E traversiamo sta Gardiole !

In quest’inverno decisamente povero di neve la Valle di Nevache sembra essere una dello poche isole felici.

La Gardiole la dovevamo già traversare due anni fa’ ma poi per le cattive condizioni si era ripiegato sulla gita andata e ritorno da Villar-Latè.

E allora togliamoci questo bell’impegno in sospeso e traversiamo finalmente sta Gardiole!

La traversata, sempre per questioni di neve, la faremo però da Nevache a la Draye, salendo per il selvaggio vallone di Cristol e scendendo per il dolce e solare vallone di Granon.

I capogita si sono stabiliti sulla punta fin da ieri (vedi foto) e vigileranno a che nessuno ci porti via anche solo un cubetto della neve che, lì, c’è.

Domenica 15 Gennaio 2012

la GARDIOLE 2753m

Traversata Nevache – la Draye

Vallèe de la Clarèe – da Nevache 1620m
Dislivello 1133m – Difficoltà: MS
Capogita: Valeria Aglirà, Stefano Oldino, Maurizio Roncaglione

La gita è facile, ma per traversare la punta è necessario percorrere un breve tratto a piedi per cui è precauzionale ma tassativo avere nello zaino i ramponi.

Ritrovo ore 6.15 – Partenza ore 6.30
c/o Ex Istituto Maffei

La gita è in pullman e ci sono ancora alcuni posti disponibili, quindi se non vi siete ancora iscritti potete farlo scrivendo o telefonando a Stefano:

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Domenica!

Inizia l’anno bisesto

Nella tradizione popolare l’anno bisestile è sempre stato visto come foriero di sventure fino a far nascere il detto “anno bisesto, anno funesto”.

Oggi queste sono cose superate in cui nessuno crede più.

Però adesso sarebbe pure ora che il vento la smettesse di sconquassare le nostre mete e ci rendesse una stagione “normale”.

Scartato quindi il Giulian, impercorribile in questo momento, i nostri capogita stanno cercando una meta possibile, esplorando le nostre vallate e consultando siti, guru e pure qualche stregone!

Non ci resta che correre in Sede per vedere che cosa sono riusciti a scovare:

Mercoledì 11 Gennaio

Iscrizioni alla Gita Sociale del 15 Gennaio 2012

Capogita: Valeria Aglirà, Stefano Oldino, Maurizio Roncaglione

Chissà che non riescano a tirare fuori dal cappello una bella sorpresa!

Se proprio non trovate il tempo di venire in Sede Mercoledì sera, potete chiedere tutte le informazioni a Valeria e Stefano:

vale.aglira@libero.it – tel. 338.3580997

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Mercoledì.

C’è un fantasma alla Tesoriera !!!

La prima volta me ne ha parlato Roberta.
Beh, lei nella casetta nell’angolo del Parco ci lavora, quindi ci vive e ci è di casa.
Lei dice che non l’ha mai visto, ma quando lo dice ti guarda in modo un po’ sfuggente, come se celasse qualcosa: come se avesse un segreto nascosto.

Quando il Comune di Torino ci ha assegnato i locali della nuova Sede non ne ha fatto menzione, forse perché è un essere poco invadente e sapevano che non avrebbe dato fastidio.

La Villa della Tesoriera, al centro del Parco nel quale si trova da quest’anno la nostra Sede, fu edificata intorno al 1715 come dimora per Aymo Ferrero, tesoriere di Vittorio Amedeo II e della sua seconda moglie, Clara Teresa Gay, la «Tesoriera», appena 23enne.

Già allora chi si occupava di finanza aveva evidentemente qualche privilegio!

Fu però qualche decennio dopo che iniziarono le apparizioni: un cavaliere solitario avvolto in un mantello nero bordato di rosso usciva dalla villa nella notte e vagava per la campagna circostante.

Il Parco della Villa venne ben presto chiamato Giardin dël Diav.

Ma, a dispetto di questo appellativo, tutti concordano che si tratta di un fantasma gentile e bonario che cerca di non far sentire la sua presenza.

Qualcuno pensa che sia lo spirito del vecchio Aymo ma i più ritengono si tratti di lei, la bellissima Clara Teresa.

