M. CiaslaRAS

 

Settima sociale in Valle Maira. Arriviamo e.. nevica! Incredibilmente il tempo si presenta cupo e attorno a noi schede, al parcheggio dopo la Rocca, la neve tutto intorno a noi. Siamo frammentati nella ascesa della stradina sterrata e, complice la situazione incerta non tutti sono convinti a partire. Eppure le previsioni meteo ci avevano assicurato sole pieno! Riguardiamo bene e.. incredibilmente come da copione meteo il cielo comincia ad aprirsi e così, dopo un buon quarto d’ora di ritardo sul programma, si parte!

       

In testa il local Enrico che apre le danze prima a piedi su stradina e pietraia e poi nel lunghissimo vallone dell’Infernet. Davanti a noi (se non ricordo male) forse già qualcuno ha battuto traccia, ma noi abbiamo Enrico che, a briglia sciolti, si fa strada per i panettoncini che formano il bel vallone.

Su di noi splende infine il sole e ci tocca anche spogliarci  e metterci la crema solare durante la salita.

Guido chiude il gruppo mentre Alberto rimane in fondo. Abbiamo anche un socio con tanto di cane che, alla vista della quantità di inversioni sul pendio finale decide che è meglio richiamare all’ordine il suo padrone per approfittare di un passaggio verso il colletto del Ciaslaras.

Inversione dopo inversione, con un buon venti centimetri di neve fresca sulla parte finale, arriviamo al colletto dove un insolito affollamento, provocato dalla concomitante uscita della scuola di scialpinismo UGET, ci fa fare la coda per salire a piedi sulla cima una volta indossati i ramponi.

 

Tutti, o quasi , raggiungono la cima a piedi per il selfie del momento, per poi ridiscendere visto l’affollamento, al colletto.

 

Da lì sci ai piedi scendiamo il bel pendio finale prima della scuola, arandolo a più non posso. Seguono facili traversi e qualche curva durante la discesa del vallone. LA neve caduta non agevola la sciata in certi punti purtroppo. Raggiungiamo tutti quanti infine i prati e la strada sterrata che ci riporta alle auto e al tavolino! Le previsioni davano neve per le 14 e scientificamente infatti incomincia a nevicare durante le libagioni, velocizzando il processo di beveraggio e cibazione (!). Così, infreddoliti e sotto una coltre di nubi salutiamo la mitica Valle Maira e Enrico… alla prossima!