Un’altra puntata alla scoperta di come trascorrono le vacanze gli amici Sci Alpinisti del GSA.
Li immaginiamo in un tranquillo “letargo estivo” a riposare, sfogliare stancamente una rivista o al più impegnati in una tranquilla passeggiata ed invece …
Ma quando si riposano sti Sci Alpinisti?
E’ Dicembre fuori nevica, sono al pc … clic, clic … la domanda di iscrizione al The Nord Face Ultra Trail du Mont Blanc 2013 è inoltrata!
Ho i requisiti richiesti ottenuti partecipando e concludendo le gare qualificanti nel corso del 2012 di 60, 70 e 100 km … inizio di un sogno … !!
E’ Febbraio, fuori non nevica, apro il pc, vado sul sito dell’UTMB, “il mio spazio personale corridore”, leggo: “DESOLE’ … NON SIETE STATO SORTEGGIATO!”…fine di un sogno!
Ecco LA SIGNORA SFORTUNA è arrivata, prima Lei di me !!!
E si perché purtoppo in questa specialita’(come anche al Tour des Geants) causa la quantità di richieste di iscrizioni, oltre alla prima selezione con parametri giustamente di capacità e merito, si arriva al sorteggio (!) se le domande superano un numero prestabilito.
Tante le polemiche a proposito, ma tant’è, per adesso !!
Consolato (si fa per dire) unicamente dal fatto di aver incrementato, (come da regolamento), di 2 punti il mio coefficiente di possibilita’ di essere ammesso nel 2014, … chiudo per ora questo sogno.!
E’ Marzo, fuori non so che diavolo di tempo faccia ma sono al pc…
L’ iscrizione alla ULTRA TRAIL VERBIER SAINT-BERNARD è andata a buon fine!
Urrah !!!
Non parlerei di ripiego, trattandosi di gara certamente corposa per kilometraggio e metri di dislivello, me certo un piccolo malumorino rimane ed anche l’UTMB rimane nel cuore!
Dopo il mitico Passatore (stradale), il Gran Raid International du Cro Magnon, lo splendido Gran Trail Valdigne dell’anno scorso non potevo farmi mancare una 100 anche quest’anno!
Continuo con il mio fidato “socio” Salvatore ad allenarmi ed a partecipare a gare di preparazione quali l’ Ultratrail dell’ Isola d’Elba e il Trail del M. Soglio ed eccoci finalmente, all’alba del 6 luglio in piazza a Verbier!
La splendida cittadina della Svizzera, Cantone di Sion, a 1450m di quota, organizza da 5 anni questo mitico ultratrail di 113km e 7143m di dislivello.
L’ organizzazione è parente stretta di quella del UTMB, quindi sicura, essenziale, super tecnologica (cip inserito nel pettorale che consente in tempo reale di seguire comodamente da casa su pc la posizione, i passaggi e le previsioni di arrivo di ognuno di noi!), costosa.
Circa 400 iscritti al via ma, boia faus, di italiani pochissimi, solo una trentina!
Cinque, quattro, tre, due, uno … VIA !!!!!
Con le note de ” L’ultimo dei Mohicani” sparate a palla dagli altoparlanti, iniziamo nel buio delle 5 del mattino, con qualche frontale accesa, a corricchiare commossi sotto un cielo stellato che cede lentamente il passo all’ alba.
“Attention …” gridano “… les batons”
Les batons!!
Si, si, è un parapiglia di bastoncini che ticchettano su quei pochi centinaia di metri di asfalto che ci portano fuori dal centro abitato per iniziare subito in salita la prima botta di 1000m di dislivello che ci fa salire alla prima cresta e al primo punto di controllo.
Arrivo su di una cresta erbosa e lì il primo sole subito forte mi acceca e, improvvisamente, è giorno!
Laggiù il Bianco, il Gran Combin, a sinistra la zona del Gran San Bernardo.
Posso solo ammirare di sfuggita, devo corricchiare, devo tenere il ritmo!
Cavolo ‘sti’ svizzeri: il primo cancelletto è stretto come tempi!!
Non sono nemmeno le 7 e son gia’ alla Croix de Coeur a 2172m.
Sto spingendo troppo, cavolo!
Il mio Garmin mi dice che vado quasi ai 5,30km/h su sentiero ripido.
E’ tutto sbagliato!!
Cosi facendo consumo troppo, concentrati, rifletti!
