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W la Val Maira

Per i cinesi il 2014 è l’anno del Cavallo.
Per noi invece pare sia l’anno della Val Maira.

Per loro un anno pieno di attività, energia ed impeto.
Per noi un anno pieno di sole, neve e bellissime gite.

E poi nell’anno del cavallo potevamo non fare una gita che transitava al Passo della Cavalla?
Non è da sapere se tutto ciò fosse nelle previsioni degli astrologi orientali o nostrani ma se proprio ci dobbiamo adattare a queste condizioni, beh allora, W la Val Maira!


Domenica 23 febbraio.
Gita sette, recita il programma 2014 del GSA, 52a Saison.

Dove andiamo?

Teniamo fede al programma originale? (la Tete de Cotebelle, nel vallone di Cervieres, sopra Briancon) ….Bohf, troppo pericoloso… ma no che va bene!!!
E se viene giù tutto?
Si può fare, al limite qualche piccola variazione …
E la meteo? Uh! Ahimè, quella è ottima, non la scampiamo….

Insomma quei 2/3 sul fattore rischio congiunto al recente “battage” informativo sul tema “Sicurezza”, oltre modo acuito dalla interessante e dotta esposizione del Renatino Cresta di Mercoledì 19 ci ha un po’ messi in difficoltà…

Il Deeph South (per “sud” intendo il Cuneese) dava una quadro meteo leggermente più stabile e la nota Rocca la Marchisa vantava sul famigerato “Gulliver” ottime relazioni.

Certo che un gruppo della ns “cultura gitarola-nivologica” però non poteva abbassarsi a mutuare dalla becera e poco originale prassi suggerimenti di ignoti e poi è arrivato il meditativo Roberto a risolvere il tutto: Val Maira (vabbè… è sempre come sparare sulla Croce Rossa…. non sbagli mai!) con salita al Soubeyran quotato 2701m , gita forse mai tentata in sociale!!!
Ebbravo arroby!!!!

Cosicchè con Loorenz (Roby fa le proposte ma poi si è tirato indietro…. Bastardun!!; scherzo ovviamente: il III capogita era libero solo il mercoledì ma la meteo era pessima!) il giobia 20 febbraio prendiamo un giorno di ferie ed andiamo a dare un’occhiata in questo remoto anfratto della lontana Val Maira.
Remoto poi non proprio visto che ci abbiamo pure fatto un Raid qualche anno fa però a tanti poco noto…

Oltretutto lì da anni abita il ns amico più socio, enrico, che conosce ogni singola pietra della Valle e non esiste più anfratto in val Maira, per quanto recondito sia, che lo ha visto passare in bici o in sci o a piedi….

La gita, a ns giudizio è bellissima: si passa da esposizioni est a esposizioni nord, si transita da primo colle (della Fea 2493m) , si sale ad un secondo colle (della Cavalla 2539m) per ampliare la vista sull’impressionante Oronaye (3100m) e ci si porta dolcemente in quota dove lo spazio per cambiarsi le pelli e godersi mezz’oretta di riposo c’è per tutti.
Come se non bastasse possiamo persino concedersi una “traversée” magari con un minimo di selezione transitando dal Lago Visaisa (1916m) e ritornando con impegnativo percorso a Saretto…
Non mancano i canali (che noi faremo riempire di poudreuse grazie ad aderenze molto alto-locate, come abbiamo sempre fatto in tutte le gite precedenti) dove anche i ripidisti potranno avere il loro momento di gloria….

L’unico neo che notiamo è che non si potrà andare con il pullman: la neve è tanta ed ha “ristretto” la già non spaziosissima carreggiata; inoltre un paio di tornanti stretti sarebbero improponibile ad un bus di dodici metri ma la discussione è decisamente accantonata quando notiamo che l’ampio parcheggio di Saretto, punto di partenza della scampagnata, è transennato per lavori in corso e completamente coperto da oltre un metro di neve.

Al che, dopo la valutazione, decisamente positiva, proponiamo il Monte Soubeyran 2701m, Valle Maira, Alpi Cozie Meridionali posto sullo spartiacque Maira-Ubayette fra il Monte Sautron e il Monte Oronaye.

Una cinquantina gli iscritti che si ridurrano poi a 90 paia di orecchie quando ci si incamminerà alla volta delle soleggiate Grange Pausa, primo luogo di ricompattamento, a 45 minuti dalla partenza, raggiunta, più o meno disciplinatamente, con le proprie auto.
Gruppo piuttosto compatto, andatura frizzantina.

Che, a causa mia, subisce un po’ una impennata per il superamento di un primo muretto allorché si lascia l’ampio vallone che sale al colle del Sautron per svoltare decisamente ad est in direzione Colle della Fea.
Il motivo della fuga non era dovuto ad una sovra-produzione di testosterone ma al fatto che volevo accertarmi della stabilità di un pendio non proprio sicurissimo e diluire un po’ il gruppo, in quel frangente” non mi era sembrata una brutta idea.
Tutto va bene e, oltre il mauvais pas, nuovo ricompattamento globale.

