QUARTA SOCIALE

DATA MODIFICATA CAUSA METEO AVVERSO! LA SOCIALE SI TERRA’ SABATO 25 IN LUOGO DI DOMENICA 26.

Destinazione Rocher Charnier, da Claviere Monginevro (3067 m  – BS – 1131 D+)

Capigita: Marco Centin, Roberto Fullone, Enrico Leinardi

Auto propria

PORTARE I RAMPONI!

Ritrovo alle 7.00 presso Eurospar Avigliana (a 422 m dalla rotonda di Avigliana Ovest ingresso/uscita autostrada Torino Bardonecchia)

Iscrizioni: Marco snowlover62@gmail.com WhatsApp 339.5829332 oppure Roberto roberto.fullone@gmail.com 

Specificare sempre la sezione di appartenenza (UGET o altro) all’atto dell’iscrizione.

Portate vivande e bìbeveraggi, si farà il tavolino. Nonn dimenticate carta di identità (Francia) 

 

 

PIC DU LAC BLANC

GITA AL PIC DU LAC BLANC IN TRAVERSATA DA NEVACHE A NEVACHE – 12 FEBBRAIO 2023

 

A un anno esatto da quel tristissimo Monte Colmet in cui perse la vita il ns amico Mauro (di cui abbiamo appena pubblicato un ricordo sul sito) continuiamo, nonostante tutto, nella ns mission che è quella di vivere delle belle avventure sulla neve cercando di trovare gli innevamenti migliori e muovendosi sempre nel massimo della sicurezza.

Per l’occasione, visti gli esordi positivi delle prime tre uscite, alziamo un po’ l’asticella e puntiamo ad una traversata di ben 1400 metri di dislivello con uno spostamento complessivo di oltre 21 km.

La gita, che ho percorso un mese prima, presenta poco dopo Nevache un tratto di mezz’ora che negli ultimi anni non ha mai beneficiato di un innevamento continuo (anche per un’esposizione al sole ottimale) ragion per cui dovremo fare un po’ di portage. Ora, per chi non lo sa, il portage, specie nelle gite primaverili, specie per chi fa gite “di un certo livello” è una pratica discretamente abituale che – si potrebbe dire – fa parte di quel bellissimo gioco che si chiama sci-alpinismo.

Ragion per cui proporremo questa non comune pratica ANCHE in una sociale. E va benissimo! Mi sembra che nessuno si sia lamentato anche perché , alla fine dei conti, il portage si è limitato ad una mezz’oretta e  poi la magia del vallone che adduce al Col du Vallon ha fuorviato la mente alla contemplazione del bellissimo sito declassando le fatiche ed i disagi in secondo piano.

Una ulteriore sosta nella graziosa cappelletta di Saint Michel già a 2123 metri di quota ed il gruppo si ricompatta rapidamente. Dai 1600 metri di Nevache abbiamo già salito oltre 500 metri ma se vogliamo arrivare al Pic du Lac Blanc, che per 20 metri non tocca i tremila, ne abbiamo ancora un bel pezzo.

Un lungo traverso ascensionale e, minimamente sfilacciati, arriviamo alla base del muro di 150 metri che porta alla cresta da cui con altri 15 minuti si tocca la ns meta. La traccia non c’è più e Sergio, Giacomo e Claudio, anche per accelerare i tempi, cominciano a tracciare una serie di zig-zag, alcuni anche discretamente impegnativi. Sarà il tratto più impegnativo della gita che comunque tutti supereranno; alcuni anche all’esordio su tratti così ripidi. Una volta al Colle (che si chiama Col du Gran Cros ma nessuno vede il cartello perché siamo usciti un po’ più alti) solo più un quarto d’ora ci divide dalla fine della salita.

Tutti in punta, panorama eccezionale, neanche una nuvola, non un filo di vento. I termometri segnano due gradi sopra zero, temperatura perfetta, anzi forse …fin un po’ troppo caldo, considerato che siamo a tremila metri.

Passiamo qualche decina di minuti ad ammirare l’infinito panorama e poi giù su una primaverile che si inumidisce sempre di più via via che perdiamo quota ma riusciamo ad evitare le subdole pietre che qua e là, di tanto in tanto, cominciano a fare capolino. Arrivati alle baite nei pressi del rifugio di Ricou incrociamo la stradina battuta che, dopo un km di discesa,  si inserisce sulla ampia strada, ancora innevata e battuta, che collega Nevache a Fontcouverte, nella  alta valle della Clarée.

