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Si inizia in Francia

Dice un antico proverbio cinese: “Chi bene la stagione ricomincia va di sicuro a fare una gita in Francia!”.

Non era quindi difficile scegliere la prima meta della nostra stagione.

Su questa punta siamo stati il 18 Dicembre 2010 ed era stata una fredda e bellissima giornata sotto tutti i punti di vista e quindi sarà sicuramente benaugurante tornarci per aprire la stagione.

Domenica 4 Dicembre 2016

Tete Noire du Galibier 2842m

Valle della Guisane – dall’imbocco del Tunnel du Rif Blanc 1935m
Dislivello: 920m – Difficoltà: MS
Capogita: Michelino Giordano, Tea Geraci, Stefano Oldino

Ritrovo h. 6.30 – Fronte Ex Maffei

(Corso Potenza angolo Corso Regina Margherita)

Secondo Ritrovo h. 7.00 – Parcheggio Almese

(Uscita Tangenziale Avigliana Ovest)

Chi intende salire ad Almese deve comunicarlo ai Capogita.

Siamo quindi nell’alta valle della Guisane, non lontani dal gettonatissimo Pic Blanc, in un ambiente maestoso al cospetto del Combeynot e degli Ecrins.
Una partenza ad una quota un po’ elevata cui ci costringe l’innevamento di questo inizio di stagione: il fascino di un bel bosco invernale è rimandato ad una prossima occasione.

La gita si svolge in pullman e ci sono ancora posti disponibili.

Se non siete corsi in sede ieri sera ad iscrivervi potete comunque chiamare o scrivere a Michele o Stefano:

michelinogiordano@libero.it – tel. 333.6522234

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Domenica!


Le iscrizioni saranno accettate solo entro le ore 16 di Venerdì 2 Dicembre
.


Pronti per la prima?

Con la serata di apertura di Mercoledì scorso ha preso il via la nuova stagione.

Una bella serata, con un buon numero di presenze e con tanti ringraziamenti a Roberta che anche quest’anno ha curato la realizzazione del Volantino e al neo-presidente Michelino che ha raccolto e montato in modo professionale le foto della scorsa stagione e le ha presentate superando anche le bizze dell’impianto Audio del Salone.

Un benvenuto a chi ieri sera ci hanno conosciuto per la prima volta o quasi: vi aspettiamo per passare delle bellissime giornate insieme sulla neve!

Già, la neve.

In questi giorni è caduta abbondante, almeno a quote medio-alte, consentendo un inizio di stagione “normale” ed allora prepariamo l’attrezzatura.

E perché non confrontarla con le ultime novità offerte dal marcato?

Dove? Quando? Semplice …

Mercoledì 30 Novembre 2016 – Ore 21.15

CUORE DA SPORTIVO

Attrezzature e Novita 2017

Salone UGET della Tesoriera

INGRESSO LIBERO

Anche quest’anno Federica e Francesco saranno a nostra disposizione per mostrarci e farci toccare con mano le ultime novità in fatto di leggerezza, confort, prestazioni e, perché no, i colori della moda.


E come è ormai tradizione la serata coincide con le iscrizioni alla prima gita della stagione.

Mercoledì 30 Novembre

Iscrizioni alla Gita Sociale del 4 Dicembre 2016

Alla ricerca della prima neve

Capogita: Michelino Giordano, Tea Geraci, Stefano Oldino

Come già l’anno scorso abbiamo preferito non mettere una meta definita per la gita d’apertura per essere liberi di seguire le bizze stagionali ed andare dove l’innevamento è stato più precoce.

La gita è prevista in pullman.

In questi giorni i Capogita andranno a verificare gli effetti delle nevicate della settimana per scegliere una meta bella e divertente ma sopratutto sicura, e ci daranno tutte le informazioni , e raccoglieranno le iscrizioni, Mercoledì sera in Sede.

Chi proprio non riesce a venire potrà avere informazioni ed iscriversi contattando Michelino, Tea o Stefano via e-mail o telefonica:

michelinogiordano@libero.it – tel. 333.6522234

teageraci@libero.it – tel. 335.5259336

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Mercoledì.

Ed ecco il calendario !!!

