Un insperato Entrelor !

Ad inizio stagione c’è una serata in cui si prepara il calendario delle gite: “No, quella è troppo lontana”, “No, quella è troppo corta”, “No, quella è troppo lunga” e così via… da anni la Cima di Entrelor con i suoi 1707m di dislivello non trovava posto nel nostro programma.

A mettersi contro i poveri sci alpinisti quest’anno ci si è messa anche la scarsità di neve che ci ha obbligato a cancellare tante gite ad inizio stagione.

Cancellare??? No, spostare!!!

Perché con questa uscita le abbiamo recuperato tutte, e che recuperi!

Ma partiamo dall’inizio…


A Pasqua si sta a casa!
Davvero?!
Dopo un piccolo sondaggio per vedere se un recupero avesse senso, giù ad organizzare.
Le mete sono tante ma, non essendoci il tempo per provarle, bisogna andare su qualcosa di sicuro e conosciuto: l’Entrelor!
Percorso già due settimane fa e trovato in ottime condizioni con partenza con gli sci dall’auto, un lusso in questa annata.
E perché per non variarlo un po’ non puntiamo alla cima vera?

Alle sei di sabato mattina ci si incontra al Cimitero di Venaria perché, con un po’ di sano egoismo, è il posto più comodo per i Capogita. Qualche problema con un’auto ci fa perdere tempo lungo il viaggio obbligandoci a non fare soste fino a Rhemes ND dove ci consoliamo con caffè e brioche, dobbiamo anche portare via a forza una Capogita che oggi sembra voler rinunciare alla salita in favore di una più abbordabile partita a calcetto!

Cancelletto, sci e su per il bosco sopra Bruil a tratti un po’ duro ma siamo del GSA e mica ci spaventiamo!

Arriviamo alla Croce al sole e, in puro stile CAI, appena arriva la chiusura si riparte senza dare respiro agli ultimi arrivati: d’altronde lo si sa, lo scialpinismo è una guerra!

E infatti sulle piste ci sono i cannoni… (Cit. Davide Ghigliano).

Progressione veloce ed altri due ricompattamenti fino al bivio fra Anticima, tracciata, e Cima da battere: si gira ovviamente verso questa! Guido Terminator inizia il faticoso lavoro e molto distanziati gli uni dagli altri saliamo lentamente la ripida parete: chi conosce l’Entrelor per la sua anticima, si stupisce delle pendenze che di qui sono tutt’altro che banali.

Alternanza di polvere e qualche placca da vento non pericolosa ma molto noiosa, utilissimi i rampant che tranne un pirla (il sottoscritto) tutti calzano.

Al colletto tira un po’ di vento freddo ma altro ricompattamento e salita a piedi, viste le molte pietre, fino alla piatta vetta!

Tutti e 13!

E soprattutto solo noi, cosa rara in queste gite.

Foto di rito di visi gioiosi… o smorfie da fatica?
Boh… Comunque tutti immortalati.

Discesa lungo lo stesso percorso molto distanziati per non sollecitare troppo il pendio che in realtà si dimostra stabile e ricoperto di neve polverosa lungo il suo bordo destro.
Proseguiamo la discesa imboccando il canale più ripido rispetto alla traccia di salita e tenendoci sempre sulla sx orografica del vallone dove la polvere ci continua ad accompagnare…
Chi l’avrebbe detto?!

Alle baite, usciti dall’ombra, la neve diventa immediatamente umida ed iniziano ad apparire sorrisetti di chi capisce che il pendio rognoso del mattino ci regalerà ancora 400m di ottima discesa su neve primaverile.

Dal mio punto di vista una giornata perfetta: progressione costante e abbastanza veloce in modo da far arrivare tutti in cima, pendii già di un certo impegno, gruppo che non si è allungato più di tanto, gita che non veniva proposta in sociale da anni e soprattutto neve bella da cima a fondo.

Grazie alle capogita: Annalisa che sgrida la new entry Germano quando non fa bene le inversioni in salita e Lucia che quatta quatta controlla che nessuno si perda e mi sgrida se accelero troppo.

Grazie a Guido che batte il pendio sotto la cima: l’avrei fatto io ma ci teneva tanto…

E grazie a tutti i partecipanti che non si sono tirati indietro di fronte a questo gitone: Cristina, Marita, Valeria, Alessandro, Germano, Giovanni, Matteo, Stefano e la new entry Maurizio.

stefano


Fotografie di Stefano Oldino.

C’è un Entrelor nell’uovo!

Come avevamo anticipato abbiamo deciso di inserire una gita, inizialmente non in Calendario, nel ponte di Pasqua.

Una occasione quindi per recuperare insieme una bella giornata di neve dopo le tante saltate nella prima parte della stagione e per smaltire (anche se in anticipo …) qualche eccesso della merenda post-Pasquale.

