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MEIDASSA

Meidassa GSA

DOMENICA 24 MARZO 2024
Domenica 24 Marzo si è svolta la VI uscita del GSA. Previsioni meteo belle ma…vento non indifferente. I ns capigita questa volta sono Marcello, Giovanni e Carlo e ci portano in Valle Po, alle sorgenti del PO ed al cospetto del Monviso.
La meta è il monte MEIDASSA, una BS di tutto rispetto, con un dislivello che supera i 1400 metri. In settimana sono venuti a provare le Rocce del Lausas ma non hanno ritenuto le condizioni proponibili al Gruppo proponendo in alternativa un ripiego tutt’altro che di poco conto.
Per nostra fortuna il tragitto è completamente al sole i cui raggi mitigano un po’ la temperatura, freschina, resa più frizzante dalla costante presenza del vento quasi sempre presente.
In salita ci ricompattiamo spesso procedendo spediti e superando alcuni muri dove, ad un certo punto, i rampant agevolano non poco data la neve dura….
Nessun problema da parte dei 22 partecipanti. A pochi metri dalla vetta, che è un discreto plateau super panoramico ad oltre 3100 metri di quota, ci togliamo sci e pelli raggiungendo la facilissima punta che ha un enorme ometto di pietra con una croce a piedi.
Alcune raffiche sono così violente che obbligano ad accovacciarsi per offrire meno “presa” al vento…
Le condizioni purtroppo non consentono una permanenza troppo prolungata in punta cosicchè dopo una veloce fotografia ce ne torniamo sui nostri passi scendendo il più rapidamente possibile per toglierci dall’incessante ventaccio che non accenna a diminuire.
Persi un centinaio di metri la situazione è più sopportabile e possiamo abbandonarci alle gioie della discesa….
Peccato che dopo le alte temperature dei giorni passati recentemente abbia fatto freddissimo: la neve, se non si sta in pieno sud, è piuttosto dura e non ha mollato per niente….
Solo alcuni tratti, magari ripidi e ben esposti al sole consentono una sciata fluida ed omogenea altrimenti i tanti passaggi congelati obbligano ad un costante uso delle lamine.
Gli ambienti sono comunque sublimi e, in ordine non propriamente teutonico, costantemente alla ricerca della neve migliore, perdiamo quota.
Per non fare la stradina ed arrivare alle auto in sci optiamo per la destra orografica del percorso in basso ma un traverso con “binari” ghiacciati si rivela poco simpatico obbligandoci a prestare parecchia attenzione. Alla fine, ultimi metri divertenti e tutti arriviamo alle auto.
Si tratta ora di allestire il solito tavolino coperto in pochi minuti di ogni ben di Dio….
Dopo il tavolino, al sole, senza problemi, ancora un caffè al BAR-RISTORANTE e poi via a casa…
Grazie a Marcello, Giovanni e Carlo per l’ottima scelta, la gita è senz’altro una classica di tutto rispetto ed anche il dislivello si è dimostrato…. Impegnativo.
Prossimo appuntamento il 14 Aprile, vedremo l’evoluzione nivo-meteorologica

Emmecì

ROCCA D’OREL

17 MARZO 2024

Dopo ben due w.e. caratterizzati dal brutto tempo che in realtà per noi è bello perché ha finalmente nevicato, domenica 17 Marzo, recuperiamo la quinta gita, originariamente programmata per il tre marzo.

Come da programma tenteremo la salita alla Rocca d’OREL, una cima di 2439 metri in fondo al vallone di Palanfrè, una Valle tributaria della più nota Val Vermenagna.

È un’occasione anche per rivedere il ns amico Enrico trasferitosi da anni nel Cuneese che, almeno una volta all’anno, ritorna al suo originario lavoro di capogita…..

Diciotto i partecipanti. Partiamo sotto un cielo grigio ma le previsioni sono al meglio. La visibilità non è malaccio ma il cielo grigio mette tristezza; a mano a mano che saliamo, di tanto in tanto, il sole sembra fare capolino più convinto ma poi torna a nascondersi dietro le nuvole….

