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Quando la neve si fa dura …

“Cascate di ghiaccio, dovremmo fare cascate di ghiaccio”.
Queste son le parole di Enrico quando il bus arriva a Vernante.
“Non ci sono le condizioni per lo scialpinismo divertente, diamoci ad altro.”

Che sia la sua tecnica per abbassare le aspettative?

Complice il dislivello non altissimo della gita di oggi, la sosta a Vernante si traduce in 50 scialpinisti al bar caffetteria Venchi, chi si prende il caffè, chi compra cioccolatini, chi il classico cacao in polvere Due Vecchi per i prossimi dolci del tavolino.

Si parte da Limonetto, si sale fuori dalla pista (e mentre lo scrivo mi viene il naso tipico del burattino di zona), e ci si porta a destra.

In cinquanta, in ordinata fila, con un paio di soste di ricompattamento, saliamo su una neve a tratti molto dura, praticamente tutti mettiamo i rampant, alternata ad ampie zone d’erba.

Il paesaggio migliora a metà gita, quando iniziamo a vedere la nostra meta, il Ciotto Mieu 2378 m che solo tre di noi salgono a piedi, mentre il grosso del gruppo si porta al vicino e più malleabile Monte Creusa.

Dalla vetta riusciamo a far cadere nell’ordine: uno zaino, un paio di bastoncini ed uno sci. Tutto viene recuperato, in modo più o meno semplice, con più o meno dislivello di inseguimento.

La neve è dura, ma “tutta uguale”, che sai che tiene e le curve si fanno.
Non mancano i voli, qualche naso graffiato (l’abbiamo detto che la neve era dura), e qualche scivolone sull’erba.

In un modo o nell’altro arriviamo tutti al pullmann, ed in un attimo si imbandisce il tavolino, decoroso ma non ricchissimo, che sia una metafora della neve?

Splendida la crostata con la marmellata di Renato, ma non è stata immortalata, forse perché tutti erano distratti dalla cerimonia di impupacchiamento che era in corso: benvenuto Alessandro!

silvia


Fotografie di Marco Centin

Per vedere e scaricare queste ed altre foto di Marco potete cliccare quì.

A Limone di Sabato al sole!

ATTENZIONE !!!

GITA SOCIALE

ANTICIPATA AL SABATO !!!
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Quel che sta combinando il Burian nella parte centrale della nostra penisola è, ahimè, sotto gli occhi di tutti non appena si ascolta qualsiasi telegiornale.

Nevicate epocali e disagi che diventano terribili nelle zone già colpite dal terremoto della scorsa estate.
Difficile rimanere indifferenti.

Qui da noi, come è già successo in passato in situazioni simili, tempo bello e ventoso e tanto freddo.

Le previsioni ci dicono che proprio Domenica la situazione dovrebbe cambiare e il brutto tempo dovrebbe spostarsi anche nella nostra regione.

E Sabato?
Sabato tempo ancora bello e quindi proviamo ad approfittarne:

Sabato 21 Gennaio

Monte Ciotto Mieu 2378m

Val Vermenagna – da Limonetto 1354m – Disl: 1020m – Diff: BS
Capogita: Luigi Spina, Enrico Leinardi, Renato Poro Marchetti

Confermata quindi, per una volta, la meta in programma grazie anche alla perlustrazione preparatoria effettuata da Enrico.

Nel corso della gita, in base alle condizioni, valuteremo la possibilità di dividerci in due gruppi con il primo che ritornerà a Limonetto per il classico itinerario di salita ed il secondo che scenderà sul versante opposto a Tetti Folchi poco sopra Vernante.
Il pullman consentirà di recuperare eventualmente al ritorno questo secondo gruppo.

Ricordiamo che i rampant al seguito sono tassativamente obbligatori.

Come detto il viaggio lo faremo in pullman.

