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Monte Rosa

Weekend sul Rosa… successone!
Sabato in 29 sulla cima della Giordani, 13 di questi hanno proseguito per la Vincent per la parete sud.
Domenica in 25 alla Margherita nonostante le raffiche, e poi di nuovo tutti (compresi quelli che non hanno raggiunto la margherita per vari problemi) giù per quasi 2800m di discesa.

A posteriori possiamo dire che SI-È-POTUTO-FARE!
Alla fine, nonostante le previsioni catastrofiche e schizofreniche, sopportando il caldo di sabato e il vento freddo di domenica, il weekend è andato benissimo salvo poche eccezioni di soci che hanno patito l’altitudine.

Andiamo in ordine: dopo disdette, sostituzioni, auto prenotazioni, prenotazioni aggiuntive ed un qui pro quo con un socio che non c’è alla partenza siamo in 29 divisi su due rifugi. Partenza da Staffal senza troppa fretta tanto abbiamo tempo ed il meteo oggi sembra non crearci problemi. Dopo un ultimo compattamento ad Indren partiamo poco prima delle 10 con un ritmo calmo, direi perfetto, in direzione Giordani: in apertura Claudio e a sostenere i più lenti Marcello. Qualche ricompattamento lungo la salita ed arriviamo al deposito sci, per questioni di sicurezza mettiamo una corda per superare le facili ma molto esposte roccette finali. Qualcuno si impanica ugualmente ma lo facciamo scendere assicurato senza alcun pericolo, altri rinunciano alla vetta perché già salita in passato o perché più propensi a riposarsi.

Gli organizzatori a questo punto tirano fuori il coniglio dal cappello: chi vuole può scendere e risalire ai rifugi, chi se la sente può continuare fino alla Piramide Vincent con un traverso un po’ ripido e poi un canale a 45°. In tredici scegliamo questa soluzione, mi metto in testa e Claudio si mette in coda caso mai ci fossero problemi… che non ci sono stati: ovviamente fatica e fiatone visto la quota ma in breve tempo siamo tutti in vetta a crogiolarci al sole.
Il secondo gruppo viene condotto da Guido e Marcello verso il Mantova e verso la Gnifetti, seguendo la traccia alta che fa perdere meno quota ma che è un po’ più tecnica.

Il rifugio è una bolgia, molti han perseverato nonostante le previsioni… alla fine ci sistemiamo nei nostri loculi nelle tre camere che ci sono state assegnate. Un grande grazie a chi si è infilato nelle cuccette del terzo livello, la cui salita è valutata PD-

Cena ineccepibile! Varia, abbondante, con opzioni per i vegetariani, acqua e vino ai tavoli… facciamo ancora un briefing per l’indomani e tutti a nanna… o quello che può essere a 3650m di quota.

Sveglia alle 5.30, colazione alle 5.45 e poi battaglia per recuperare tutto il materiale tra la folla che parte tutta alla stessa ora. Dopo aver superato le due scalinate attrezzate e gelate ci riuniamo ai soci provenienti dal Mantova. Stamattina fa freddo, molto freddo e c’è pure vento… alcuni scalpitano ma il sottoscritto fa un po’ di culi in giro spiegando che questa è una sociale e che quindi si va ad una velocità tale affinché tutti abbiano la possibilità di arrivare alla meta. Alcuni ricompattamenti e finalmente al Col del Lys vediamo la Margherita piena di sbuffi di vento…
Proseguiamo, io sono al fondo a fare la scopa per chi inizia a patire e soprattutto per me stesso che sono già partito patendo .
Arriviamo finalmente al deposito sci: temevo che il vento scoraggiasse molti ma vedo solo qualcuno perplesso che, con l’ottica del gregge, si adegua e sale. Picca e ramponi saliamo l’ultima rampa in condizioni perfette e veniamo sorpresi dall’assenza di vento proprio davanti alla Margherita. Ovviamente si fanno le foto di rito: per qualcuno è la 18ma salita della sua vita e per molti la prima. Sarebbe bello rimanere ancora un po’ qui ma i tempi e la lunghezza della discesa ci obbligano a darci una mossa.