La neve, che sotto era già molle a causa delle alte temperature, salendo prende consistenza e, se la visibilità migliorerà, ci lascia presagire una bella sciata….

Arrivati alla cima di riferimento, il monte Pianard finisce il tratto MS. Siamo a 2306 metri di quota e da lì, per salire alla Rocca d’Orel, occorre rimontare una cresta che esige i ramponi. Quasi tutti optano per la meta DE LUXE e, in ordinata fila indiana, anche perchè non si può fare altrimenti, tutti dietro ad Enrico, fino alla cresta finale da cui si gode un ampissimo panorama.

Ci fermiamo alcuni minuti in punta e poi via per il ritorno che, per qualcuno, si rivela più impegnativo che l’andata. Ma si tratta di dieci minuti. Poi mettiamo gli sci e… sorpresa: il sole è spuntato e ci regala una visibilità ottima.

Anche la neve, almeno nella parte alta è bellissima e ci consente di sciare senza problemi. Solo la parte bassa dove ormai le temperature sono decisamente primaverili impone attenzione.

Arrivati all’auto allestimento del solito ricco tavolino e vini ed altro. Ci fermiamo ancora a Vernante per un caffè…

Insomma un’altra bella gita, perfettamente riuscita nonostante una partenza un po’ in sordina. La difficoltà della Rocca d’OREL, è BSA tutt’altro che banale quindi. 

Il dislivello non è stato tanto, intorno ai 1060 metri ma la ripidità è costante e la parte finale, con i ramponi ha aggiunto un po’ di pepe all’insieme….

Prossimo appuntamento: domenica 24 marzo, stay tuned!!!!

emmecì

ARPELIN

PRIMA SOCIALE 17 Dicembre 2023

Prima gita. Stagione partita!

Il meteo ci ha graziati quest’anno consentendoci di fare la prima uscita in calendario della stagione puntuali, senza rimandi, con una piacevolissima uscita in tutto relax architettata dal Nuovo Presidente in Carica Guido Borio! Insieme a Stefano hanno scelto di salire l’Arpelin partendo da Cervieres, gita in parte su strada, quella dell’Isoard e parte (il ritorno) sulla pista da fondo in sinistra orografica.

E’ andato tutto bene: ci siamo trovati al Maffei per prendere il bus che, prontamente prenotato all’ultimo da Guido (grazio!) ci ha consentito un viaggio in tutto relax fino in terra di Francia. Temperature miti, fin troppo, e neve sufficiente ci hanno accolti in terra di Francia!

Partiti in tutto relax abbiamo percorso qualche centinaio di metri e qualche kilometro sulla strada del colle dell’Isoard completamente innevata, fin dopo il rifugio Napoleone, con qualche taglio qua e là. Dopo una deviazione breve verso il col Perdu, preceduto da un traverso, abbiamo affrontato le ultime rampe sulla piccola pala finale. Tutti, qualcuno alla prima o seconda uscita di stagione, so giunti in cima sotto un sole caldo ed un cielo terso.

Scartata l’idea di scendere da Nord abbiamo ripercorso in discesa parete della pala su neve in via di umificazione ma sciabile fino a entrare nel cono d’ombra della montagna vicina, trovando neve migliore. Qualche taglio e qualche curva ed alla ifne ci siamo ritrovati rapidamente nella stradina nel bosco e da lì velocemente, tramite la pista di fondo con neve sufficiente ci siamo ritrovato al bus.

Nonostante le alte temperature, decidiamo di fare il tavolino al sole. Così è l’autista ci scarica al sole su di un piazzale dove montiamo un piccolo tavolo portato da Stefano. Si mangia e si bene, grazie alla generosità dei partecipanti, sempre molto alta.

Il rientro, senza intoppi ci riporta a Torino, con tempi rilassati.