Sabato 26 Marzo 2016

Cima di Entrelor 3430m

Da Rhemes Notre Dame 1723m (Aosta)
Dislivello: 1700m – Difficoltà: BS
Capogita: Stefano Oldino, Annalisa Scapola, Ricaldone Lucia

La meta non ha bisogno di commenti.

Siamo sulla superclassica della Valle d’Aosta, una gita che non può mancare nel curriculum di ogni sci alpinista e che chi già l’ha percorsa ritorna sempre volentieri a ripetere.

Per ragioni organizzative la gita si effettuerà con auto private e per le stesse il punto di ritrovo è stato per questa volta cambiato.

Ritrovo h. 6.00 – Piazzale Cimitero di Venaria

(Viale del Cimitero di Altessano – Tangenz. Nord Uscita Venaria)

Clicca qui per vedere la piantina del ritrovo.


Se non vi siete iscritti Mercoledì sera potete farlo contattando Stefano:

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Sabato!


Le iscrizioni saranno accettate solo entro le ore 14 di Venerdì 25 Marzo
.


In Val Maira 1+1= 4

Se si organizza un weekend di due giorni normalmente lo scopo è di fare due gite: una il primo giorno ed una il secondo.

Tutto ciò non vale in Val Maira dove le regole matematiche vengono facilmente modificate …


Con inusuale coerenza a quanto esposto in programma, eccoci rinnovare il nostro appuntamento con uno dei paradisi piemontesi dello sci-alpinismo: la Valle Maira, una delle più belle valli occitane, frequentatissima (non a caso) da tantissimi stranieri accomunati, stranieri e non, più dal fascino delle bellezze naturali che dalla presenza di rumorosi ed abominevoli Luna-Park delle nevi….

L’asso nella manica del GSA, anche questa volta, è la presenza del baldo giovane Enrico (ormai non più di primissimo pelo!) socio ex-torinese che sensibile al richiamo della foresta, ops!, delle origini familiari è tornato (ormai da tanti anni) a Stroppo, nel cuore della Valle e conosce, possiamo dirlo senza tema di smentita, ogni singola pietra della valle.

Con una guida di tale levatura era inutile quanto insensato predisporre un dettagliato programma settimane prima.
Sarebbero state le condizioni del momento a determinare la meta!

Una volta tanto anche la meteo sembra dalla nostra parte.

La neve è talmente abbondante che nei giorni precedenti la nostra escursione il rischio valanghe era quattro ma, grazie ad opportuni contatti con le alte sfere, lo abbiamo fatto scendere a TRE!
Potenza del GSA!!!

Sabato 19 Marzo, Festa del Papà, ore cinque e trenta, solito Motorvillage di corso Orbassano: assonnati ominidi, più o meno monturati, si affollano e, con la lucidità mentale di chi ha dormito troppo poco, cercano di distribuire gli equipaggi in modo equo nel minor numero di auto possibile.

E poi si parte.

In linea con le malsane abitudini acquisite in decenni di scialpinismo, pausa a Verzuolo per (prima? Seconda? Terza?) colazione e via verso la Val Maira.

Dove al bivio per Stroppo, presso il caratteristico locale “l’Ape-Maira” troviamo già Enrico col suo quasi nuovo Fiorino e la banda di skialper, tutti carichi come molle con gli sci in auto….che ruggiscono!!!!!

Henry of the Maira Valley opta per una meta classica come la cima Tempesta proponendoci poi …non dico decine ma svariate possibilità di discese , di ripellamenti, di versanti….insomma il suo scopo è evidentemente quello di stordirci facendoci venire mal di testa, per cui alla settantaseiesima possibilità di variante di “canala con due metri di powder” non lo ascoltiamo più e gli andiamo dietro silenziosi, godendo dei primi raggi di sole che elevino i -6°C che abbiamo vissuto a Tolosano a qualcosa di più caloroso…

Ricompattamenti, passo costante, tutti i trentatré (non-trentini), si sale e nella parte alta … il sole comincia a farsi sentire.

Ci tratteniamo sulla punta a 2679 metri per parecchio tempo: non c’è vento, il panorama è da cartolina!!!
Lasciamo riposare le allenatissime membra dopo i 1177 metri di dislivello prima di affrontare la prima delle due discese odierne su neve da urlo!!!

Ripellamento e salita alla seconda delle due cime dalla meteo disturbata: la Piovosa quotata “solo” 2601 metri.

Il caldo durante la risalita è opprimente e la giovane new-entry Giacomo, figlio d’arte, si mette in mostra…con i suoi 21 anni ed un’andatura da gara, riguadagnando i 270 metri di salita in pochi minuti.