 

Sono ancora cinque km, in parte in piano, la maggior parte in leggerissima discesa, ma in capo ad una mezz’ora tutti arrivano a Nevache. Missione compiuta! Anzi no! Abbiamo ancora il tavolino, per la cui occasione usiamo quello in legno fisso davanti all’ufficio del turismo. E’ già tutto in ombra, fa freschino ma ci si veste. Escono fuori salami, formaggi, una enorme pizza bianca, barbere, bonarde, prosecchi , ben tre torte, biscotti a cui facciamo onore per poi risalire sulle auto e tornare a Torino. Abbiamo percorso tutti quanti oltre 21 km e tutti i 1400 metri di dislivello.

A Mauro sarebbe piaciuta…

Ricordando mauro

 

Ad un anno di distanza dal tragico fatto, il pensiero del GSA è in questo giorno di ricorrenza rivolto al nostro amico e socio Mauro Fornaresio. 

La sua scomparsa ha lasciato un grande dolore ma la sua immagine sopravvive nella memoria di quanti l’ebbero caro. 

Mauro ha scelto di vivere con intensità  la passione che ci accomuna tutti noi del GSA, di sognare intensamente: il tempo negato o il tempo reale che per noi corrisponde alla montagna e allo sci. Purtroppo la speranza non consola per il tempo mancato per i viaggi, gli affetti, le tracce, le salite. Possiamo solo sperare che Mauro ne abbia avuto a sufficienza, come tutti noi, anche se mai abbastanza.

 

Pensiero per Mauro di Marcello di Leo

“Ricordo la tua spontaneità e il tuo entusiasmo. Mentre andavamo alla Cervetto, quel novembre del ’21, mi hai raccontato della tua gioventù, della tua passione per il volo, che avresti voluto acquistare un ultraleggero, che volevi volare ad Albenga per gustare il pesce…. Chi avrebbe mai pensato che, così pieno di energia e voglia di vivere, avresti spiccato l’ultimo volo di lì a pochi mesi. L’unica consolazione è pensare che te ne sei andato all’apice di una delle tue passioni: da una montagna imbiancata hai trasceso la vetta e sei arrivato più in alto di tutti. Addio Mauro o arrivederci se sarà destino.”

Quarta sociale 12 febbraio 2023

ED ECCOCI GIUNTI, puntuali come degli svizzeri, al quarto appuntamento sulle nevi. Stanti le condizioni nivo-meteo si torna in FRANCIA, questa volta nella bella valle della Clarée per fare una TRAVERSATA. Dall’amena NEVACHE saliamo la stradina innevata di fondovalle per alcuni metri per poi lasciarla (ahimè, sci in spalla per una mezz’oretta) e rimetterli poco prima della Cappella di Saint Michel.

Quindi si sale su ampi pendii mai troppo ripidi fino alla base del “muretto” che adduce alla cresta che porta sulla cima del Pic du Lac Blanc, evitabile in caso di problematiche o raggiungibile dal “colletto” in 15 minuti di ampia dorsale.

Dalla vetta, sci ai piedi, si scende verso i laghi du Serpent e Laramon, lambendo il Refuge du Ricou e gli Chalet de Fontcouvert pervenendo alfine alla stradina di fondo valle che ci riporterà a NEVACHE.

PIC DU LAC BLANC quota 2978 Difficoltà: BS

Iscrizioni Marco Centin watsapp e telefono 339-5829332 e email snowlover62@gmail.com oppure Renato watsapp e telefono 349-7269828 ENTRO E NON OLTRE le 14.00 di Venerdì 10 febbraio.

Partenza da Nevache, giro ad anello: TRAVERSATA!!!

Ore 6,30 al Maffei, ore 6,50 ad Avigliana Ovest con auto propria.

Dislivello 1384 m.

Raccomandazioni: coltelli obbligatori, ramponi obbligatori, piccozza inutile. Data la lunga stradina del ritorno si consiglia VIVAMENTE una ottima e performante sciolinatura, anche se in leggera discesa vi aiuterà nei non rarissimi tratti in falso piano.

 

Segnalazioni: il tratto di sentiero in cui si lascia la strada di fondo valle in salita fino all’imbocco del Vallone dove trovasi la cappella di Saint-Michel è, come sempre, privo di neve, ragion per cui E’ INEVITABILE UNA MEZZ’ORA DI PORTAGE!!! Ragion per cui … portatevi zaini su cui potere caricare gli sci e provate, magari a casa, a caricarli nel caso non lo abbiate mai fatto!!!!

 

Il giro non presenta alcuna difficoltà tecnica, salvo un po’ di portage iniziale e la lunghezza del tragitto che arriva ad oltre 20 km (complessivi, di cui oltre la metà in discesa!

Cai Uget