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VALLON DU FONTENIL

DOMENICA 16 APRILE 2023

Nel solito dribblig meteorologico che precede i giorni della gita si apre una finestrella che, nelle migliori delle ipotesi, avrebbe potuto portarci a rispettare, una volta tanto, quanto scritto nel programma circa sei mesi prima: la salita alla TETE du VALLON poco più di tremila metri di quota, una salita non banale dal finaleserio, ma alla portata del GSA. Una veloce fuga di alcuni di noi la settimana precedente aveva del resto avuto esiti più che incoraggianti e quei 5-10 cm di neve previsti in settimana non avrebbero alterato il quadro generale!
Cosicchè, con la solita apprensione di avere fatto la scelta giusta, si mette nero su bianco la meta e si parte alla volta dell’alta Valle della Guisane già visitata sabato 7 gennaio di quest’anno in occasione della ns seconda gita sociale al Pic Blanc du Galibier.
Ventisei gli iscritti (di cui uno non verrà per problemi fisici) a cui si aggiunge un “fuori-corso” per tardiva iscrizione con ben quattro capigita. Il motivo di cotanta “responsabilizzazione” era dovuto al fatto che fosse prevista una possibile suddivisione del gruppo: data una certa “soggezione” del pendio finale che avrebbe potuto scoraggiare i meno motivati, allo stesso prezzo veniva proposto il pacchetto B: l’attesa alla base del ripido canale finale o la salita alla Breche du Vallon, una sempre remunerativa salita più easy ma sempre dalnon disprezzabile dislivello intorno ai 1400 metri.
Tutto è bello intorno a Briançon! Tutto tranne l’alto vallone del Fontenil!!!
Partiamo lo stesso sperando che, con il passare del tempo, le cose migliorino ma, se la meteo migliora decisamente, il continuo vento ha lavorato indefessamente creando possibili “gonfie” sulle quali è prudentenon avventurarsi.
Per cui pochi metri prima del “bivio finale” si opta per la Breche du Vallon; la valletta laterale che conduce al colle è addirittura riparata dal debole ma incessante vento che, unito ad una temperatura dell’aria frizzante ed alla quota prossima ai tremila metri, consigliano un abbigliamento più invernale che primaverile…
Dato un certo sfilacciamento del gruppo (dovuto al fatto che ho sperato fino all’ultimo di potere salire con ilgruppo più veloce la TETE!) l’ultimo arriverà al punto finale un’ora dopo i primi ma poco importa: sù si sta decisamente bene: il vento è debole o assente, il panorama ad ovest sulla valletta che unisce Le Casset a Le Pied du Col poco a monte di Villard d’Arene (La Grave) transitando dal Refuge du Villard d’Arene è spettacolare. La vista a 360 gradi ci regala un magnifico scorcio sul Pic de Neige Cordier mentre a nord la non banale parete del Combeynot Est ci guarda. I seriosi Pelvoux e la Barre des Ecrins sono ancora al loro posto quando…. Nebbia un Labrador nero, compagno di salita della new-entry Emanuela, tocca (lo avrà fatto apposta per mettere un po’ di pepe alla facile gita?) lo sci di John che, nonostante gli ski-stopper tiene fede allo scopo della sua esistenza: quello di scivolare….
Lo recupererà Guido con qualche manovra acrobatica una cinquantina di metri più in basso (del resto con quello che guadagnano i capogita…) restituendolo al povero John, capogita pure lui ma appiedato, che intanto si è sceso il tratto a piedi….Il tempo si è rasserenato un po’ ovunque ormai: la parete finale della TETE è tutta pulita e… c’è anche una
traccia che arriva a metà del tratto ripido. I salitori sono evidentemente tornati sui loro passi anche se giudico assai imprudente salire per rendersi conto di essere nel pericolo: meglio evitare prima (un comportamento analogo è stato tenuto da ignoti sul Pic de l’Etendard, altra ripida salita all’imbocco del Fontenil; qui è anche partita una colata, seppur piccola, che ha seppellito alcune tracce di discesa!)Noi, dal canto nostro, dopo un generale ricompattamento a poca distanza dalla Breche scendiamo godendoci la neve, un po’ gessosa ma sciabile, pervenendo alla base del bosco, ski-aux-pieds. Altri cinque ​minuti di portage e possiamo allestire il tavolino. Con lo sgradito e sempre presente ospite odierno: il vento.
Comunque…tutto è andato per il meglio nonostante le condizioni. Un plauso a tutti i partecipanti che dimostrano sempre capacità notevoli consentendo al GSA di puntare sempre ad ambiziose mete.Prossimo impegno del Gruppo il RAID che ci porterà per quattro giorni nella bellissima Valpelline con lunga digressione in territorio elvetico….

emmecì

OTTAVA SOCIALE

Domenica 16 Aprile 2023

Entrati ormai in Primavera e confortati dalle positive performances delle sette precedenti uscite, alziamo ancora una volta l’asticella, riproponendo una gita non nuova, usata ma tenuta bene, percorsa nove anni fa (fine marzo 2014 con Orfeo a capo della combriccola) ovvero la:

 

TETE DU VALLON (BS con finale OS)

 

Che arriva a 3059 metri di quota con un dislivello di 1430 metri, esposizione EST, Serre Chevalier poco dopo Monetier-les-Bains in France.  La gita, non cortissima, è caratterizzata dalla presenza, nel suo ultimo tratto, di un pendio sui 40 gradi che implica una certa confidenza con lo sci ripido. Non sono presenti affioramenti rocciosi ragion per cui una caduta… non dovrebbe avere alcuna conseguenza, però è innegabile che una buona padronanza della tecnica sia utile. 

