Carpe diem

I meteorologi avevano battezzato l’alta pressione che avrebbe caratterizzato questo week end con il nome di “Carpe Diem”.

Ma “Carpe diem” in che senso?

Nel senso di godersi quella di ieri come una delle ultime giornate di neve perchè, dopo quest’inverno così poco invernale, la stagione dello sci è già agli sgoccioli?

Oppure, in quello contrario, di scordarsi giornate del genere perchè grandi nubi cariche di neve si stanno avvicinando e a breve arriva l’inverno?

Lo scopriremo presto ma è probabile che sia la seconda che abbiamo detto!


Ormai il rispetto del calendario gite stilato nel tardo pleistocenico Ottobre 2015 è un vago ricordo e tocca ai capigita, ormai maghi nella ricerca della BEST SNOW, scovare qualche pendio di soddisfazione per tutti, magari relativamente vicino a casa…

Così, ad un mese dall’inizio della Primavera 2016 eccoci (ancora, sob!) tornare in quel di NEVACHE dopo la “fresca” escursione number-one del 17 gennaio alla Croix Carail.

Se in quell’occasione mutande lunghe e doppio piumino furono appena sufficienti a coprire i nostri atletici e preparatissimi fisici dai morsi del freddo, questa volta è previsto un rialzo termico di dieci gradi sulla media stagionale!!!
Sembra impossibile quest’anno non stilare una relazione senza menzionare le bizzarrie climatiche ma è davvero una stagione pazza!

Una triplice maratona di fondo organizzata giusto oggi nella Valle della Clarée avrebbe potuto creare problemi alla circolazione ed al transito del nostro voluminoso bus ma ci eravamo impensieriti per nulla perché non abbiamo nessun contrattempo.

Dopo la solita altalenante definizione della lista degli iscritti in 43 ci troveremo a mettere gli sci ai piedi nella graziosa cittadina di Nevache sita nella Vallèe della Clarée a 1600 metri di quota
In inverno l’asfalto è deneigé solo fino al paese, nonostante in estate si possa proseguire in auto per parecchi altri chilometri.

Risaliamo così lentamente le stradina guadagnando dolcemente quota, piacevolmente coccolati da un pacioso sole in un cielo blu-blu-blu da cartolina.

Mi metto in coda chiacchierando con un paio di simpatici scozzesi e suggerendo loro alcuni gustosi (attractive) itinerari del posto.
Mi congedo immaginando abbiano comunque con loro una guida per scoprire che il mio interlocutore E’ LA GUIDA (ma non conosce nulla comunque di Nevache!!!!)

Arrivati al Pont de Soucheres, grande ricompattamento e primi grossi dubbi amletici su quali e quante cime mettere nel carniere odierno essendo, la gita di oggi, una gita “bifida” che prevede un antipasto ai 2817 metri della Ponte DEMI in alternativa o in combinata con la salita allo spettinato Pic Ombiere, qualche metro più alto.

Un’oretta di salita e siamo nei pressi del Rifugio Chardonnet a 2223 metri, raggiunto grazie ad una stradina dal fondo compattato dai frequenti passaggi del gatto usato per i rifornimenti e ci addentriamo nel suggestivo paysage-de-haute-montagne, con le due nostre mete ormai visibili e, apparentemente, vicinissime.

Un gruppo più veloce parte, Roberto in testa, verso la nevosa Pointe Demi mentre un gruppo più “riflessivo” coordinato da Riccardo e Mike si tiene sulla sinistra salendo verso le spelacchiate sommità del poco più alto Ombiere.

Raggiungiamo le due punte quasi insieme.
Purtroppo se la giornata è serena e calda il vento non smette di soffiare rabbioso e a 2800 metri di quota, non ci tratteniamo quanto vorremmo.

Qualcuno del gruppo della Demi scende, ripella, e sale all’Ombiere, abbandonando gli sci a 50 metri dalla vetta, segnata dalla presenza di una grossa croce di legno chiaro.

Quando anche l’ultimo ha raggiunto l’Ombiere ci prepariamo alla discesa e, sfruttando gli ombrosi e freschi pendii esposti a nord, riusciamo ancora a lasciare qualche serpentina in territorio vergine!
Uauh, che fioka!!!

Il vento scendendo diventa presto un ricordo e al Rifugio ci ricompattiamo e scendiamo a gruppetti per la veloce stradina che conduce al Pont des Soucheres.

Dal ponte due km di strada ci separano dal bus che ci aspetta nel piazzale di Nevache che gli ultimi raggiungono pochi minuti prima del calar del sole.

Il tavolino è belle che pronto e, ancora una volta non ci facciamo mancare nulla.
E se qualcosa fosse mancato sul pullman, nel viaggio di ritorno, saltano fuori ancora grappe, nocini e caffè…

Grazie ai capigita, a tutti i soci, alle sempre frequenti “new-entries” che evidentemente ci onorano della loro fiducia, all’autista per la pazienza e l’abilità, al santo protettore degli skialper che, questa volta, non ci ha fatto mancare la neve, il sole, il vento….

Alla prossima!!!

emmecì


Fotografie di Cristina Calasso, Marco Centin e Michelino Giordano.

Si fa rotta su Nevache!

Piccolo cambio di programma!

Troppo incerte le condizioni per intraprendere la traversata da Laus a Terre Rouge che avrebbe rischiato di essere eccessivamente avventurosa!

I nostri impagabili Capogita hanno fatto un rapido cambio di rotta verso la Valle che non tradisce mai.