Cima carro

SABATO 6 MAGGIO 2023


Il rumore della pioggia di questa domenica mattina mi ha fatto ancora più apprezzare la scelta (non sempre da tutti condivisa) di fare la gita sabato ieri in cui abbiamo avuto la fortuna di essere baciati da un sole generoso, forse fin troppo…con temperature ormai più da ombrellone che da sci-alpinismo…
Una ventina circa i partecipanti al netto delle puntuali defezioni e al lordo degli aggregati dell’ultimo istante in questa nona ed ultima sgambata sulle assi con partenza notturna a triplo ritrovo.
Per la prima volta di quest’anno in sociale oltrepassiamo i 1500 metri di dislivello. La progressione è stata quasi da manuale….dagli 857 metri della Garitta Nuova di domenica 18 dicembre 2022 ai 1200 e qualcosa dei Rocher Charnier (sab 25/2), del Sebolet (sab 18/3), del Ciaslaras (dom 2/4).
E, nonostante le gite già discretamente impegnative il numero di partecipanti è sempre stato “discreto”. È vero che alla Garitta Nuova eravamo in 38 ed oggi siamo in 22 ma…. Qui, oggi, si parla di BSA, acronimo che potrebbe non essere gradito a qualcuno….
E poi un primo ritrovo alle 5,15 in Piazza Rebaudengo sicuramente mal si concilia con le nottate in discoteca, peculiarità del prototipo middle-age tipico del GSA ….Neppure i 40 minuti di portage iniziale sembrano incoraggiare lo sparuto gruppo di skialper che
poco dopo le sette di mattina “attacca” questa bella montagna della alta Valle dell’Orco che si trova proprio sulla linea di confine con la Francia, sopra Bonneval Sur Arc con l’imponente mole della Grande Aiguille Rousse che coi suoi quasi 3500 metri di quota la relega ingiustamente ad
attrice di secondo piano.
Lo zero termico piuttosto alto ci regala fin dall’inizio una neve, che si rivelerà abbondante salendo di quota, molliccia ed impegnativa, non veloce ed anche faticosa nonostante la notte serena che avrebbe potuto favorire un ottimo rigelo…
Fortunatamente altri (pochi) sci-alpinisti ci precedono assumendosi l’onere della traccia che seguiamo fermandoci di tanto in tanto per un veloce ricompattamento. La notevole lunghezza del tracciato purtroppo impone un ritmo frizzante, pena il non-raggiungimento della meta. È così che durante la salita prima due soci e poi (a soli 150 metri dalla vetta) un terzo socio si fermano…
Tutti gli altri, con modestissimo sfilacciamento, giungono in quota. Per qualcuno di Rivarolo è la sesta salita alla Cima del Carro di quest’anno…. incredibile! Il panorama è spaziale, la temperatura perfetta, non c’è vento, fa caldo….anzi….fa TROPPO caldo….è bene scendere se no la neve già molla chissà quali brutte sorprese ci farà! Con un po’ di tecnicismi si riesce invece, quasi con sorpresa, ad inanellare delle belle serpentine
tra una colata di neve e l’altra…nulla di preoccupante, sono innocui scivolamenti dello straterello superficiale per lo più causati da cadute di pietre dall’alto.
Perdendo quota lo strato superficiale, già molliccio in salita, si omogeneizza consentendo una progressione fluida seppur non velocissima. Qualcuno cade in qualche trappola: di tanto in tanto non è raro incappare in subdoli “buchi” invisibili.… nessuna conseguenza salvo l’onnipresente sagace ironia di chi è rimasto in piedi….
Arriviamo ai tornanti in basso, sci in spalla e….pregustando l’abbondante libagione che ci attende alle auto percorriamo in una mezz’oretta l’ultimo tratto, sotto un sole caldissimo.
Bilanci?
Ottimo, visto che meglio di così non poteva andare! Tutti bravi, preparati, disposti a sopportare i non pochi disagi, dalla fatica alla levataccia, per una meravigliosa giornata, l’ultima in sociale di questa ricca annata.
E ora….sci & pelli vanno in ferie ma….torneremo!!!! Grazie a tutti!!!!
emmecì