Bric Cassin

RELAZIONE GITA SCIALPINISTICA DOMENICA 30 MARZO 2025

Ottavo impegno per il sempre attivo GSA che recupera l’uscita dello scorso w.e. non effettuata per meteo avverso. Questa volta, giusto per premiare la perseveranza dei capigita, meteo splendido, forse persino un po’ troppo caldo con neve perfetta, presente in giusta quantità. Nella parte alta addirittura qualche cm di “fresca” su manto stabilizzato con copertura continua (due brevissime “lacune” sulla strada nella parte bassa).
A riprova della scelta azzeccata la presenza di ben altri 3 gruppi CAI a Chialvetta oltre al nostro! Oltre ai tanti “cani sciolti” e gruppi di pochi elementi.

Ma la Val Maira, ricchissima di mete, lascia spazio per tutti e, dopo qualche minuto di strada mischiati al CAI di Savona, di cui qualcuno conosce anche alcuni membri, ci ritroviamo solo noi 26 a salire i dolci pendii del Bric Cassin per il versante classico, itinerario più lungo ma più dolce, dove il generoso sole ci fa salire in maglietta e senza guanti.

A tratti qualche rarissima folata di vento, che ci ricorda che siamo pur sempre a 2600 metri.

Tutti in vetta e, dopo una buona mezz’ora passata in punta a godere della bellissima giornata, scendiamo pensando di dividere il gruppo in due: un itinerario più facile ed uno più diretto ma più ripido. Ma dopo qualche curva, grazie forse anche ad una neve perfetta, tutti ci ritroviamo sul percorso più ripido ed in breve arriviamo a Prato Ciorliero, sui 1950 metri di quota, da cui seguiremo la battutissima strada fino alla frazione di Chialvetta, intasata dalle auto dei tanti sci-alpinisti.

Ricchissimo ed infinito tavolino che si protrae parecchio grazie alle gradevoli temperature e qualche problema, per qualche auto, di “uscita” dal parcheggio che con le alte temperature è diventato fangoso e viscido.

Scendendo ci fermiamo ancora a farci un caffè all’ex APE-MAIRA dove si diparte il bivio per Stroppo che ospita Enrico ns capogita nonché ideatore della meta di oggi. Un grazie a lui e a Marcello ed a Renato che, nonostante il cambio dell’ora, è partito da Rivarolo per guidare l’allegra combriccola.

In sintesi una gita perfetta come dislivello (1140 metri) , come meteo, come neve. Che volere di più?

A breve sarà disponibile il video dell’uscita, sia sul sito GSA che su Youtube.

emmecí

Nona sociale

E vai di recupero…

Gli organizzatori della scorsa settimana ci riprovano e stavolta ci riusciranno pure.
Domenica 30/3 recupereremo l’ottava sociale mantenendo la zona. La meta, salvo cambi dell’ultimo minuto, sarà il Bric Cassin con partenza da Chialvetta, MS per 1150 metri di dislivello.
Partenza dal Mirafiori Motor Village alle ore 7 (ricordatevi di cambiare l’ora!!!), per essere alle 9 a Chialvetta ed avere gli sci ai piedi alle 9.15.
Gli organizzatori saranno Enrico, Marcello e Renato. Le iscrizioni verranno raccolte da me via Stefano 3493291040 fino alle 15 di venerdì 28/3, comunicatemi il punto di ritrovo (nel caso in cui sia confermata l’auto) e la sezione di appartenga. La gita si svolgerà in auto (a meno che i numeri non ci consentano di provare a richiedere il bus).

Ci vediamo domenica!

PS Ricordatevi che questa è l’ultima gita alla quale partecipare con l’iscrizione CAI del 2024, poi sarà necessario il bollino 2025.

Mr. Stefano Oldino

Ottava sociale

Ed eccoci al solito appuntamento del mercoledì sera…
La settima sociale si svolgerà sabato 8 per anticipare la perturbazione prevista in arrivo per domenica 9.
La destinazione è una novità (almeno da quando frequento io il gruppo): andremo al Col des Ceingles con partenza da Crevacol, una BS con 1150m di dislivello. Percorreremo un anello passando per i Valloni di Toule e Merdeux se le condizioni della neve e la voglia degli organizzatori lo permetteranno.
La gita sarà in bus con partenza dal McDonald’s di Corso Giulio alle 6.30. Le iscrizioni verranno prese da Giovanni Buffa per whatsapp al numero 335 691 9862: ricordatevi di dire se salirete sul bus a Torino oppure ad Ivrea nonché a quale sezione del CAI siete iscritti. Cercate di non aspettare l’ultimo minuto per iscrivervi (le 15 di venerdì 7) in modo da capire se confermare o meno il bus.
Gli organizzatori al momento sono Giovanni Buffa, Carlo Frigo ed io. Marcello ha provato la gita ma l’anticipo al sabato l’ha fregato per impegni già presi.