LE GITE

4 Dicembre 2016 – Gita n°1
Alla ricerca della prima neve

Capogita: Michelino Giordano, Tea Geraci, Guido Bolla

18 Dicembre 2016 – Gita n°2
Maderhorn 2944m

Valle Ossola
da Rothwald 1745m – Dislivello 1199m – Difficoltà: BS
Capogita: Stefano Oldino, Valeria Aglirà, Cecilia Torelli

26 Dicembre 2016 – Gita n°3
Gita di Fine Anno

Valle di Susa
Destinazione a sorpresa
Capogita: Marco Centin, Cristina Calasso, Riccardo Valchierotti

8 Gennaio 2017 – Gita n°4
Mont Fourchon 2906m

Entremont – Valle del Gran San Bernardo
trav. da Bourg St. Bernard 1950m a St. Rhemy 1700m – Dislivello 1000m – Difficoltà: MS
Capogita: Cecilia Torelli, Flavio Actis, Stefano Oldino

22 Gennaio 2017 – Gita n°5
Monte Ciotto Mieu 2378m

Valle Vermenagna
da Limonetto 1354m – Dislivello 1020m – Difficoltà: BS
Capogita: Luigi Spina, Enrico Leinardi, Renato Poro Marchetti

29 Gennaio 2017 – Gita n°6
Cima delle Liste 2737m

Val Germanasca
da Prali Villa 1392m – Dislivello 1345m – Difficoltà: BS
Capogita: Luca Osigli, Walter Actis, Michelino Giordano, Cristina Calasso

12 Febbraio 2017 – Gita n°7
Monte Bourel 2461m

Valle Stura di Demonte
da Bergemolo 1160m – Dislivello 1301m – Difficoltà: MS
Capogita: Guido Borio, Guido Mamini, Marco Centin

26 Febbraio 2017 – Gita n°8
Tour de la Tsa 3058m

Valpelline
da Bionaz 1700m – Dislivello 1358m – Difficoltà: BS
Capogita: Guido Borio, Lorenzo Cerutti, Roberto Fullone

12 Marzo 2017 – Gita n°9
Aiguille de Lesache 3015m

Valle del Gran S.Bernardo
da Bourg Saint Remy 1620m – Dislivello 1395m – Difficoltà: BS
Capogita: Stefano Oldino, Spartaco Bertoglio, Valeria Aglirà

26 Marzo 2017 – Gita n°10
Monte Ciorneva 2920m

Valle di Lanzo
da Mondrone 1200m – Dislivello 1720m – Difficoltà: BS
Capogita: Renato Poro Marchetti, Orfeo Corradin, Michelino Giordano

8-9 Aprile 2016 – Gita n°11
Week end in Valle Maira
BS/OS
Capogita: Enrico Leinardi, Flavio Actis, Walter Actis

30 Aprile 2017 – Gita n°12
Giro del Sommeiller 3333m

Valle di Susa
da Grange della Valle 1800m – Dislivello 1533/2100m – Difficoltà: BSA/OSA
Capogita: Orfeo Corradin, Guido Petrino, Silvia Previale, Michelino Giordano

13-14 Maggio 2017 – Gita n°13
Week end in Valgrisanche
BSA/OSA
Capogita: Stefano Oldino, Sergio Marchioni, Luca Osigli, Marco Centin


ALTRI APPUNTAMENTI


23 Novembre 2016
Presentazione stagione 2016-2017 GSA CAI Uget

Ore 21.15 Sede Tesoriera

30 Novembre 2016
Cuore da Sportivo – Novità e iniziative 2017

Ore 21.15 Sede Tesoriera

15 Dicembre 2016
Auguri di Natale

Ore 21.15 Sede Tesoriera

22 Febbraio e 26 Aprile 2017
I racconti degli amici

Foto di viaggi ed avventure dei nostri soci
Ore 21.15 Sede Tesoriera

24 Maggio 2017
Tavolinissima di chiusura stagione

Ore 20.00 Sede Tesoriera


IL RAID

Ponte del 25 Aprile 2017
Cinquantaduesimo Raid Sci Alpinistico – Fra Graie e Pennine …

Una versione … quasi inedita del primo tratto della Chamonix – Zermatt
Capogita: Marco Centin, Roberto Fullone, Lorenzo Cerutti, Enrico Leinardi


IL RADUNO

Data e località da definire.

