Un po’ di didattica e poi…
…vai col Cassorso!

Marzo si avvicina!

Le giornate … e le gite si allungano e presto si farann magari un po’ più imegnative.
Sempre che questo strano inverno sia intenzionato a lasciar posto alla primavera alla data prestabilita e non decida invece, chi lo sa, di tenerci compagnia ancora per un po’.

Ma prima di lasciare Febbraio torniamo per una sera sui banchi di scuola.
Di sicurezza non si parla mai troppo e così anche quest’anno abbiamo deciso di dedicare qualche serata a … rinfrescarci sulla neve.

Mercoledì 27 Febbraio 2013 – Ore 21.30

NEVE E VALANGHE

Serata Didattica organizzata in collaborazione con il GFE

A cura di Sergio COCORDANO, Marco CENTIN e Stefano OLDINO

Salone UGET della Tesoriera

INGRESSO LIBERO

Sergio, Marco e Stefano ci parleranno della bellezza e dei pericoli del manto nevoso, degli strumenti che abbiamo per muoverci in sicurezza e di come comportarci in situazioni critiche specie quando, come ci capita spesso, ci muoviamo in un gruppo molto numeroso.
Più ne sappiamo e più ci divertiremo con tranquillità!


Ma Marzo arriva davvero e mercoledì è anche la giornata delle iscrizioni alla prima gita sociale del nuovo mese:

Iscrizioni alla Gita Sociale di

Sabato 2 / Domenica 3 Marzo 2013

Monte Cassorso 2774m

Val Maira da Preit 1541m – Dislivello:1233m – Diff: BS
Capogita: Enrico Leinardi, Silvia Previale, Stefano Oldino

L’itinerario che percorre lo spettacolare canale SE del Cassorso, uno dei più lunghi canali della Alpi Cozie con i suoi 800 metri di dislivello, è una classicissima, d’un certo impegno, dello sci d’inizio primavera mentre sul versante opposto, che scende su Chialvetta, si sviluppa un’altro itinerario con caratteristiche più invernali.

Nella presentazione sono indicate in evidenza le date sia di Sabato 2 che Domenica 3 in quanto è allo studio l’ipotesi di trasformare la gita in una “due giorni” con pernottamento in Valle pur lasciando la possibilità a ciascuno di partecipare anche ad una sola delle due giornate.

Ovviamente molto dipenderà dalla meteo e dalle condizioni che si verranno a trovare e che Enrico, che in Valle ci vive, monitorerà con attenzione.

Stante le caratteristiche del programma e la conformazione dei luoghi si ritiene opportuno organizzare la gita con le auto e quindi questa volta non ci sarà il consueto pullman a scarrozzarci.

Come conoscere i dettagli e le ultime novità del proramma?

Facile!
Mercoledì sera, nel corso della serata didattica saranno fornite tutte le indicazioni e raccolte le iscrizioni; e chi proprio non riesce a venire può contattare Stefano via e-mail o telefonica:

oldino@gmx.de – tel. 349.3291040

A Mercoledì.

GSA News

Una Domenica senza Gita Sociale da presentare o relazionare è l’occasione giusta per qualche notizia d’attualità nel nostro Gruppo.

E cominciamo con le più belle!

In questo periodo l’età media del Gruppo si è abbassata drasticamente grazie all’ingresso prepotente di due nuovi soci!

Infatti, oltre alla nostra Roberta che ha dato alla luce Stefano, di cui avevamo già dato notizia, anche Paolo Grassi è diventato papà di una bella bimba di nome Adele!

Felicitazione vivissime ai genitori ed un grande augurio ai due pargoli di scoprire presto quanto è bella la neve.


Altra notizia, decisamente meno roboante ma, speriamo, comunque utile: è stata notevolmente ampliata la pagina dei collegamenti alle web cam, da tempo inserita nella sezione “Meteo e dintorni” del nostro Sito.

Sono stati inseriti i link alle postazioni, molte delle quali rotanti e manovrabili in tempo reale, delle stazioni di Montgenèvre, Serre Chevalier, Val Frejus e del Queyras che si aggiungono a quelle già presenti della Provincia di Cuneo, della Val Chisone, della Via Lattea e della Valle d’Aosta.

Una panoramica quindi completa che ci consente di avere sottocchio la situazione meteo e nivologica di tutte le nostre montagne, con l’aggiunta di un’ultima chicca: la web cam installata da poche ore alle Meire Bigoire da Simona e Roberto.

Carnevale all’Ombilic

Quando siamo passati a Montgenevre ed il pullman ha iniziato la discesa per portarci ai 1350m di La Vachette, dove iniziava la nostra gita, chi ha sbirciato al termometro della stazione sciistica e ha letto -12°C sul display si è quasi tranquillizzato dopo le minacce di condizioni polari con cui i Media ci martellavano da qualche giorno.

Tutti sono stati in realtà più veloci del solito ad infilare gli scarponi, calzare gli sci ed incamminarsi in fila indiana nel bosco dove le prime ripide scorciatoie su una neve col fondo gelato hanno fatto più sbuffare che riscaldare i 27 partecipanti.

Piedi gelati, “bollite” alle mani, baffi (questo quasi solo per i maschietti) incrostati di ghiaccio per fortuna assenza quasi completa di vento …
Alla prima sosta al sole gesti più o meno inconsulti per riattivare la circolazione e, contrariamente ad altre occasioni, tutti a chiedere al Guido, Capogita in apertura, di riprendere a salire.

