Testa dei Frà

Il meteo del venerdì sera non tifa per la nostra sociale.
Sabato la mail tace: guardo lo spam, tanto si sa che finisce sempre lì, niente. Controllo Facebook, il canale Whatsapp, ma niente, nessuna comunicazione di annullamento. Stavolta mi toccherà scendere sotto la pioggia?
Domenica senza troppo entusiasmo mi presento all’appuntamento, mal che vada la compagnia sarà buona.

Noi 29 partecipanti troviamo facilmente posto sul minibus, lo stesso non si può dire degli sci che vengono faticosamente incastrati nel bagagliaio, ma poco male: un bus più grosso non si sarebbe agilmente sistemato nel minuscolo parcheggio di Morge.

Lungo il viaggio qualcuno dorme, qualcuna chiacchiera, qualcuno commenta: “Oggi rischiamo la visibilità che avevamo al Chaleby”. Azz, meglio non pensarci e dormire, è anche questo il bello del bus. Autostrada fino a Chatillon e poi salita a Morge, frazione di La Salle. Al primo striscione con il nome e il volto di Federica Brignone, affiora l’emozione per le recenti vittorie della campionessa locale.

Quando il bus sbuca nel parcheggio di Morge, non è un sorriso quello che vediamo sul volto dei ragazzi del Cai di Leinì che si stanno preparando a salire. Non sarà una gita in solitudine, per nessuno dei due.
Il cielo è grigio, ma la visibilità non è male.
Roberto non perde tempo e inizia a salire con “altrimenti facciamo tappo”. La stradina di avvicinamento non è breve. Un tornante panoramico ci fa ben sperare: se il cielo restasse anche solo così sarebbe perfetto. Arriviamo alle baite di Les Ors che i primi vedono gli ultimi, non ci siamo “sfilacciati” come al solito. Coninuiamo tranquillamente fino al Col Fetita. Non ci sono passaggi difficili e la neve non è particolarmente dura: come in tutte le gite c’è chi ha messo i coltelli già al parcheggio, chi poco dopo e chi non li mette per niente. Oggi solo un paio di persone li hanno calzati.


Qualche fiocco di neve ci tiene compagnia nelle ultime gucie prima del colle Fetita, dove il gruppo si ricompatta e affronta con calma questo non breve percorso di cresta, ampio e comodo. Il panorama è una goduria, alla faccia del meteo di venerdì.

Si tolgono gli sci a quota 2710, da qui la cresta è stata maltrattata dal vento, ci sono zone dove affiora la terra e altre con accumuletti di neve. Qualcuno si ferma, Stefano procede con gli sci, altri a piedi senza ramponi: il percorso è semplice e la neve è morbida, ognuno fa la propria valutazione. Io i ramponi me li sono “gamalati dietro” e quindi me li metto, come molti altri. Della neve morbida mi posso anche fidare, ma è dei quaranta scalmanati che ho attorno che ho paura. Abbiamo infatti raggiunto la vetta insieme all’altro cai e tra quadrupedi che scorazzano e persone che schiamazzano, una precauzione in più male non fa.

La cresta è ben sciabile, ma alle prime curve dopo il colle la neve pesante e cotta invoca qualche santo. Tutto rientra in poco più di 100 metri di dislivello. Una discesa su neve non ancora trasformata ma sciabilissima ci accompagna fino alle baite. C’è chi dribbla alberi e umani a gran velocità, senza mai sbagliare un colpo. Qualcuno gli chiede: “Scii molto bene, sei anche simpatico, ma tu non sei del GSA vero?” Quindi noi del GSA sciamo male e siamo pure antipatici? Molto bene!

Arriviamo al parcheggio che si sta allestendo un enorme tavolino, ma non è il nostro. Più modesto in dimensioni, ma non in contenuti arriva anche il nostro e non ha nulla da invidiare ad altri. Sia Maurizio, il paziente autista, che il sole banchettano con noi.

Un grazie a Roberto, Silvia P. e Bruna per aver ben interpretato il meteo e averci regalato questa bella giornata.

Silvia T.

Settima sociale

Domenica 23 febbraio, il GSA torna a calcare le tracce verso la Testa dei Frà, una classica salita che costa poco più di 1100 metri di dislivello con arrivo a mt 2800 circa. La meta, posta tra il Vallone di Planaval e quello di Vertosan sopra La Salle, è classificata BS e, dal Col Fetita in su si svolge su cresta aerea dove i ramponi potrebbero tornarci utili. Si parte dalla frazione Morge ed il primo tratto si svolge all’interno di un bel bosco per poi aprirsi in ampi pendii nella parte superiore fino al raggiungimento del citato colle, per poi proseguire su cresta.