First snow

Mercoledì scorso, con una buona partecipazione, ci siamo ritrovati a preparare il Calendario Gite della prossima stagione.
Fra idee di nuove mete e reminiscenze di altre non più percorse da tempo abbiamo messo insieme ben 13 proposte che la nostra Roberta sta condensando nel nuovo Volantino che sarà presentato nel prossimo appuntamento:

Mercoledì 23 Novembre 2016 – Ore 21.15

Serata di presentazione

STAGIONE 2016 – 2017

Salone UGET della Tesoriera

Come sempre massimo riserbo su immagini e contenuti.
Anticipiamo solo che la stagione inizierà con la prima gita Domenica 4 Dicembre con tempo bellissimo e neve abbondante!
Intanto qualcuno, nei giorni precedenti la serata del Calendario, forse per farsi venire l’ispirazione, guarda te cosa ha pensato di fare.


Metà Ottobre.
Le giornate si accorciano, le corse in montagna con il sole alle 21 sono un lontano ricordo; la temperatura, torrida nelle ore centrali, diventava accettabile solo la sera e chi era stato colpito dal morbo del runner 4stagioni, doveva attendere il crepuscolo per l’allenamento quotidiano… o imporsi levatacce da panificatore.
Autunno, nuova musica, nuova orchestra.
Giovedì 13 e Venerdì 14 Ottobre il nord-ovest italiano è investito da una consistente perturbazione atlantica associata ad un crollo delle temperature.

C’è da fantasticare su qualche possibile sciata…
Ma no, dai, metà ottobre….quando mai?!?!?!?
Ed invece il venerdì la neve scende fino a 1300 metri.
Dai coibentati vetri dell’ufficio vedo solo pioggia, tanta pioggia ma i tecnologici occhi delle webcam interrogabili comodamente dal desco lavorativo trasmettono paesaggi natalizi.
Tra me e me penso che proverei ad usare le assi ma chi trovo così matto da pensarla come me?

Qualche volta il destino sceglie strade che coincidono con le nostre aspettative e neanche farlo apposta il neo presidente mi contatta e, con l’entusiasmo tipico della sua età adolescenziale, mi propone una uscita con gli sci.
Non ha importanza la meta e forse neppure la neve. L’importante è tornare bambini: non facciamo i pupazzi e non ci tiriamo le palle di neve ma ci piace svirgolettare sul bianco intonso, la differenza è minima…
Facile salire le domestiche ed altolocate piste del Monginevro; scarsa originalità ad optare per un Ventina a Cervinia.
No, qui bisogna spararle grosse… la scelta di Mikefiftytwo, cade su PRALI, millequattrocentoequalcosa metri di quota, come dire che partiamo dal mare…
Sabato è previsto bello, le temperature saliranno poi vertiginosamente e, per domenica, saremo già ben lontani dallo zero.

Così nella metà precisa di Ottobre, per la prima volta in vita mia, mi trovo ad attaccare le pelli nel piazzale di Prali, davanti alla seggiovia dei tredici laghi; a zero gradi, baciati da un sole basso ma ancora caldo, troppo caldo per garantire la sopravvivenza di questa neve se non che per qualche ora…

Si parte e dopo pochi passi scoppiamo a ridere: la neve è un crostone immondo con una superficie compatta che si sbriciola appena caricata. Non ci vuole molta fantasia ad immaginarci che la discesa sarà un “si salvi chi può”.
La nota positiva è che lo spessore del manto è riguardevole: almeno 30-40 centimetri dovrebbero proteggere le solette da indesiderabili incontri rocciosi…

Saliamo tranquillamente, godendo del caldo, della solitudine, dell’ambiente che rivediamo dopo mesi di assenza. Qualche altro squilibrato mentale è salito ieri, durante la nevicata, regalandoci una traccia che ci evita ogni fatica.
Arriviamo in breve alla Capannina, il bar-ristorante a metà delle piste, e da lì in su niente più traccia. Ci sono altri skialper, alcuni scendono, altri telemarker indugiano.
Raggiungiamo tutti e, dopo i saluti di rito, continuiamo battendo ora noi traccia.