L’arcano lo scopriremo al ritorno al pullman quando l’autista ci confesserà che la temperatura alla partenza era in realtà -20°C ma aveva preferito non dircelo per non scoraggiarci!!!

Tutti in punta in gruppo piuttosto compatto sui 2400m dell’Ombilic che occupiamo quasi completamente come in certi acquerelli di Samivel.

Fa freddo ma non più di sotto anzi un po’ di sole porta una parvenza di tepore e intanto ci raggiunge Orfeo che non ha resistito al fascino, in zona, del GSA ed è venuto a regalarci la sua conoscenza di questo bosco un po’ intrigato.

La sosta in punta, per ovvie ragioni, non si prolunga troppo e poi tutti giù in una splendida farina che a queste temperature non può che essere “canadese” sulle tracce del nostro Guru che riesce a scovare plateau e passaggi agevoli anche nella selva oscura dell’Ombilic.

Nella parte bassa la farina è un po’ poca e salta fuori qualche placca gelata ma tant’è, chi privilegiando la comoda stradina chi optando per un po’ di cross-country nel bosco, tutti raggiungiamo il pullman senza danni e al più con qualche rametto e qualche pigna impigliati nei legacci dello zaino.

Gran dopo gita di Carnevale pieno di prelibatezze dal salame di gallina (!?) ai peperoni sott’olio di Cris, alla frittata di spinaci che Barbara ha provvidenzialmente conservato al calduccio del pullman.

L’aria sarà anche a -20°C ma intorno al nostro tavolino c’è la sensazione come di una sfera di tepore, i vini che si susseguono sembrano freschi anziché freddi e al momento dei dolci fra una bugia ed una fetta di crostata nessuno si tira indietro neppure di fronte al dovere di attaccare il primo dei panettoni natalizi che ci accompagneranno nel prosieguo della stagione …

Ed il tepore del nostro allegro spuntino ci accompagna nel veloce viaggio di ritorno e quando ripassiamo a Montgenèvre non manca qualche commento di commiserazione per gli sciatori intirizziti che si vedono sulle seggiovie: “Poverini, chissà che freddo”.

I -20°C sono già dimenticati e dell’Ombilic resta solo il ricordo di una bellissima giornata.


Un grazie ai tre bravissimi ed attentissimi Capogita Luca e i due Guidi che dopo aver scovato questo angolo di farina hanno condotto in modo impeccabile salita e discesa ed hanno tenuto a giusta distanza la perturbazione in arrivo anche se il riscaldamento un pochino lo potevano alzare …

Ci vediamo in Valle Varaita !!!


Fotografie di Guido Bolla, Giorgio Cialliè e Guido Mamini.

Alla ricerca dell’inverno …
… ci spostiamo all’ Ombilic !

Quello che stiamo trascorrendo non è certamente il primo inverno caratterizzato da tanto vento e innevamento estremamente irregolare in gran parte proprio dovuto ai capricci del mitologico dio dei venti.

Sta di fatto che trovare una gita esente da crosta, sastrugi e placconi è sempre più difficile e il vallone della Gianna, dove avevamo previsto la gita alla Punta di Sea Bianca non fa certo eccezione.

Qualche notizia un po’ più confortante ce la fanno filtrare i nostri cugini francesi ed allora andiamo a mettere il naso al di là del confine a vedere se, fra una bufera e l’altra è arrivata un po’ di “poudre”.


L’ombilic più famoso della storia recente è stato forse quello di Raffaella Carrà che, nei panni di giovane soubrette, agitava le serate degli italiani dei primi anni ’70.

A parte il nome, non c’entra proprio niente con la nostra meta che è una tranquilla salita nelle pinete che ricoprono il versante nord-occidentale di Briançon, costellate dei forti e delle opere militari del più celebre e meno avvenente architetto Vauban.

Una gita quindi adatta proprio a tutti, questa volta non ci son scuse, non troppo lunga, al riparo dal vento e immersi, quasi certamente, nella farina.
Difficile rinunciarci!

Domenica 10 Febbraio 2013

l’Ombilic 2400m

Valle della Durance – da la Vachette 1350m – Disl: 1050m – Diff: MS
Capogita: Luca Gandini, Guido Mamini, Guido Petrino

Ritrovo h. 6.30 – ex Ist. Maffei

(Corso Potenza angolo Corso Regina Margherita)

A differenza del Vallone dei Carbonieri, che ci avrebbe costretto ad organizzare la gita con le auto, quì a La Vachette si arriva senza problemi e quindi anche questa volta avremo la comodità del nostro pullman che ci permetterà di smaltire rilassati i postumi (lievi) della gita e (pesanti) della merenda sul tavolino che inesorabilmente la seguirà.

Quindi le alternative sono due: o avete già prenotato il vostro posto in pullman ieri sera oppure potete farlo entro Venerdì telefonando o scrivendo al vostro preferito fra i tre capogita:

lucagandini@yahoo.it – tel. 335.6315863

mamini@libero.it – tel. 011.9673499

petrino.std@iol.it – tel. 335.1336246

Sarà una scelta ardua, ma il risultato sarà comunque che ci vediamo Domenica!

Cai Uget