Con qualcuno ci concediamo una digressione al Colle della Fea da cui poi la maggior parte dei presenti transiterà in discesa; altri, forse più parchi nell’utilizzo delle proprie energie, forse per problemi legati all’andatura più lenta, si dirigono immediatamente all’obbligato Passo della Cavalla dove sono ancora evidenti reticolati di fil di ferro a testimonianza della stupidità umana manifestata attraverso la seconda guerra mondiale.

Dall’ampio colle, l’Oronaye appare vicinissimo ed anche la frequentatissima Cime delle Manse, tutta segnata da serpentine di discesa è a due passi.
Ancora mezz’oretta di fatica e tutti siamo in punta.

Beh la salita è andata.
Ed ora?
Già… date le ampie possibilità di discesa si potrebbero fare chissà quanti percorsi… ma optiamo per un percorso “easy” ovvero per il ritorno dalla via di salita ed uno più “adrenalinico” che ci vedrà scendere per un canale con un “imbocco” a 40 gradi scarsi, neve poudreuse, facile e sicuro.
Alla base del canale, si ripellerà per risalire al colle della Fea, superando un dislivello di non più di cento metri, per rientrare su Saretto transitando dal già citato Lago di Visaisa.

Per i buoni sciatori indecisi c’è anche la possibilità di scendere al Passo della Cavalla, raggiungere sempre in discesa il colle della Fea e proseguire, con il gruppo dei “canalari”, tutti insieme per il Lago di Visaisa.

Quindi un due/tre gruppi che ben presto, senza nessun tipo di problema si ricompattano in due.
Tutti pronti e via, si parte.
Troviamo neve bella ovunque, sciabilissima da tutti senza problemi tranne la parte bassa che è una crostaccia ormai lavorata dai tanti passaggi e crea contrasto con i bei passaggi delle quote superiori ma… pazienza.
È il prezzo che ci tocca pagare per tutto il resto, forse perfetto.

Alle auto sono già presenti i ns amici del percorso “easy” anzi hanno già cominciato a riempire i due tavolini con formaggi, salami, torte, vini bianchi e rossi, spumanti, panettoni….
L’inevitabile reintegro energetico e di liquidi che tanto ci aveva raccomandato il nostro medico, il Dott. Massarini durante la lezione del 5 febbraio (forse noi nel dubbio abbiamo esagerato un po’…).
I 1200 metri di dislivello saliti e scesi sono stati solo una scusa…

E tutto si conclude quando, dopo un’ora di gozzovigliamenti , il sole fa capolino dietro le alte montagne e, scesa rapidamente la temperatura in pochi minuti, si ripulisce il tutto e si fa rotta verso Torino…..

Una bella gita, un grazie a tutti i partecipanti, ai capigita efficienti e disponibili, a coloro che hanno aiutato, ai capigita nominati seduta stante (Enrico e Guido, ad esempio) ed ovviamente un plauso per tutti ed un invito alla prossima!!!!

emmecì


Fotografie di Walter Actis, Bruna Brunetta, Fabio Capecelatro, Marco Centin, Giovanni Petrini, Ermes Rizzioli.

Benvenuti a Sud

Uno strano periodo invernale questo, con tanta neve ma anche parecchio caldo, due cose che di solito tanto d’accordo non vanno.

In programma avevamo messo, forse con filo di troppo di ottimismo, la salita del versante Nord del Pic Ouest de Cote Belle puntando sulla chance di trovare condizioni fredde e stabili.

Non è così e allora cambiamo direzione, diamo appuntamento alla Francia per le prossime gite e puntiamo verso il sole delle nostre vallate più meridionali.

Andiamo a Sud!

Domenica 23 Febbraio 2014

Monte Soubeyran 2697m

Valle Maira – da Saretto 1539m – Disl: 1158m – Diff: BS
Capogita: Marco Centin, Lorenzo Cerutti, Roberto Fullone

Siamo nel gruppo del Sautron sulle montagne che separano la Valle Maira da quella Francese dell’Ubayette.
La punta che domina a picco sul versante opposto il grande Lac de la Reculaye è chiamata dai francesi Tete de l’Alpe.

Ritrovo h. 6.15 – Mirafiori Motor Village

(P.za Cattaneo – C.so Orbassano ang. C.so Tazzoli)

Il viaggio sarà con auto private.

La gita è stata testata oggi dai Capogita e per domenica contiamo di trovarla in ottime condizioni oltre alla consueta certezza di una splendida giornata di sole che però, come sapete, non fa più notizia.