Ricordo sempre che le gite del GSA sono riservate a persone in grado di affrontare gite scialpinistiche in autonomia, non siamo una scuola.

Testa dei Frà

Il meteo del venerdì sera non tifa per la nostra sociale.
Sabato la mail tace: guardo lo spam, tanto si sa che finisce sempre lì, niente. Controllo Facebook, il canale Whatsapp, ma niente, nessuna comunicazione di annullamento. Stavolta mi toccherà scendere sotto la pioggia?
Domenica senza troppo entusiasmo mi presento all’appuntamento, mal che vada la compagnia sarà buona.

Noi 29 partecipanti troviamo facilmente posto sul minibus, lo stesso non si può dire degli sci che vengono faticosamente incastrati nel bagagliaio, ma poco male: un bus più grosso non si sarebbe agilmente sistemato nel minuscolo parcheggio di Morge.

Lungo il viaggio qualcuno dorme, qualcuna chiacchiera, qualcuno commenta: “Oggi rischiamo la visibilità che avevamo al Chaleby”. Azz, meglio non pensarci e dormire, è anche questo il bello del bus. Autostrada fino a Chatillon e poi salita a Morge, frazione di La Salle. Al primo striscione con il nome e il volto di Federica Brignone, affiora l’emozione per le recenti vittorie della campionessa locale.

Quando il bus sbuca nel parcheggio di Morge, non è un sorriso quello che vediamo sul volto dei ragazzi del Cai di Leinì che si stanno preparando a salire. Non sarà una gita in solitudine, per nessuno dei due.
Il cielo è grigio, ma la visibilità non è male.
Roberto non perde tempo e inizia a salire con “altrimenti facciamo tappo”. La stradina di avvicinamento non è breve. Un tornante panoramico ci fa ben sperare: se il cielo restasse anche solo così sarebbe perfetto. Arriviamo alle baite di Les Ors che i primi vedono gli ultimi, non ci siamo “sfilacciati” come al solito. Coninuiamo tranquillamente fino al Col Fetita. Non ci sono passaggi difficili e la neve non è particolarmente dura: come in tutte le gite c’è chi ha messo i coltelli già al parcheggio, chi poco dopo e chi non li mette per niente. Oggi solo un paio di persone li hanno calzati.


Qualche fiocco di neve ci tiene compagnia nelle ultime gucie prima del colle Fetita, dove il gruppo si ricompatta e affronta con calma questo non breve percorso di cresta, ampio e comodo. Il panorama è una goduria, alla faccia del meteo di venerdì.

Si tolgono gli sci a quota 2710, da qui la cresta è stata maltrattata dal vento, ci sono zone dove affiora la terra e altre con accumuletti di neve. Qualcuno si ferma, Stefano procede con gli sci, altri a piedi senza ramponi: il percorso è semplice e la neve è morbida, ognuno fa la propria valutazione. Io i ramponi me li sono “gamalati dietro” e quindi me li metto, come molti altri. Della neve morbida mi posso anche fidare, ma è dei quaranta scalmanati che ho attorno che ho paura. Abbiamo infatti raggiunto la vetta insieme all’altro cai e tra quadrupedi che scorazzano e persone che schiamazzano, una precauzione in più male non fa.

La cresta è ben sciabile, ma alle prime curve dopo il colle la neve pesante e cotta invoca qualche santo. Tutto rientra in poco più di 100 metri di dislivello. Una discesa su neve non ancora trasformata ma sciabilissima ci accompagna fino alle baite. C’è chi dribbla alberi e umani a gran velocità, senza mai sbagliare un colpo. Qualcuno gli chiede: “Scii molto bene, sei anche simpatico, ma tu non sei del GSA vero?” Quindi noi del GSA sciamo male e siamo pure antipatici? Molto bene!

Arriviamo al parcheggio che si sta allestendo un enorme tavolino, ma non è il nostro. Più modesto in dimensioni, ma non in contenuti arriva anche il nostro e non ha nulla da invidiare ad altri. Sia Maurizio, il paziente autista, che il sole banchettano con noi.

Un grazie a Roberto, Silvia P. e Bruna per aver ben interpretato il meteo e averci regalato questa bella giornata.

Silvia T.

Cai Uget