30 Dicembre 2011: una giornata bruttissima,anzi, bellissima!

Un po’ tutte le previsioni Meteo ci avevano preavvisato, ma un lumicino di speranza che, per una volta, prendessero una cantonata la serbavamo un po’ tutti.

Il lumicino si è molto affievolito quando alle 9 ci siamo contati, in ben 35, nonostante il giorno feriale, e il dubbio era se fosse più fastidioso il vento gelido che spazzava la piazza di Oulx o il nevischio che si appiccicava ovunque o più probabilmente i due messi insieme.

Roberta ha deciso che fra bar di Oulx e capannelli in piazza c’eravamo tutti e in breve ci siamo portati nel piazzale dei vecchi impianti del Genevris, quasi riservato per noi, dove il vento sembrava un po’ attutito ma in compenso nevicava un po’ più forte.

La gita? Non c’è molto da raccontare.
Una tranquilla passeggiata di 800m di dislivello nei boschi di Sauze con tanta allegria a dispetto della visibilità scarsissima e del vento che aumentava man mano che si saliva fino a diventare quasi tormenta.

Con il suono di sottofondo di tanti discorsi che si incrociavano complice, oggi, anche il ritmo non certo forsennato.

E poi una discesa divertente in una serie di valloncelli dove ognuno ha trovato qualche tratto intonso che ha fatto diventare suo.

Tolti gli scarponi e messe ad asciugare le giacche a vento, ci si è trovati ben presto in 45 (misteri della matematica) nella bella piola di Deveys dove si è subito capito che la fame del dopo-gita è indipendente dalla lunghezza della gita.

E così, con le specialità di Salvatore, ci siamo ricalati senza difficoltà nel clima festoso delle tavolate di fine anno, con solo un paio di brevi interruzioni per lanciare un grande augurio e saluto ai nostri due Presidenti, Aldo e Roberto, e con loro a tutti gli altri amici che per ragioni diverse oggi non hanno potuto essere della partita.

In chiusura del pranzo Ceci ha proposto a ciascuno di scrivere due parole sull’anno che se ne sta andando ed è riuscita a riempire diverse strisce di pensieri che, complici anche i numerosi pintoni di rosso e di bianco che nel frattempo erano evaporati, spaziavano su soggetti molto vari toccando anche l’attualità e il boccaccesco.

Ma rileggendoli quel che se ne trae complessivamente è la gioia di far parte di un gruppo con il quale si fanno delle cose belle ma soprattutto con il quale si sta bene.

E allora l’augurio più grosso va al GSA e così di rimando anche a tutti noi.

W il GSA e W il 2012.

Si alza il sipario e appare il Moncrons!

Quelle burlone delle due Capogita volevano svelarlo solo all’arrivo in punta, ma siamo riusciti a strappare il segreto sulla Gita Sociale di Fine Anno del 30 Dicembre !

Si alza quindi il sipario sulla gita a sorpresa.

Venerdì 30 Dicembre 2011

Punta Moncrons 2500m

Pochi lo sanno, ma nella “Cômba Misteriôsa” di Sauze è conservato l’ultimo lembo di farina intonsa della Val Susa: avremo il coraggio di violarlo?
Lo scopriremo insieme!

Partenza da Gran Villard 1500m
Dislivello: 1000m

E per cominciare bene il Nuovo Anno completeremo la giornata con una

Merenda Sinoira

a Deveys (Salbertrand) nella locanda

Il Gigante e la Gallina

Il costo è previsto intorno ai 18 Euro.

Per chi parte da Torino è fissato il

Ritrovo ore 8.00 al Parcheggio di Almese (Avigliana Ovest)

E’ poi fissato un secondo ritrovo, con chi si trova direttamente in Valle,

Ore 8.45-9.00 a Oulx – Piazza Garambois

(Piazza del Mercato presso lo strano monumento a colori)

I capogita sono Cecilia Torelli, Roberta Balma Mion, Luigi Spina e per gli ultimi contatti potete chiamare Cecilia o Roberta:

roberta.balmamion@libero.it – tel. 346.6349039

benvasia@libero.it – tel. 349.4050922

E’ un po’ strano a dirsi ma, a Venerdì!

Fine Anno a sorpresa !

Quest’ anno il calendario ci ha fatto lo scherzetto di mettere il week-end di fine anno a cavallo fra il 31 Dicembre e il 1° Gennaio.

E dato che, neve o non neve, quelli sono giorni dedicati ai ritrovi famigliari si è deciso di anticipare la tradizionale Gita di Fine Anno al Venerdì.

E’ vero che è un giorno feriale, ma a fine anno tutti hanno un giorno di ferie residuo nel cassettino e i pensionati, beh, loro troveranno il tempo …

Venerdì 30 Dicembre 2011


GITA DI FINE ANNO


IN ALTA VALSUSA

Capogita: Roberta Balma Mion, Cecilia Torelli, Luigi Spina

Come è tradizione sarà una gita a sorpresa e quindi la meta sarà svelata solo pochi minuti prima di … raggiungere la punta.

Si tratterà comunque di un itinerario facile, bellissimo e con un dislivello non superiore al migliaio di metri che percorreremo a ritmo di gita di Capodanno.

E per finire bene l’ anno completeremo la giornata con una

Merenda Sinoira

a Deveys (Salbertrand) nella locanda

Il Gigante e la Gallina

Il costo è previsto intorno ai 18 Euro.