Iniziamo quindi la discesa interrotta solo da una breve risalita al colle del Lys. Riusciamo a scendere in gruppo abbastanza compatto e man mano che perdiamo quota la temperatura sale, ci voleva proprio… evitiamo le zone crepacciate, ci lasciamo alle spalle la Capanna Gnifetti e raggiungiamo il Rifugio Mantova. Qui facciamo la prima e l’unica vera sosta della giornata per mangiare e bere qualcosa. Partiamo con puntualità sabauda, quasi, e scendiamo lungo il percorso del Mezzalama. La neve è molto bella, (paciocco primaverile su fondo duro) ma le gambe ormai sembrano dei profilati in ferro senza più alcuna articolazione… solo alcuni ancora in forma scendono disordinatamente e spesso anticipando il capogita: Claudio si dedica ai secondi culi della giornata . Torniamo a scendere e l’unico passaggio più impegnativo che ci rimane da superare è il Canale dell’Aquila: oggi molto gobboso e discretamente duro. Ne usciamo (in un modo o nell’atro) e proseguiamo in direzione piste che raggiungeremo in zona Gabiet. Da qui banale sciata fino al parcheggio dove arriviamo tutti felici: qualcuno per la sciata qualcuno perché finalmente la giornata è finita.

Tavolino veloce finale giusto per non perdere l’abitudine. Sicuramente dobbiamo fare una menzione per Mauro che sentitosi male dopo la Giordani è tornato indietro, Paolo che arrivato alla Gnifetti ha preferito tornare al Mantova per non rallentare il gruppo e a Giorgio e Francesco che dal Lys sono scesi ad aspettarci anche loro al Mantova.
Una menzione anche alla mia corda che è stata smarrita durante la gita: se vado avanti così finisco in rovina dato che già una mia radio era stata persa due gite fa… 

Nona sociale

E vai di recupero…

Gli organizzatori della scorsa settimana ci riprovano e stavolta ci riusciranno pure.
Domenica 30/3 recupereremo l’ottava sociale mantenendo la zona. La meta, salvo cambi dell’ultimo minuto, sarà il Bric Cassin con partenza da Chialvetta, MS per 1150 metri di dislivello.
Partenza dal Mirafiori Motor Village alle ore 7 (ricordatevi di cambiare l’ora!!!), per essere alle 9 a Chialvetta ed avere gli sci ai piedi alle 9.15.
Gli organizzatori saranno Enrico, Marcello e Renato. Le iscrizioni verranno raccolte da me via Stefano 3493291040 fino alle 15 di venerdì 28/3, comunicatemi il punto di ritrovo (nel caso in cui sia confermata l’auto) e la sezione di appartenga. La gita si svolgerà in auto (a meno che i numeri non ci consentano di provare a richiedere il bus).

Ci vediamo domenica!

PS Ricordatevi che questa è l’ultima gita alla quale partecipare con l’iscrizione CAI del 2024, poi sarà necessario il bollino 2025.

Mr. Stefano Oldino

Ottava sociale

Ed eccoci al solito appuntamento del mercoledì sera…
La settima sociale si svolgerà sabato 8 per anticipare la perturbazione prevista in arrivo per domenica 9.
La destinazione è una novità (almeno da quando frequento io il gruppo): andremo al Col des Ceingles con partenza da Crevacol, una BS con 1150m di dislivello. Percorreremo un anello passando per i Valloni di Toule e Merdeux se le condizioni della neve e la voglia degli organizzatori lo permetteranno.
La gita sarà in bus con partenza dal McDonald’s di Corso Giulio alle 6.30. Le iscrizioni verranno prese da Giovanni Buffa per whatsapp al numero 335 691 9862: ricordatevi di dire se salirete sul bus a Torino oppure ad Ivrea nonché a quale sezione del CAI siete iscritti. Cercate di non aspettare l’ultimo minuto per iscrivervi (le 15 di venerdì 7) in modo da capire se confermare o meno il bus.
Gli organizzatori al momento sono Giovanni Buffa, Carlo Frigo ed io. Marcello ha provato la gita ma l’anticipo al sabato l’ha fregato per impegni già presi.