Ritrovo h. 6.30 – Mirafiori Motor Village

(P.za Cattaneo – C.so Orbassano ang. C.so Tazzoli)

Sicuramente siete fra i tanti che sono venuti ieri sera in sede ad iscriversi.
Se siete invece fra i pochi che non l’hanno fatto avete ancora la possibilità di farlo contattando Luigi via e-mail o telefonica:

luigi.spina@email.it – tel. 328.0676906

Pro memoria: i generi di conforto per il Tavolino sono gli stessi della domenica!

A Sabato.


Le iscrizioni saranno accettate fino alle ore 17 di Venerdì 20 Gennaio
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Cosa ci porterà il Burian ?

Nella letterina che nel dubbio avevamo scritto collegialmente a Babbo Natale e alla Befana noi avevamo chiesto soltanto qualche abbondante nevicata per poter finalmente fare qualche gita “invernale”.

Ci sembrava una cosa nella normalità!

Quei due o non sono ben organizzati oppure sarà che messi insieme diventano esplosivi ma sta di fatto che le previsioni ci annunciano per la prossima settimana l’arrivo nientemeno del Burian, una delle condizioni più gelide e tempestose che possono interessare la nostra penisola.

Nella sezione “Curiosità” del nostro sito c’è una pagina che riguarda “L’inverno più freddo della Storia” che vale la pena di rileggere dato che la condizione meteo prospettata è abbastanza simile anche se certamente non ripetibile nei termini di allora.

Insomma staremo a vedere cosa succederà realmente in questo inizio di settimana ma, per adesso, il programma non cambia!

Mercoledì 18 Gennaio

Sede della Tesoriera – h. 21.15

Iscrizioni alla Gita Sociale del 22 Gennaio 2017

Monte Ciotto Mieu 2378m

Val Vermenagna – da Limonetto 1354m – Disl: 1020m – Diff: BS
Capogita: Luigi Spina, Enrico Leinardi, Renato Poro Marchetti

Ovviamente con le attuali condizioni e con previsioni di questo tipo è difficile dire se la meta sarà confermata, variata o radicalmente cambiata.

Enrico presidia le Alpi del Sud, Renato quelle a Nord e Luigi, dalla postazione privilegiata del suo grattacielo, tiene sotto controllo tutta le montagne piemontesi, quindi siamo in una botte di ferro!

Non resta che fare un salto in sede Mercoledì per scoprire cosa tireranno fuori dal cilindro i nostri splendidi Capogita!

A Mercoledì.

Crostacce, crostoni e crostate

Quelli che hanno dedicato parte delle vacanza di Natale allo scialpinismo, sapevano che non sarebbe stato facile trovare una neve bella oggi.
Le varie recensioni su tutte le valli non danno grandi speranze: le nevi ci sono tutte, sì, specialmente quelle brutte.
Qualche esemplare del GSA a Capodanno aveva salito con gran soddisfazione la Rocca la Marchisa, che con i dovuti scongiuri diventa la meta di questa uscita.

Dovremmo essere 50, ma sul bus scopriamo di essere solo 48: mancano Matteo, bloccato a casa dalla febbre, e Spartaco che non sente la sveglia ma per fortuna sente il telefono, butta una buta di spumante in auto, e parte all’inseguimento del bus, verso Sant’Anna di Bellino.

Sul bus comunicazione di servizio del capogita “Vi garantiamo una bella gita, non garantiamo una bella neve”.
Già si sapeva, ma meglio mettere le mani avanti.

Dobbiamo ringraziare la collaborazione del rifugio Melezet, che ha messo le transenne nel parcheggio per consentire al bus di fare una comoda inversione sul ghiaccio e ha anche procurato un paio di bastoncini a chi si è trovato misteriosamente senza.

La temperatura alla partenza è un allegro +3°C, mentre a Torino eravamo sotto zero, ma il vallone in ombra completa ci consentirà di non patire il caldo.
Si parte per scorciatoie, con un attraversamento del ruscello da intenditori: i saggi su un tronco coperto di neve, gli sprovveduti direttamente sul ruscello poco ghiacciato.
Il brivido che sento lungo la schiena quando quello dietro di me mi dice “Ti sei accorta che sei su un ruscello solo ghiacciatino, e tu non sei esattamente una piuma?”.
Allunghi il passo, e ti risparmi il bagno gelido, sprovveduta.

