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2 giorni alla corte del Re di Pietra

L’idea di passare due giorni a corte può essere elettrizzante per qualcuno ma probabilmente assai noiosa per molti: rigidi protocolli, barbosi cerimoniali e l’obbligo ad abiti scomodi e formali.

Ma se la corte è quella speciale della nostra montagna più emblematica, beh allora le cose cambiano: picchi e creste inconfondibili, itinerari non difficili ma non banali, splendide discese quasi assicurate.

Quest’anno a fine Marzo è inserita un’idea un po’ diversa nel nostro calendario: una rilassante due giorni ai piedi del Monviso non per compiere performance o imprese eccezionali, ma per salire con calma le due classicissime dell’Alta Valle Po sostituendo al veloce ritorno a casa una bella serata in compagnia.

Dopo la gita del 24 Marzo al Viso Mozzo è quindi previsto per il Sabato sera il pernottamento a Crissolo (presso l’ Albergo Polo Nord – Mezza pensione a 47 Euro) per una bella serata in allegria come vigilia della gita di Domenica 25 al Monte Meidassa.

La ricettività di posti è un po’ limitata e pertanto si richiede di prenotarsi il più presto possibile scrivendo o telefonando ai Capogita in modo da consentire loro di organizzare al meglio questo bellissimo week-end.

Mercoledì 21 Marzo

Serata di chiusura delle Iscrizioni

alla 2 GIORNI

del 24 e 25 Marzo 2012

Viso Mozzo 3019m – Monte Meidassa 3105m

da Pian Melzè 1714m – Dislivello: 1305m/1391m – Difficoltà: BS
Capogita: Danilo Ciravegna, Mauro Amerio, Paolo Perotto

Non aspettiamo l’ultimo momento per iscriverci, un posto a corte val pure un piccolo sforzo di prenotazione e allora scriviamo o chiamiamo per tempo Mauro o Paolo:

amerio.mauro@virgilio.it – tel. 333.2672107

paolo.perotto@gmail.com – tel. 335.7190974

Vi aspettiamo.

ROCHERS CHARNIERS
La sostenibile leggerezza dell’essere

Ottava gita della stagione ed altra grande giornata sociale per il nostro GSA.

Alla faccia di un inverno secco come pochi continua dunque il nostro filotto di gite in ottime condizioni: un po’ di fiuto, un po’ di fortuna e una guida che non siamo disposti a scambiare per nulla.

Partenza poco prima delle 8 dal Village du Soleil di Montgenevre e ritmo tranquillo lungo la stradina del Vallon des Baisses forse anche grazie ad un paio di bottiglie (di … zavorra !?) caricate sullo zaino del nostro Orfeo.
Una sosta di raggruppamento al primo sole, sotto il Colle dello Chaberton, e di qui la salita inizia a farsi ripida.

Anche il ritmo aumenta un pochino forse anche a causa del fatto che le bottiglie sono state nel frattempo scaricate e misteriosamente nascoste in qualche anfratto.

La traccia, esistente, è comunque perfetta e comodissima e così anche il secondo raggruppamento avviene, senza troppe attese, all’uscita della prima ripida conca.
Il gruppo si frantuma un po’ di più nell’ultimo tratto, ma poco dopo le 11 siamo comunque tutti sui 3063m della punta dove i primi arrivati stanno in verità un po’ friggendo nell’attesa di buttarsi nella prima elettrizzante discesa verso il Pian dei Morti.

Mentre un gruppo di 6 si ferma per prolungare la sosta gradevolissima sulla punta e tornare per il percorso di salita, gli altri 31 spariscono così in un attimo come in un salto nel vuoto verso i tetti di Fenils.

Il Pian dei Morti arriva troppo in fretta!

Rapido ripellamento e si risale, in un clima rilassato e adesso decisamente caldo.
I 250 metri di dislivello vengono superati quasi di slancio per raggrupparsi di nuovo tutti sull’ ampia insellatura del Colle dello Chaberton.