Per chi parte da Torino è fissato il

Ritrovo ore 8.00 al Parcheggio di Almese (Avigliana Ovest)

E’ poi fissato un secondo ritrovo, con chi è già in Valle, intorno alle ore 9.00 in una località che verrà precisata i giorni precedenti la Gita.

Per qualsiasi ulteriore ragguaglio, ma sopratutto per dare le vostre adesioni e consentire quindi una efficace prenotazione del dopo-gita, Vi invitiamo a contattare al più presto Cecilia o Roberta:

roberta.balmamion@libero.it – tel. 346.6349039

benvasia@libero.it – tel. 349.4050922

Buone Feste a tutti

C’è l’inverno in Val Clarèe !

Quando il pullman, dopo aver disceso i tornanti del Monginevro è svoltato a La Vachette verso la Val Clarèe, siamo rimasti tutti un attimo senza parole osservando la strada completamente innevata come quest’anno non l’avevamo ancora vista.

Su questo versante i giorni scorsi c’è stata veramente una botta d’inverno e la prima grande nevicata della stagione, anche se accompagnata da tanto vento, ha apportato più di mezzo metro di neve.

Ci voleva proprio.

La seconda botta d’inverno l’abbiamo presa quando, scendendo dal pullman nel piazzale di Nevache, ci siamo trovati a -8°C con un’aria gelida che non migliorava certo la situazione.

E allora partenza lanciata sulla bella stradina innevata che risale il fondovalle, un po’ per scaldarsi e un po’ per raggiungere in fretta i primi raggi di sole che lassù illuminavano già la Chapelle de Lacou.

Scendiamo (e se scendiamo ci sarà da risalire …) al Pont du Rately e dopo averlo attraversato ci mescoliamo al gruppo dei cugini della Sucai, che erano partiti poco prima di noi, per risalire la ripida mulattiera che ci porta rapidamente ai Chalets de Buffère.

Breve sosta, perché l’arietta superfrizzante non invita certo a fermarsi troppo, e poco dopo ci separiamo dall’altro gruppo, che svolta a sinistra verso la Crete de l’Echaillon, per seguire i dolci avallamenti che portano verso il Col de Buffère.

La mole della Grand Area incombe e allo stesso tempo attrae e un po’ di tormenta in alto la fa sembrare ancor più severa.

Senza passare al Col de Buffère puntiamo ad una spalla della Cote de la Ratière a circa 2600m dove inizierebbe la ripida salita all’Area.

Il sole non ci lascia mai ed è solo velato da un po’ di tormenta in alto, ma intanto il vento è aumentato e la temperatura è scesa ben sotto i -10°C.

Così negli ultimi metri sembra di assistere ad un gioco di scale mobili da centro commerciale dove qualcuno sale e chi ha raggiunto il culmine scende rapidamente con le pelli per cercare un posto un po’ riparato per fermarsi.

Oggi non è giornata per continuare per il po’ di tormenta che qui comincia a sentirsi ed anche per l’incertezza sulle condizioni che ci potrebbero essere più su e così, trovato finalmente un posto al riparo dal vento, ci prepariamo per la discesa, che, anche se facile e dolce nella parte alta, si rivela veloce e divertente.

Nel ripido bosco sotto gli Chalets troviamo poi una farina abbondante e fantastica che quest’anno ci mancava proprio.

Il Pont di Rately, che ci permette di riattraversare la Clarèe, arriva troppo presto e subito si propone la preziosa risalita alla stradina.
Preziosa?
Beh, magari preziosa no, ma ha un aspetto positivo: ci consente di superare i 1000m di dislivello nella giornata e fa sembrare la gita un po’ più Gita.

Rientro quasi per tutti velocissimo a Nevache dove sembrerebbe che le defezioni di Lorenzo e Ceci significhino che siamo senza tavolino!

Nessun problema: subentra efficacemente la pro-loco di Nevache che ha sgomberato dalla neve un grosso tavolo da pic-nic: lo occupiamo d’un balzo, ci mettiamo Tea a far da guardia e in un attimo lo riempiamo di ogni ben di Dio recuperato dalla pancia del pullman.

E’ vero che oggi mancavano le acciughe ammaestrate di Ceci, ma intanto Dino ha portato un gran vassoio di Insalata Russa, salami e formaggi sono in abbondanza e per una volta perdoniamo l’assenza alla nostra artista.


Insomma una giornata decisamente bella ed una gita riuscitissima a dispetto delle condizioni difficili e di pericolo di questi giorni.

E una volta di più è necessario spendere un plauso ai capogita.

E’ facile elogiarli e ringraziarli quando ci portano su punte e percorsi entusiasmanti.

Ancor di più va fatto oggi a Silvietta che si è fatta un paio d’ore di gelo in chiusura sempre con il sorriso sulle labbra, a Stefano che ha fatto da legante fra i diversi gruppetti, ad Orfeo che in una situazione di Pericolo 4 e condizioni incertissime ha avuto la solita straordinaria capacità di farci vivere una splendida giornata in piena sicurezza.

E di non far trasparire la tensione che dà il condurre un gruppo di 36 persone in queste condizioni.

“Preferisco pagare!” dice quando gli si ricorda che il capogita è esentato dalla quota pullman.

“Preferiamo che non paghi!” gli rispondiamo in coro.

Cai Uget