La neve ha cambiato consistenza, migliorando.
Stando dietro, in seconda posizione non sembra faticosa ma, una volta passati davanti, ci si rende conto di quanta fatica comporti battere. Ora non c’è più il crostone di prima.

Ad una prima analisi visiva sembra asciutta, secca, con un bassissimo grado di umidità.
Invece è subdolamente umida, pesante.
Quando si carica sono necessari interi secondi (una eternità!!) prima che la superficie compressa si assesti. E non del tutto.
A chi sta dietro tutto ciò non è evidente.
Sorrido, dentro di me a scoprire, dopo decenni di sci-alpinismo quanto sia ignorante. Pensavo di saperne più di Smilla e invece forti dubbi mi pervadono.

“Un pilone a testa!” ci diciamo, salendo sotto gli impianti, chiusi in attesa di oceaniche folle di sciatori che tra pochi mesi popoleranno questi pendii, resi docili e mansueti dal lavorio rumoroso ed inquinante di moderni e rumorosi battipista meccanici.
Noi invece impieghiamo non meno di 5-10 minuti per creare un estetico passaggio da un pilone al successivo.
Dietro di noi non c’è nessuno, i due telemarker se la prendono comoda, aspettano che saliamo ancora un po’ prima di mettersi sulle nostra tracce.
È bellissimo, sono contento e felice, credo che la sintesi, o almeno uno dei motivi per cui amo fare sci-alpinismo da tanti anni sia un momento come questo.
Quando poi Mike va davanti è ancora meglio…

Arriviamo al punto superiore dove gli impianti e le costruzioni finiscono.
Il cappello di Envie è lì a due passi.

Non ci sono stradine che vadano su, penso cose brutte come al fatto che la pista fino in cima non è mai stata battuta: solo se si produce denaro ci si sbatte per addomesticare un pendio.
Saliamo, del resto saranno cento metri di dislivello, cosa vuoi che siano…
In realtà, anche se la neve non è molta, due questions sulla solidità del pendio ce le facciamo…

Il fondo pietroso suggerisce di scendere con le pelli.
Sebbene la neve qui sia maggiore è molto più asciutta e non è improbabile toccare sotto.

Metro dopo metro guadagniamo la punta.

Cappello di Envie, metri 2618, una gita banale, ma fatta a metà Ottobre!
In punta c’è vento; ci soffermiamo poco, giusto il tempo di una foto (che cancellerò perché sovra-esposta!) e giù in attesa di arrivare alle piste dove fondo e neve dovrebbero concederci il lusso di qualche curva.

Togliamo le pelli 50 metri sotto la vetta e raggiungiamo l’inizio delle piste.

È sempre emozionante riprendere le prime serpentine dopo l’estate.
Tutto sembra funzionare: sci, gambe, ginocchia … solo qualche sinistro cigolio dai menischi di Mike disturba il silenzioso ambiente montano…
Per fare qualche bella serpentina ci dobbiamo impegnare: la neve è comunque molto umida, la pendenza troppo modesta ma si riesce.
Stiamo comunque sciando, lo scopo del nostro essere qui è onorato.
Mi ripeto che siamo a metà Ottobre…

Dalla Capannina in giù è un disastro.
Forse un po’ meglio di quando siamo saliti questa mattina ma certo non bella.
Scio privo di preoccupazioni, Mike è uno scialpinista navigato più di me: qui non ci vuole nulla a farsi male, la crosta, oramai resa molliccia dal sole, imprigiona comunque gli sci obbligandoci a faticose compressioni-distensioni per riemergere dalle trappole di una neve non particolarmente amica.
Le preoccupazioni relative ad una sciata stilistica le terremo per le prossime uscite, per oggi l’importante è perdere quota.

Quando siamo al piazzale ci togliamo appagati gli sci.

Al telefonino una bella signora starnazza urlante a qualche sua amica di palestra in città quanto sia bello l’ambiente nel quale il marito l’ha portata con un gigantesco SUV mentre i suoi due figli giocano con il loro cane dal pedigree certificato, abbastanza incurante del contorno.
Nessun altro.
Ci chiediamo dove andare a farci un bel panino con birrone alla spina per festeggiare questo esordio mentre lasciamo la petulante madama a quasi dieci gradi sopra zero, domandandoci quanto resisterà la neve con questo sole tropicale…

emmecì