Ricordo sempre che le gite del GSA sono riservate a persone in grado di affrontare gite scialpinistiche in autonomia, non siamo una scuola.

Testa dei Frà

Il meteo del venerdì sera non tifa per la nostra sociale.
Sabato la mail tace: guardo lo spam, tanto si sa che finisce sempre lì, niente. Controllo Facebook, il canale Whatsapp, ma niente, nessuna comunicazione di annullamento. Stavolta mi toccherà scendere sotto la pioggia?
Domenica senza troppo entusiasmo mi presento all’appuntamento, mal che vada la compagnia sarà buona.

Noi 29 partecipanti troviamo facilmente posto sul minibus, lo stesso non si può dire degli sci che vengono faticosamente incastrati nel bagagliaio, ma poco male: un bus più grosso non si sarebbe agilmente sistemato nel minuscolo parcheggio di Morge.

Lungo il viaggio qualcuno dorme, qualcuna chiacchiera, qualcuno commenta: “Oggi rischiamo la visibilità che avevamo al Chaleby”. Azz, meglio non pensarci e dormire, è anche questo il bello del bus. Autostrada fino a Chatillon e poi salita a Morge, frazione di La Salle. Al primo striscione con il nome e il volto di Federica Brignone, affiora l’emozione per le recenti vittorie della campionessa locale.

Quando il bus sbuca nel parcheggio di Morge, non è un sorriso quello che vediamo sul volto dei ragazzi del Cai di Leinì che si stanno preparando a salire. Non sarà una gita in solitudine, per nessuno dei due.
Il cielo è grigio, ma la visibilità non è male.
Roberto non perde tempo e inizia a salire con “altrimenti facciamo tappo”. La stradina di avvicinamento non è breve. Un tornante panoramico ci fa ben sperare: se il cielo restasse anche solo così sarebbe perfetto. Arriviamo alle baite di Les Ors che i primi vedono gli ultimi, non ci siamo “sfilacciati” come al solito. Coninuiamo tranquillamente fino al Col Fetita. Non ci sono passaggi difficili e la neve non è particolarmente dura: come in tutte le gite c’è chi ha messo i coltelli già al parcheggio, chi poco dopo e chi non li mette per niente. Oggi solo un paio di persone li hanno calzati.


Qualche fiocco di neve ci tiene compagnia nelle ultime gucie prima del colle Fetita, dove il gruppo si ricompatta e affronta con calma questo non breve percorso di cresta, ampio e comodo. Il panorama è una goduria, alla faccia del meteo di venerdì.

Si tolgono gli sci a quota 2710, da qui la cresta è stata maltrattata dal vento, ci sono zone dove affiora la terra e altre con accumuletti di neve. Qualcuno si ferma, Stefano procede con gli sci, altri a piedi senza ramponi: il percorso è semplice e la neve è morbida, ognuno fa la propria valutazione. Io i ramponi me li sono “gamalati dietro” e quindi me li metto, come molti altri. Della neve morbida mi posso anche fidare, ma è dei quaranta scalmanati che ho attorno che ho paura. Abbiamo infatti raggiunto la vetta insieme all’altro cai e tra quadrupedi che scorazzano e persone che schiamazzano, una precauzione in più male non fa.

La cresta è ben sciabile, ma alle prime curve dopo il colle la neve pesante e cotta invoca qualche santo. Tutto rientra in poco più di 100 metri di dislivello. Una discesa su neve non ancora trasformata ma sciabilissima ci accompagna fino alle baite. C’è chi dribbla alberi e umani a gran velocità, senza mai sbagliare un colpo. Qualcuno gli chiede: “Scii molto bene, sei anche simpatico, ma tu non sei del GSA vero?” Quindi noi del GSA sciamo male e siamo pure antipatici? Molto bene!

Arriviamo al parcheggio che si sta allestendo un enorme tavolino, ma non è il nostro. Più modesto in dimensioni, ma non in contenuti arriva anche il nostro e non ha nulla da invidiare ad altri. Sia Maurizio, il paziente autista, che il sole banchettano con noi.

Un grazie a Roberto, Silvia P. e Bruna per aver ben interpretato il meteo e averci regalato questa bella giornata.

Silvia T.