Ora se capita di chiudere la sede la sera tardi, quando non c’è più nessuno in giro, è istintivo buttare lo sguardo fra gli alberi del Parco per vedere se è lui o non un filo d’aria che fa muovere le fronde e mettendo il lucchetto alla catena del cancello ci si sente un po’ nei panni di un secondino senza cuore.

E allora perché non lo liberiamo noi del GSA?

Qui ci vuole la collaborazione dei Capogita e di Luigi: appena un giovane aitante o una bellissima fanciulla chiedono di iscriversi alla Gita o al Gruppo e cercano di pagare la quota in vecchi scudi, l’abbiamo trovato: è lui !

Dato che sarà pure un Cavaliere abile nel galoppo ma difficilmente avrà qualche nozione di Sci Alpinismo, sappiamo cosa fare: se è un giovane aitante lo mandiamo a fare il Corso alla Scuola, se invece si tratta di una bellissima fanciulla la teniamo con noi tanto ci sarà sicuramente qualcuno che scia peggio e tanti disposti a darle una mano!

E magari prima o poi la affianchiamo a Luigi e così tornerà a ricoprire il suo vecchio ruolo: quello de “La Tesoriera”.

E Roberta?
Beh anche a Roberta non dispiacerà: quando durante le corse sfrenate nel parco passerà sotto il suo ufficio non scapperà subito via come prima, ma si fermerà un attimo a scambiare due ricordi sull’ultima bellissima gita!

Ma, a noi, lei continuerà probabilmente a dire che non l’ha mai visto!

guidox

30 Dicembre 2011: una giornata bruttissima,anzi, bellissima!

Un po’ tutte le previsioni Meteo ci avevano preavvisato, ma un lumicino di speranza che, per una volta, prendessero una cantonata la serbavamo un po’ tutti.

Il lumicino si è molto affievolito quando alle 9 ci siamo contati, in ben 35, nonostante il giorno feriale, e il dubbio era se fosse più fastidioso il vento gelido che spazzava la piazza di Oulx o il nevischio che si appiccicava ovunque o più probabilmente i due messi insieme.

Roberta ha deciso che fra bar di Oulx e capannelli in piazza c’eravamo tutti e in breve ci siamo portati nel piazzale dei vecchi impianti del Genevris, quasi riservato per noi, dove il vento sembrava un po’ attutito ma in compenso nevicava un po’ più forte.

La gita? Non c’è molto da raccontare.
Una tranquilla passeggiata di 800m di dislivello nei boschi di Sauze con tanta allegria a dispetto della visibilità scarsissima e del vento che aumentava man mano che si saliva fino a diventare quasi tormenta.

Con il suono di sottofondo di tanti discorsi che si incrociavano complice, oggi, anche il ritmo non certo forsennato.

E poi una discesa divertente in una serie di valloncelli dove ognuno ha trovato qualche tratto intonso che ha fatto diventare suo.

Tolti gli scarponi e messe ad asciugare le giacche a vento, ci si è trovati ben presto in 45 (misteri della matematica) nella bella piola di Deveys dove si è subito capito che la fame del dopo-gita è indipendente dalla lunghezza della gita.

E così, con le specialità di Salvatore, ci siamo ricalati senza difficoltà nel clima festoso delle tavolate di fine anno, con solo un paio di brevi interruzioni per lanciare un grande augurio e saluto ai nostri due Presidenti, Aldo e Roberto, e con loro a tutti gli altri amici che per ragioni diverse oggi non hanno potuto essere della partita.

In chiusura del pranzo Ceci ha proposto a ciascuno di scrivere due parole sull’anno che se ne sta andando ed è riuscita a riempire diverse strisce di pensieri che, complici anche i numerosi pintoni di rosso e di bianco che nel frattempo erano evaporati, spaziavano su soggetti molto vari toccando anche l’attualità e il boccaccesco.

Ma rileggendoli quel che se ne trae complessivamente è la gioia di far parte di un gruppo con il quale si fanno delle cose belle ma soprattutto con il quale si sta bene.

E allora l’augurio più grosso va al GSA e così di rimando anche a tutti noi.

W il GSA e W il 2012.

Cai Uget