Eccoci giunti a fine anno e come celebrare meglio la ricorrenza se non con una bella uscita?
Consuetudine vuole che ci si mantenga in Valle Susa dove, a fine gita, chiuderemo l’anno sciistico 2019 con una bella mangiata in qualche piola locale.
Ricordiamo che la prossima gita sarà il 5/01/2020 a breve informazioni utili, ma ritorniamo alla gita appena trascorsa.
Meta scelta dai tre navigati capigita, Orfeo, Silvia e Guido Pet, il Roc la Luna, un poco noto nome sito poco più a nord del blasonato Lago Gignoux o Lago dei Sette Colori che svetta a “soli” 2408 metri ma è comunque un bel balcone panoramico.
La pendenza non è mai elevata e la salita da Bousson, con un’esposizione nord-est, ne garantisce una neve asciutta nonostante non nevichi ormai da un po’ di giorni.
Sebbene si sia in periodo vacanziero gli iscritti superano abbondantemente i 40 anche se ci saranno delle defezioni dell’ultimo minuto che portano comunque il numero dei partecipanti sempre oltre la quarantina.
Si parte a sei gradi sottozero nel gelido parcheggio di Bousson paese e, per scaldarci un po’ Orfeo mette subito la quarta.
Il primo ricompattamento è al sole (meno male!!!!) e dopo un po’ si riparte, perfettamente accodati al capogita di apertura anche perché Orfeo sta battendo una nuova traccia nel divertente bosco dove il sole, peraltro piuttosto basso in questa stagione, fa capolino di tanto, riscaldandoci.
Con poco più di sei km di spostamento abbiamo alla fine ragione dei 970 metri di agevole salita.
In punta, ancora fortunati: assenza totale di vento, e panorama di tutto rispetto!
Dopo una mezz’oretta di sosta che per la chiusura in realtà è una manciata di minuti, siamo pronti alla “inebriante” discesa. Ci sono solo le nostre tracce di salita e non vediamo l’ora di firmare gli immacolati pendii con le nostre tracce. Partito il capofitta …tutti giù: la neve , nonostante la notevole esposizione al sole è polverosa, grazie, probabilmente, alla quota.
Con la discesa la qualità riesce a mantenersi tra il buono e l’ottimo perché l’esposizione nord ne ha preservato la trasformazione.
Solo ormai verso il basso, complici le temperature “troppo” calde si trova una neve tra il trasformato ed il crostoso, non più certo divertente di sicuro ma ancora “gestibile”.
La compattezza della salita non è più molto presente nella discesa ma in capo ad una decina di minuti anche la chiusura fa la sua comparsa nel parcheggio che non vediamo l’ora di lasciare per onorare della nostra presenza il Ristorante Moretta, il cui pranzo è fissato alle 14,30.
Riusciamo ad arrivare in tempo anche se passerà un’altra mezz’ora prima che il pranzo abbia veramente inizio.
A tavola una trentina di sci-alpinisti godono dei tanti antipasti che ci portano, vini a sazietà. Il mangiare , questa volta è davvero ottimo ed abbondante, con una serie notevole di antipasti, un risotto come primo ed il dolce.
A fine pasto Cecilia non perde l’occasione per “battezzare” tre new-entry; l’esito di questi ormai antichi riti, è ancora da verificare se porta all’allontanamento dal GSA o crea nuovi adepti; di certo i dieci euro che vengono richiesti come iscrizione al gruppo sono sempre ricordati dalle nuove leve…
Tutto per il meglio, insomma…
Bravi tutti i partecipanti, ottimo lavoro quello dei capigita e di quanti hanno preso i contatti con il Ristorante. Ormai per la prossima gita dovremo attendere ben…. Una settimana, visto che domenica 5 Gennaio il GSA dovrebbe di nuovo scatenarsi su qualche cima!
Buona Fine & … buon inizio!!!!
Emmecì
Fotografie di Spartaco Bertoglio, Davide Panagin, Luigi Spina e a breve di Marco Centin