questa stagione sci alpinistica oltre che essere stata interrotta da un virus irrispettoso, si ricorderà per la perdita di un caro amico, lungi dal voler fare paragoni con altri incidenti in montagna.
Ogni condizione di rischio é a se stante (lo sappiamo benissimo noi “muntagnin”).
Queste mie poche righe per testimoniare la gioia nel condividere la passione per la filosofia montana intrecciando la nostra con la vita di Spartaco Bertoglio.
Al di là della cooperazione di Spartaco, documentata dai programmi GSA, mi permetto di pensarlo alle altre escursioni tra amici anche quelli del “martedì sera” o in piola con le gambe sotto al tavolo a condividere una sana birra per reintegrare la fatica.
E’ vero che l’affetto é difficile da dimostrare ma una preghiera per accompagnarlo ad attraversare il “ponte” immaginario verso altri cieli o un contributo materiale per la famiglia si traduce in un gesto volto al tacito sostegno a chi rimane.
Spartaco non ha più dolore, non ha più desiderio di scalare montagne, non ha più progetti, ora Spartaco é tutto ciò che ha vissuto e condiviso con tutti, i suoi familiari, i suoi amici e compagni di scorribande per questo unirci sinceramente e manifestare sostegno alla famiglia é anche sinonimo di un grande abbraccio a tutti coloro che sentono il vuoto della sua presenza.
Cecilia