima dal gruppo o decine di volte da ciascuno di noi, non stanchiamoci di riproporle, anche perché saranno sicuramente un successo, così come le traversate da effettuarsi impiegando l’autobus, un mezzo a volte più caro dell’automobile e più lento, ma assolutamente più aggregante e coinvolgente.
Permettetemi infine di ringraziare tutti i membri attivi del direttivo, sempre pronti a dare un valido aiuto ed a discutere sulle nostre attività e problemi annessi, tra tutti un intenso “Grazie” lo rivolgo a Guido Bolla che in pochissimo tempo si è perfettamente integrato al GSA sposandone anche l’attività “teorica” e barbosa di riunioni e consigli etc ….etc…oltre quella ludica.
Concludo augurando un buon innevamento e tanto entusiasmo nella vita per tutti noi e le nostre care famiglie.
Cecilia Torelli