Ricorda come ti sei preparato, che cosa ti sei impresso nella mente!!
Ok, riprendo il controllo di me stesso, me ne frego di come cavolo corrono svizzeri, tedeschi, olandesi e anche giapponesi.
Io devo fare la mia corsa, e solo quello, fare quello per cui mi son preparato in base alle mie possibilita.
Si, questi sono pensieri molto comuni nei trails a lunga percorrenza; questi e molti altri unicamente orientati a gestire, centellinare le forze, a … durare.
Chiunque vada in montagna sa che 6 o 7000m di dislivello deve affrontarli conoscendo troppo bene se stesso, e dosarsi molto bene, tanto più se deve anche corricchiare per oltre 100km ed entro il tempo max di 31 ore.
La mente mi propone d’improvviso un flash e rivedo l’arrivo della Valdigne dell’anno scorso: dopo 23 ore e pussa, finiva tutto, ero tanto felice e … anche oggi sarà cosi.
Dai !! Dai!!
Orbene si continua in un alternarsi di panorami mozzafiato sul Vallese.
Si scende a bassa quota, a Sembracher a 720m.
Controllo orario ok: son nel cancelletto con piu’ di mezza ora di anticipo.
E si risale.
Tutto sembra procedere bene.
Ho usato solo un gel integratore per ora, sto bene.
Ho un buon ritmo.
Ho passato decorosamente il primo cancello orario, ho una buona media di oltre 5km/h dopo circa 30km e 1260m di dislivello.
Tutto ok…
… eh no!!!!
Cavolo, tutto ok un paio di ciuffoli!!
Sta arrivando piu veloce di me LA SIGNORA SFORTUNA!!
Quella che gia’ a Febbraio era comparsa sul pc per l’UTMB !!!
Non la sento ancora ma lei, subdola, nascosta, mi sta aspettando!!!
Sono in un tratto di bella discesa, una di quelle veloci che devi sfruttare per aumentare la media.
Sto letteralmente volando ai 14Km/h.
Il sentiero è largo con buon fondo, vedo il balisasce laggiù.
Ok, gli passo accanto, devo girare a destra e attraversare una stradina …
Pianto i bastoncini per equilibrarmi come ho fatto settemilioni di volte.
Diavolo, quello di sinistra si incastra tra le pietre, mi blocca la mano.
Strattone!
Il piede destro si blocca di colpo …
Hai !!
Storta terribile !!
Un tuffo al cuore.
Sento un dolore forte alla caviglia, gonfia tutto, la cuffia dei legamenti …
Il resto è solo … rimpianto … sfiga …
È solo la SIGNORA SFORTUNA.!!!!!!!!!!!
Non mi do pace, provo a riprendere.
Insisto ancora, gli cammino su e corricchio penosamente, ancora per circa 10km di salita, una infinità.
Il ritmo è oramai calato ad una soglia improponibile, cammino …
Devo decidere: mi ritiro al primo punto di controllo.
Ciò avviene: vengo accolto ed assistito dalla organizzazione, “svizzera”!
Finisce così l’avventura dopo “solo” 40km e 2200m di dislivello …
Peccato sara’ per un’altra volta.
LA SIGNORA SFORTUNA ha corso piu forte di me!
Il resto(!!) del percorso (strastudiato a memoria e compiuto dal mio socio che porterà a termine la gara) è un alternarsi di sentieri in mezzacosta, mulattiere ripidissime, salite su nevai quest’anno abbondantissimi, come quello al Col de Fenetre a 2698m di quota, guadi al polpaccio come presso il Col des Chevaux causa scioglimento neve.
Poi la splendida, serena e fredda notte stellata che dalla Cabane de Mille ha accompagnato i concorrenti a Lourtier e poi infine a Verbier.
E’ ANDATA COSI’, grazie alla SIGNORA SFORTUNA !.
Il grande Marco Olmo nel suo libro “Il Corridore”, riassume le sensazioni che si provano con queste belle e oneste parole:
“Il ritiro è la peggiore delle sconfitte.
Certo, se ci si mette di mezzo il corpo per lo meno hai una scusa.
Puoi dirti “non potevo” anzichè “non volevo”.
Ma trovare una giustificazione non significa cancellare con un colpo di spugna l’umiliazione di non aver portato a termine qualcosa che si è deciso di iniziare”.
E forse anche nella vita e’ cosi !
Ecco quello che mi piace: la corsa….. come la vita !.
guido mamini