Marco ha appena confermato che ha concordato con MeteoFrance una splendida giornata di sole e per la neve Riccardo e Michelino garantiscono che, se ci portano lì è perchè lì la neve è bellissima e quindi che dubbi rimangono?

Domenica 21 Febbraio 2016

Pic Ombiere 2832m

Da Névache 1620m (Valle della Clarèe)
Dislivello: 1200m – Difficoltà: BS
Capogita: Marco Centin, Riccardo Valchierotti, Michelino Giordano

Il Pic Ombiere è il nome corretto della bella piramide nevosa che un tempo veniva chiamata Crête du Raisin (che è invece la lunga cresta rocciosa che si trova un chilometro più ad est) ed è da sempre una classica dello Sci Alpinismo.

Siamo nel bellissimo Vallone di Chardonnet sulla destra idrografica della Valle della Clarèe e il piccolo spostamento richiesto per salirvi da Nevache è ampiamente compensato dagli splendidi pendii che si aprono oltre l’omonimo rifugio.

La gita si svolgerà in pullman e, anche se le adesioni di ieri sera sono state numerose, un po’ di posto c’è ancora e poi, più comodo di così, i punti di ritrovo sono ben tre:

Ritrovo h. 6.15 – Fronte Ex Maffei

(Corso Potenza angolo Corso Regina Margherita)

Secondo Ritrovo h. 6.45 – Parcheggio Almese

(Uscita Tangenziale Avigliana Ovest)

Terzo Ritrovo h. 7.30 – Cesana

(Fronte Hotel Edelweiss)

Chi intende salire ad Almese o a Cesana deve comunicarlo ai Capogita.

Per i pochi che non si sono precipitati ad iscriversi Mercoledì sera abbiamo deciso di dare ancora una chance che potete giocarvi scrivendo o telefonando a Marco o Mike:

snowlover62@gmail.com – tel. 339.5829332

michelinogiordano@libero.it – tel. 333.6522234

Per il tavolino non diamo istruzioni perchè sapete bene che salato o dolce, cibo o bevanda tutto sarà apprezzato e nulla sarà avanzato.

A domenica!


Le iscrizioni saranno accettate solo entro le ore 17 di Venerdì 19 Febbraio
.


Ricominciamo … da tre

I giorni della merla li abbiamo saltati a piè pari, carnevale è volato e pure il dolce e preoccupante San Valentino l’abbiamo sfangato.

Fra neve scarsa e tempo incerto abbiamo superato la metà di Febbraio di questo inverno tanto bisesto e siamo riusciti finora a raccogliere solo tre gite sociali, belle ma pur sempre solo tre.

E allora?

E allora, sperando di avere un po’ più di fortuna d’ora innanzi, non resta anche a noi che ricominciare da tre.


Il programma ci propone una traversata in un angolo un po’ appartato della Valle della Cerveyrette, non lontano comunque dal vallone principale che sale al Colle dell’Izoard.

Mercoledì 17 Febbraio 2016

Ore 21.15 – Saletta Riunioni 1° Piano

Iscrizioni alla Gita Sociale di

Domenica 21 Febbraio 2016

Crête des Granges 2827m

Valle della Cerveyrette – Traversata da Laus 1745m a Terre Rouge 1462m
Dislivello in salita: 1250m, in discesa: 1400m – Diff: BS
Capogita: Marco Centin, Riccardo Valchierotti, Michelino Giordano

Il colle da raggiungere per compiere questa traversata è il Col des Peygus 2612m e il dislivello obbligatorio è quindi di poco meno di mille metri anche se accompagnato da uno sviluppo non indifferente.

La quota 2827m della Crête des Granges è una diversione che consente di raggiungere uno splendido punto panoramico e di aggiungere un po’ di dislivello al programma.
Dopo una bella discesa sarà necessario ripellare per reimmettersi sull’itinerario del colle.

La lunga discesa su Terre Rouge, in pieno versante Nord, porta sulla strada che da Cervières scende a Briançon.

La gita si svolgerà in pullman che ci consentirà fra l’altro di collegare i punti di partenza ed arrivo della traversata, piuttosto distanti fra di loro.

Ovviamente nel corso della settimana i nostri Capogita verificheranno sia in termini di fattibilità che di sicurezza l’itinerario e come sempre, se le condizioni lo richiedessero, prepareranno qualche bella e valida alternativa.

Ed allora non ci resta che fare un salto in sede ad ascoltare cosa si propongono.

A Mercoledì.

Un week end di pausa…
…aspettando Panta Rei!

Lo scorso week end ci avevano promesso e minacciato che il ciclone Golia ci avrebbe ricoperti di neve e obbligati a stare chiusi in casa.

Sappiamo come è andata: qualche nevicata c’è stata ma niente di che.
Noi che sospettavamo l’inganno l’abbiamo turlupinato piazzando la gita al Sabato e ne è venuta fuori una bellissima giornata.

Questa volta la minaccia si chiama niente meno che Panta Rei (ma quelli che inventano i nomi dei cicloni e degli uragani li pagano o lo faranno gratis?).

L’annuncio meteo dice che questo nuovo ciclone porterà sull’Italia cinque giorni di perturbazioni a cavallo del week end.

Speriamo sia vero anche se qualche dubbio su queste dichiarazioni roboanti resta sempre.

In ogni caso, per non sfidare troppo la sorte, e per rispetto di Eraclito, si è deciso che questo week end ci prendiamo una pausa e quindi non ci sarà recupero delle gite precedenti.

Ma per il prossimo, tranquilli, siamo già in pista …

Cai Uget