La gita è in bus e l’appuntamento è alle ore 6,30 nel solito piazzale dietro il Mac tra corso Giulio e c.so Vercelli, il costo del bus potrebbe variare rispetto alle gite precedenti in base al numero di iscritti. Le iscrizioni le raccoglie Marco Centin tramite whatsapp al 339-5829332, sempre specificando il CAI di appartenenza e l’eventuale salita along the road.
Come sempre si specifica che il GSA NON svolge attività didattica e quindi le gite sono riservate a chi sia in grado di affrontare gite anche in autonomia.

Punta Chaligne

Dopo l’annullamento della settimana passata che prevedeva la salita al SIGARO in Valgrisenche ecco che recuperiamo questa settimana, approfittando delle belle previsioni e della neve caduta di recente in Valle d’Aosta proponendo la salita alla classica Chaligne, una panoramica vetta a quota 2600 che costa un dislivello di oltre 1200 metri.Data la ristrettezza della parte finale della strada è d’obbligo utilizzare le auto proprie e, compattando quanto più possibile i posti auto, partiamo alle sette dal solito Mac Donald di corso Giulio.Viaggio veloce e, un paio di ore più tardi attacchiamo i soleggiati pendii su una neve gelata che speriamo molli un po’ durante il giorno.Per fortuna ci sono alcune tracce che, magari ribattute, non creano ostacoli e lentamente ma inesorabilmente, saliamo. Lungo la salita verremo affiancati da amici del CAI di Venaria, compagni di viaggi in bici ed in sci e tutti insieme proseguiremo verso la meta che però, a pochi metri dalla fine delle ns fatiche, si dimostra infida e pericolosa.Il pendio finale infatti potrebbe essere costituito da placce a vento e, per evitare ogni problema… togliamo le pelli e torniamo indietro: la vetta non la abbiamo raggiunta ma… per pochi metri e comunque la sicurezza, innanzi tutto. Per una azione maldestra perdo uno sci che si inabissa verso il fondo valle….. alberto si prodiga e con qualche scondinzolo me lo recupera. Da lì proseguiamo la discesa raggiungendo il capogita Stefano che oggi ha avuto qualche problema fisico, ora ristabilito….E poi giù approfittando della powder che ci regala emozioni bellissime, almeno fino al Rifugio di Chaligne, a quota 1943 dopo di che la neve alterna tratti di neve ancora fresca e divertente a placche e zone di neve gelata. Il sole, non ancora caldissimo, non ha reso sufficientemente molle lo strato superiore, ragion per cui, la sciata su primaverile ammollata….che speravamo non si realizza e spesso si vede gente piantata che, con fatica (senza nessuna conseguenza) si rialza maledicendo la coltre traditrice.In breve tutti siamo alle auto e in quattro e quattro il puntuale tavolino è coperto di ogni ben di Dio e … che la festa abbia inizio!!!!Un ringraziamento ai 28 soci iscritti e complimenti ai capigita per una scelta ancora una volta azzeccata e per…. Avere prenotato una meteo … con i fiocchi!!!!Appuntamento a domenica prossima allora e buona settimana a tutti!!!

emmecì

Sesta sociale

Ciao a tutti!
Dato che il tempo ci assiste e la neve è arrivata, gli organizzatori (Guido, Renato ed io) hanno deciso di recuperare la sociale della scorsa settimana. Cambieremo giorno e destinazione per sfruttare al meglio il meteo ed una zona che non battiamo da un po’ di tempo per scarsità di neve.
La nostra meta sarà la Punta Chaligne con partenza da Buthier (Gorrey). La giornata sarà fredda quindi cercheremo di non partire prima dell’alba ma neppure nel primo pomeriggio.
Ecco i dettagli:
Punta Chaligne, 1250 metri di dislivello, BS. Appuntamento sabato 15/2 al Mc di Corso Giulio alle 7, secondo appuntamento alle 7.30 ad Ivrea oppure ancora alle 8.30 a Gignod. Il viaggio sarà fatto con mezzi propri in modo da poter salire un po’ più in alto se la neve in basso fosse troppo poca. Le iscrizioni saranno raccolte da me (3493291040) via whatsapp fino alle 14 di venerdì 14/2. Nel messaggio indicatemi per favore la sezione di appartenenza ed il luogo di incontro in modo da compilare il foglio presenze a regola d’arte per le nostre avvenenti Elena ed Arianna.
Ricordo sempre che il nostro è un gruppo scialpinistico e non una scuola, quindi vengono accettate persone che siano in grado di affrontare una gita sci alpinistica in autonomia.

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Le iscrizioni vengono acc