Baciati dal sole

Una due giorni baciata dal sole, fin troppo…

Era qualche settimana che speravamo che la neve in Val Maira iniziasse il suo naturale processo di consolidamento e trasformazione per poterci godere due fantastiche primaverili.

Ovviamente il presidente aveva prenotato il sole e un po’ di caldo giusto per non farci raffreddare…
Da lassù Qualcuno ha deciso di essere di manica larga: sabato zero termico a 3100, domenica 3300!
Però neanche il caldo torrido e la neve della consistenza della granita possono fermare il GSA.


Sabato 15 Marzo

Dopo email, telefonate, liste, pernottamenti, iscrizioni giunte alle ore più strane… è deciso, si parte, alle 5.15 dal Mirafiori Motor Village una quindicina di assonnati scialpinisti si dirigono a Chiappera.

Dato che la gita di oggi è una traversata, ci si organizza anche con il local Enrico per lasciare una macchina a Lausetto.

Alle 8 iniziamo a sfilare lungo i pratoni sotto l’incombente Rocca Provenzale, saliamo abbastanza velocemente su pendii via via più duri che obbligano la maggior parte a montare i coltelli.
Su di un bel pianoro assolato ci ricompattiamo, beviamo e osserviamo il percorso che ci aspetta.
Si prosegue di gran carriera fino al colle e di qui fino in vetta con gli ultimi metri da percorrere a piedi.

Evviva ci siamo tutti venticinque!

Qualche minuto di respiro per gli ultimi arrivati e poi giù sul versante opposto.
Pendio, canale, pendio, traverso, di nuovo pendio e in pochissimo tempo siamo 500m sotto la cima però qui il sole e il caldo hanno già lavorato molto: la neve si appesantisce ed inizia ad essere sfondosa.
Con qualche volo, qualche imprecazione e qualche grattata… siamo tutti alle auto.

Veloce recupero delle auto e spostamento al Rifugio Campo Base con obiettivo merenda sinoira, consumata di fronte al rifugio con il permesso dei gestori.
Resto del pomeriggio di puro relax…

Tanto abbiamo già deciso il prossimo ricompattamento: la cena.

Pensavamo di essere in un rifugio ma scopriamo di essere in un ristorante stellato…
Vitello tonnato all’antica, risotto ai funghi, trota al cartoccio con patate (a dir la verità un po’ troppo al dente) e torta di nocciole con cioccolato e zabaione.

Approfittando della presenza di tutti, Enrico comunica che l’idea originaria del Monte Maniglia, con le temperature previste, non ha più senso e tira fuori dalla manica un Monte Ruissas: un po’ più corto e con esposizione migliore.

Buona notte e speriamo in bene…


Domenica 16 Marzo

Colazione alle 6 con brioche calde, pane, marmellata…
A già che siamo nell’unico rifugio che sarà inserito nella Guida Michelin!

Alle sette tutti in auto per andare incontro agli equipaggi provenienti da Torino, ci dirigiamo verso Lausetto ed occupiamo l’intero parcheggio della frazione Colombata, qualcuno dovrà parcheggiare più in basso e potrà vantarsi di aver fatto più dislivello.

L’apertura parte e gli ultimi finiscono di prepararsi.
Raggiunto il sole facciamo una prima pausa, la neve sembra essere migliore di ieri e il gruppo più compatto.

Proseguiamo fino a raggiungere l’ampia cima e in quaranta la occupiamo, dopo una decina di minuti siamo tutti pronti per scendere.

I primi pendii sono ottimi, lisci e duri, poi la neve inizia ad ammorbidirsi pur restando sciabile fino alle prime baite, dove chi aveva pensato che saremmo potuti andare ugualmente al Maniglia… si ricrede.

In ogni caso in qualche minuto, grazie alla stradina, siamo di tutti alle auto.

Nonostante sembri non esserci nulla per un eventuale tavolino (neppure il tavolino stesso), su un grosso ripiano fuori da una baita, iniziano a comparire pane, formaggi, salami, taralli, vini e birre… con questa magia finisce l’ennesimo bel weekend passato con gli amici del GSA.


Un sentito ringraziamento ad Enrico per averci portato nella sua valle alla scoperta di gite per me sconosciute.

Due sentitissimi ringraziamenti a Walter sia per aver raccolto tutte le iscrizioni (questa volta è stato proprio arduo!) sia per aver organizzato tutto alla perfezione fin nei minimi dettagli.

Un ringraziamento anche a tutti i partecipanti che, nonostante le condizioni fossero lontane dall’essere eccezionali, si sono dimostrati contenti e soddisfatti.

Stefano


Fotografie di Walter Actis e Bruna Brunetta.