Il gruppo prosegue abbastanza compatto, dietro il passo regolare di Stefano.
Chi ha fiato da vendere, non smette di chiacchierare.
Io ho smesso già al ruscello e proseguo in silenziosa compagnia.

Dopo un po’, un passo deciso mi affianca e mi supera in un attimo: una bella runner con uno zaino minimale e un fisico da urlo.
Tralasciamo qualche commento che le radio accese rendono impietosamente pubblico e, fortunatamente per la quiete sociale, tempo tre secondi la ragazza cambia rotta.

Saggezza femminile.

Una slavina da attraversare al fondo del pianoro, chi scivola un po’, chi mette i coltelli, chi se la cava senza far tante storie.
Saliamo tutti al Col di Vers, c’è qualcuno che vuole fermarsi?
“Ma io… non ho messo mai i coltelli…”.
“Neanche io, non vorrei essere un peso..”.
Beh ci sarà pure una prima volta, no?
Memore di come NON si devono mettere i rampant, mi prodigo ad aiutare le ragazze della prima volta
“Li infili di qui, piano. Poi controlli che siano dentro in entrambi i dentini, che ..”, ma non ho neanche il tempo di finire la frase, che un nugolo di Capogita ben più preparati di me accorre ad assisterle.
Qualcun altro sta rincorrendo chi, sottovalutando il pendio, non li ha messi e scivola.

In cinque hanno deciso di fermarsi, un po’ per stanchezza un po’ perché la discesa non si preannuncia facile.
Il magnanimo Flavio ritorna con loro (valutate voi la magnanimità, alla Marchisa era salito settimana scorsa…), gli altri 44 continuano verso la vetta.

“Siamo a tappo sul secondo muro” recita Walter in radio tra uno sconsolato: “Dai un colpo con quel tallone! Il tallone!” e un serio “Metti in piano quello sci”.
Marco e Lorenzo corrono ad aiutare talvolta uno talvolta l’altro quelli che sembrano più in difficoltà, Cecilia tiene d’occhio tutti dalla chiusura.

I primi dopo quattro ore, gli ultimi mezz’ora dopo, all’una siamo in 44 su questa vetta, che sembra fatta apposta per noi: una bella cresta con due croci ai lati, chi sceglie una, chi l’altra, chi entrambe, chi si siede banalmente sulla cresta per godersi il panorama ed il pranzo.

E’ un piacere vedere chi qualcuno che nelle ultime gite si è sempre fermato prima, oggi è arrivato in cima: grande Elisa, l’allenamento ripaga e soprattutto ripaga il panorama sul Viso, sulla Meja e sulle vette che tutti citano e tutti confondono.

Alle 14:00 inizia la discesa.
Superata senza danni la cresta con pietre sporgenti, iniziamo a solcare gli ampi pendii.
Renato scende con stile e agilità unici, infatti semina gli inseguitori ma lui non scia, lui vola.
Noi sciatori della domenica affrontiamo crosta portante, crosta non portante, placche gelate, sastrugi, zucchero, di tutto.
Quando mi capita una curva in simil-farina mi commuovo, faccio la seconda e urlo “Non ci credo qui è…”, ma la crosta non mi perdona e non riesco a finire la frase.

Tutti intatti al pullman, si apre il tavolino delle vivande.
Dalle classiche acciughe, al formaggio Ceco di Robert, alla torta salata di Bruna.
Qualche Befana ancora in servizio taglia succulente torte, tra cui spicca quella di augurio con il logo GSA, fatta da Gianluca, un uomo da sposare (state buone befane, pare ci abbia già pensato qualcun’altra!).

silvia


Fotografie di Marco Centin e Michelino Giordano

Per vedere e scaricare queste ed altre foto di Marco potete cliccare quì.
Per quelle di Mike potete invece cliccare quì.