E così, qualche minuto dopo, i 6, che hanno nel frattempo finito la bella discesa dal versante di salita e si stanno crogiolando al sole in un spiazzo d’erba sul piano sottostante, si possono godere anche lo spettacolo di un nugolo di una trentina di formichine che ricamano gli splendidi pendii che scendono dal colle, spariscono in un canale e rispuntano sul dosso successivo e alla fine li raggiungono.

E la soddisfazione è decisamente generale!

Adesso si presentano due alternative: o risalire a scaletta il dosso sopra l’impianto e scendere la stradina un po’ noiosa e con le prime pietre che fanno capolino nella neve oppure farsi dare uno strappo dalla Montgenèvre Hautes Alpes e scendere poi più comodamente sulle piste.

A questo punto si inserisce una piccola digressione.


Dialogo fra il GSA e un impiantista di Montgenèvre

Rompe il ghiaccio Guido puntando sull’Ufficialità:
«Bonjour, nous sommes du Club Alpin de Turin, nous avons fait un course … »
« Combien vous êtes ? »
« Mais … ehm … 30, peut être quelqu’un en plus… »
« No, no, no, c’est ne pas possible, c’est trop »

Interviene allora Orfeo con argomenti più tangibili :
«Nous avons avec nous un pair des bouteilles de vin … » (ecco lo scopo della zavorra !)
« Mais 30 c’est beaucoup, comme on peut faire ? »

Si inserisce Ceci sfilando, con arte insospettata, gli occhiali :
«Vous devez comprendre, nous sommes très fatigué! »
« Ca va, ca va, allez mais s’il vous plait sans confusion ! »
(tenendo le bottiglie con una mano e salutando con l’altra)


Ora il dubbio, che ci porteremo appresso è: chi o cosa avrà convinto l’impiantista a far salire 41 portoghesi (tanti eravamo, altrochè 30) sulla seggiovia?

Non proprio “sans confusion” saltiamo comunque tutti in fretta sui seggiolini che ci portano in pochi minuti, trecento metri più in alto sulla punta dei Rochers Rouge.

Grazie a questo escamotage ci ritroviamo subito dopo a rincorrerci su una bella pista semideserta (a parte noi 41) e su una neve marcetta neanche male che ci convince di essere tutti dei tres bon skieurs!

Due minuti due a piedi e siamo al piazzale dove magicamente, guarda caso, si apre il nostro tavolino che in pochi secondi, ogni volta sembra sempre più piccolo, è sommerso di ogni ben di Dio, compreso un grande vassoio di Speck della Carinzia della nostra Bianca che si presenta e fà subito amicizia con le acciughe di Ceci e le diverse torte salate.

La giornata è splendida e adesso fa decisamente caldo, le leccornie del tavolo pretendono l’accompagnamento di qualche bicchiere di vino e così nonostante gli apporti generosi, anche la nostra cantina si rivela un po’ piccola e viene inesorabilmente svuotata: la sete è sete.
Bisognerà tenerne conto!

E così, in una giornata riuscitissima sotto tutti i punti di vista, siamo riusciti a mettere in saccoccia anche l’anello, non breve e non banale, dei Rochers Charniers, e non siamo neppure a metà marzo!
O no?

Auguri & Rochers

Innanzi tutto Auguriiiii per la loro festa!!!
Alle nostre amiche e compagne di gita, a quelle che aspettiamo chè lo diventino ed anche a quelle che ci snobbano un pochino e si fanno vedere solo quando pensano che la neve sia bellissima.
Beh, la neve Domenica non sarà bellissima, lo sarà di più !!!

In realtà, ma questa è una notizia un po’ riservata, Domenica la neve sarà un po’ più di bellissima solo sull’Anello dei Rochers Charniers.
Chi andrà su altre mete troverà solo tanta crostaccia Marzolina!

E con gli auguri, come omaggio, i Rochers: non quelli senza la “s”, buonissimi, cioccolatosi e anti-dieta, ma uno dei più bei percorsi di Sci Alpinismo delle nostre montagne!