Con la lingua di fuori lo raggiungiamo e ci riposiamo tranquilli per far scendere la frequenza cardiaca a livelli non da cardiopalma….
Rifocillamento, reintegro idrico degli abbondanti liquidi persi e ….tutti pronti ad impolverarci nella farina della discesa!!!!

Attraversiamo, dopo ampi pendii ancora vergini, un bosco e su pendenze anche inusuali per qualcuno, arriviamo tutti sani, salvi e felici alla strada che, con modesta spinta, ci permette di tornare al soleggiato parcheggio di Tolosano dove, in pochi minuti è allestito il consueto banchetto regale.

Salutiamo coloro che ci hanno accompagnato in questa bella avventura per il solo sabato e ci spostiamo nella già nota Locanda Lou Lindal quota 1541, un accogliente Rifugio-alberghetto al Preit completamente ristrutturato dieci anni fa, dove trascorriamo il pomeriggio, tra dotte disquisizioni filosofiche di alto registro, tornei di bridge, o ,credete a ciò che preferite, dormendo nei comodi letti.

La cena non delude, ottima ed abbondante ed anche i vini sono graditi.
A nanna presto però!
Domattina colazione ore 6,30 !!!!

La domenica 20 partiamo sci in mano direttamente dalla accogliente Locanda e percorsi 654 (precisione del GPS!) metri possiamo calzare gli sci, senza utilizzare le auto!

Ci incamminiamo lungo l’innevata stradina di fondovalle, fino ad un pianoro, Le Grange Selvest 1661m e da lì cominciamo la risalita del pendio destro orografico, fino alla “quota 2506” che rappresenta la nostra meta odierna.

Per arrivarvi transitiamo sotto la parete nord della Rocca La Meja, mentre una leggera nuvolaglia ci fa temere una interruzione dello stupendo soleggiamento che fin qui ci aveva accompagnato….

Ma è un attimo, dopo un quarto d’ora il cielo si ripulisce e ci lanciamo giù nella polvere del versante settentrionale per ripellare e risalire tutti al Monte Bert 2394m.

Da lì uno sparuto gruppo si butta giù nel facilissimo, ostico solo in apparenza, canalone nord che adduce direttamente alle grange Selvest, mentre la maggior parte del gruppo percorre una via più tranquilla.

Tutti con neve ancora spettacolare nonostante l’ora non più mattutina.

Raggiunte le auto ci spostiamo nel fondo valle ricompattandoci solo all’APE MAIRA dove festeggiamo i due riuscitissimi giorni con il puntuale reintegro energetico.


Infiniti ringraziamenti a Enrico, Walter e Flavio per le ottime scelte, l’ottima organizzazione e la pazienza a condurre un gruppo di scapestrati come quello del GSA.

Un pensiero anche alle gentilissime ed efficienti gestrici della Locanda che non ci hanno fatto mancare nulla.

E ai bravi e, quasi sempre, diligenti soci che ancora una volta sono riusciti ad insaccare le mete prefissate che, in questo week-end sono state ben quattro!!!

emmecì


Fotografie di Walter Actis, Marco Centin e Michelino Giordano.

Tri is megl che uan

Perchè fare la coda per iscriversi alla due giorni in Valpelline e poi rifare la coda per iscriversi al Raid 2016 del GSA e poi farne una terza perchè si scopre che a Pasqua il GSA organizza una bella gita?

Perchè fare tre volte la coda se non è necessario?

In un’unica serata vengono presentati e raccolte le iscrizioni della prossima sociale e dei due grandi eventi in programma nel mese di Aprile: si viene una sera, ci si scrive a tutti e tre e si è a posto per quasi tutto il mese!

Daltronde tri is megl che uan.


Mercoledì 23 Marzo 2016

Ore 21.15 – Salone Uget

Serata di Presentazione ed Iscrizioni


26 o 27 o 28 Marzo 2016

Gita a Sorpresa

In base all’evoluzione delle previsioni meteo e delle condizioni cercheremo di indovinare il giorno più favorevole del weekend per evitare di passare almeno uno dei tre giorni con le gambe sotto il tavolo …
Organizzazione: Stefano Oldino


2-3 Aprile 2016

Weekend al Rifugio Prarayer

Una bella gita il sabato sulla via del Rifugio, una piacevole serata nell’accogliente tranquillità del Prarayer e la Domenica …
Capogita: Marco Centin, Davide Ghigliano, Guido Borio


14-18 Aprile 2016

RAID 2016 – VALLESE

La Cinquantunesima volta del GSA!
Una cavalcata fra Italia e Svizzera al cospetto dei 4000 di Saas Fee …

Capogita: Marco Centin, Roberto Fullone, Sergio Marchioni, Lorenzo Cerutti, Stefano Oldino

Clicca qui per trovare le informazioni sul Raid.