Se vi siete già iscritti Mercoledì non è necessaria alcuna conferma ai Capogita, salvo che cambiate idea, se invece non l’avete ancora fatto non resta che contattarli subito:

snowlover62@gmail.com – tel. 339.5829332

lorenzocerutti@yahoo.it – tel. 335.7206636

roberto.fullone@gmail.com

Le iscrizioni saranno accettate entro le ore 10 di Sabato 22 Febbraio

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A domenica!

Una serata speciale

La neve è il mezzo imprescindibile per praticare lo sport che amiamo.
Conoscerla è quindi importante per trarne tutta la gioia e soddisfazione che può dare e contemporaneamente viverla in piena sicurezza.

Se poi l’opportunità per conoscerla meglio è una divertente serata con uno dei massimi esperti in Europa di Nivologia allora siamo proprio di fronte ad una serata speciale.

Un grande esperto quindi.

E’ divertente la definizione di “esperienza” che Renato Cresta da nel suo nuovo libro “NEVE” edito da Mulatero Ed., un compendio straordinariamente completo di Nivologia che sarà presentato nel corso della serata:
“…sono trascorsi ormai quarant’anni da quando André Roch, uno dei miei maestri, mi ha confidato: “Renato, moi aussi j’ai été pris dans une avalanche; moi, j’étais un expert, mais l’avalanche ne le savait pas!” (Renato, anch’io sono stato preso in una valanga. Io ero un esperto, ma la valanga non lo sapeva).”

Mercoledì 19 Febbraio 2014 – Ore 21.15

Renato CRESTA

presenta:

NEVE E VALANGHE

Salone UGET della Tesoriera

INGRESSO LIBERO

Chi ha avuto l’opportunità e la fortuna di ascoltare Renato Cresta parlare e raccontare della “sua” neve l’ha definita “una esperienza bellissima ed affascinante”.

L’occasione di averlo a Torino e ancor di più nel Salone della nostra sede è troppo ghiotta per non raccoglierla.

La serata è organizzata in collaborazione con il Gruppo Fondo Escursionismo


Al termine dell’incontro con Renato Cresta saranno aperte le iscrizioni alla settima Gita Sociale della nostra stagione.

Mercoledì 19 Febbraio – Ore 22.30

Iscrizioni alla Gita Sociale del 23 Febbraio 2014

Pic Ouest de Côte Belle 2854m

l’Arpelin 2604m

Valle della Cerveyrette – da Laus 1745m – Dislivello: 1100m + 300m – Difficoltà: OSA
Capogita: Marco Centin, Lorenzo Cerutti, Roberto Fullone

Con questa gita inizia la seconda parte della stagione in cui le mete si fanno un po’ più lunghe ed anche un po’ più impegnative.
La salita al Pic Ouest de Côte Belle per il canalone che ne solca il versante Nord è un itinerario facile nella prima parte mentre da metà in su presenta un tratto non troppo breve piuttosto ripido da percorrere sia in salita che in discesa.
Una volta ritornati alla base si ripella e per bei pendii si sale al Col Perdù e di qui in punta all’Arpelin.

La discesa la si può effettuare in traversata ritornando a Laus per l’opposto versante dell’Izoard oppure rientrando per il più semplice Vallon des Oules da cui si era saliti.

L’itinerario ipotizzato è come detto piuttosto impegnativo e richiede quindi buone condizioni sia meteo che della neve e quindi se ne verificherà la fattibilità.
Inoltre non è percorribile da un gruppo troppo numeroso.

In ogni caso si organizzerà quindi un secondo gruppo con un programma più semplice e adatto anche ai non ripidisti che sarà comunque scelto in base alle condizioni.

La gita è prevista in pullman e le ultime news ce le daranno in Sede Mercoledì nel corso della serata, e per chi proprio non riesce a venire, si potranno avere contattando Marco, Lorenzo e Roberto via e-mail o telefonica:

snowlover62@gmail.com – tel. 339.5829332

lorenzocerutti@yahoo.it – tel. 335.7206636

roberto.fullone@gmail.com

Le iscrizioni saranno accettate solo entro le ore 12 di Venerdì 21 Febbraio

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Ci vediamo Mercoledì.

Lo scoop di Ceci

La Stampa, Giovedì 6 Febbraio.

In una delle pagine interne appare la pubblicità delle celebri stazioni della Via Lattea con un invito irrinunciabile: “Grandi sciate ad un piccolo prezzo”.

L’immagine che però appare, a grande dimensione, per rendere accattivante l’invito non è quella di una pista fresata o di una seggiovia quadriposto ma di un giovane ski-alper con sci con attacchini, pelli di foca e zaino!

Forse il piccolo prezzo si riferiva alla multa in caso di risalita delle piste?

Mitica Ceci che li ha cuccati!!!