La salita per il versante SO del Vallon des Baisses è un percorso con qualche tratto ripido, che obbliga normalmente all’uso dei coltelli, su una entusiasmante successione di conche che portano alle tre punte, vicine e tutte facilmente raggiungibili dei Rochers Charniers.

La discesa per lo stesso itinerario è bellissima ed ormai diventata una classica.

Il tuffo di 600 metri sul versante opposto di Fenils per scendere al Pian dei Morti è invece un gioiello raro e la breve risalita al Colle dello Chaberton permette di gustarlo ancor di più.

In discesa ci divideremo in due gruppi sui due itinerari e quindi ciascuno potrà scegliere in funzione dello stato di forma del momento e delle proprie ambizioni adrenaliniche.

Domenica 11 Marzo 2012

Anello dei Rochers Charniers 3063m

Alta Valle di Susa
da Montgenevre 1820m – Dislivello 1500m – Difficoltà: BS+
COLTELLI OBBLIGATORI, ramponi non necessari
Capogita: Orfeo Corradin, Roberto Fullone, Guido Petrino, Guido Bolla

Ritrovo h. 6.00 – Partenza h. 6.15

Ex Istituto Maffei

(C.so Potenza ang. C.so Regina Margherita)

Fermata ad Almese – h. 6.30

(Parcheggio uscita Avigliana Ovest)

Chi si ritrova ad Almese deve darne comunicazione ai Capogita.
Nel pullman sono rimasti alcuni posti liberi e, questa volta c’è anche la possibilità di salire alla fermata intermedia di Almese!
Se non vi siete ancora prenotati affrettatevi a scrivere o telefonare a Roberto o Guido:

guido_bolla@libero.it – tel. 347.9948042

roberto.fullone@libero.it – tel. 335.1368660

A Domenica!

Siamo già alla metà di Aprile ! ?

Marzo lo saltiamo a piè pari, le ferie istituzionali si anticipano a Giugno e Natale sarà il 25 Settembre !!!

Daltronde se la previsione dei Maya fosse giusta ed il mondo dovesse finire il 21 Dicembre 2012 bisogna pure che ci diamo una mossa.

E allora, visto che alla Cima Autour in Val di Lanzo di neve ce n’è un po’ meno di poca, visto che tutto fa pensare che siamo proprio a metà Aprile dimentichiamo le gite di fine inverno e passiamo alle “Primaverili”.

In questi ultimi 10 anni l’itinerario sul versante SO dei Rochers Charniers, da cui saliremo, è passato da Cenerentola dell’alta Valsusa ad uno dei più frequentati ed apprezzati grazie ad una certa ripidezza dei pendii unita ad una sostanziale assenza di vere difficoltà.
Quasi tutti ce l’hanno ormai nel proprio curriculum.

Non è così per l’anello che prevede la discesa mozzafiato del ripido versante SE fino al Pian dei Morti, la risalita di meno di 300m di dislivello al Colle dello Chaberton e la discesa da questo Colle sul Vallon des Baisses a chiudere l’anello.
La prima discesa esposta a SE richiederà una partenza un briciolo mattutina.

E’ una perla rara che manca a tantissimi e questa è un’ottima occasione per coglierla!

Mercoledì 7 Marzo

Iscrizioni alla Gita Sociale dell’ 11 Marzo 2012

Anello dei Rochers Charniers 3068m

da Montgenevre 1840m – Dislivello: 1500m – Difficoltà: BS+
Capogita: Orfeo Corradin, Roberto Fullone, Guido Petrino, Guido Bolla

Vi aspettiamo quindi in sede per tutte le altre informazioni, per le eventuali novità e sopratutto per le iscrizioni.

Chi proprio non riesce a venire in sede può iscriversi, via e-mail o telefonica, contattando Guido o Roberto:

guido_bolla@libero.it – tel. 347.9948042

roberto.fullone@libero.it – tel. 335.1368660

A Mercoledì.