 

C’è anche un piano B qualora le condizioni del manto fossero ritenute pericolose: la salita alle Jumelles, poco prima del suddetto pendio, gita facile, assolutamente sicura, senza tratti impegnativi. È altresì possibile terminare la salita alla PRIMA del famigerato pendio, prendendo il sole alla base dello stesso, attendendo l’arrivo di chi vorrà andare in punta.

 

Nella precedente edizione 2014 quasi tutti arrivarono in punta senza alcun problema e ci fu anche una caduta sul ripido che non ebbe alcuna conseguenza. È scontato che ramponi, piccozza e magari anche il casco, devono fare parte dell’attrezzatura, oltre ai soliti ARTVA, pala e sonda, torta e Barbera. È anche possibile salire e scendere gli ultimi 200 metri a piedi, con ramponi & picca.

 

L’appuntamento è in primis presso il supemercato EUROSPAR dopo la rotonda di Avigliana Ovest alle ore 6,00 oppure al parcheggio della partenza direttamente a Le Fontenil alle 8,00 (sopra Le Casset, dopo Monetier-les-Bains) dove ci attende un breve portage di 15-20 minuti. Organizzatevi tra di voi per gli equipaggi, non ci sono problemi di posteggio alla partenza. 

 

Le iscrizioni questa volta le prende  Giovanni Buffa presso giovanni@vivaiobuffa.com o tramite WhatsApp al 335-6919862 fino a venerdì ore 12,30 – inviterei i possibili interessanti ad iscriversi NON all’ultimo momento ma con congruo anticipo SPECIFICANDO IL CAI DI APPARTENENZA e il PUNTO DI RITROVO SCELTO. Controllate di avere il bollino nuovo perché dal primo di aprile la vecchia assicurazione non è più valida.

 

Gli organizzatori sono il succitato Buffa, il Centino, il Borio e, attirato dai compensi stellari, Marcello di Leo.  Invito chi possedesse delle radio a portarle: ci saranno utili in caso di split del gruppo.

 

S.U.o.S. (see you on Sunday), 

 

emmecì

 

 

 Aggiungo ancora che come sempre le nostre gite sociali sono aperte a chi è in grado di effettuare gite scialpinistiche in autonomia e non ai principianti: non siamo una scuola e non siamo neppure strutturati per poter seguire chi fosse alle prime armi.

 

Stefano Oldino

M. CiaslaRAS

 

Settima sociale in Valle Maira. Arriviamo e.. nevica! Incredibilmente il tempo si presenta cupo e attorno a noi schede, al parcheggio dopo la Rocca, la neve tutto intorno a noi. Siamo frammentati nella ascesa della stradina sterrata e, complice la situazione incerta non tutti sono convinti a partire. Eppure le previsioni meteo ci avevano assicurato sole pieno! Riguardiamo bene e.. incredibilmente come da copione meteo il cielo comincia ad aprirsi e così, dopo un buon quarto d’ora di ritardo sul programma, si parte!

       

In testa il local Enrico che apre le danze prima a piedi su stradina e pietraia e poi nel lunghissimo vallone dell’Infernet. Davanti a noi (se non ricordo male) forse già qualcuno ha battuto traccia, ma noi abbiamo Enrico che, a briglia sciolti, si fa strada per i panettoncini che formano il bel vallone.

Su di noi splende infine il sole e ci tocca anche spogliarci  e metterci la crema solare durante la salita.

Guido chiude il gruppo mentre Alberto rimane in fondo. Abbiamo anche un socio con tanto di cane che, alla vista della quantità di inversioni sul pendio finale decide che è meglio richiamare all’ordine il suo padrone per approfittare di un passaggio verso il colletto del Ciaslaras.

Inversione dopo inversione, con un buon venti centimetri di neve fresca sulla parte finale, arriviamo al colletto dove un insolito affollamento, provocato dalla concomitante uscita della scuola di scialpinismo UGET, ci fa fare la coda per salire a piedi sulla cima una volta indossati i ramponi.

 

Tutti, o quasi , raggiungono la cima a piedi per il selfie del momento, per poi ridiscendere visto l’affollamento, al colletto.

 

Da lì sci ai piedi scendiamo il bel pendio finale prima della scuola, arandolo a più non posso. Seguono facili traversi e qualche curva durante la discesa del vallone. LA neve caduta non agevola la sciata in certi punti purtroppo. Raggiungiamo tutti quanti infine i prati e la strada sterrata che ci riporta alle auto e al tavolino! Le previsioni davano neve per le 14 e scientificamente infatti incomincia a nevicare durante le libagioni, velocizzando il processo di beveraggio e cibazione (!). Così, infreddoliti e sotto una coltre di nubi salutiamo la mitica Valle Maira e Enrico… alla prossima!

Rocher charnier

RELAZIONE SOCIALE  26 FEBBRAIO

Et voilà, quinta uscita con tutti in punta! Altri 1200 metri di dislivello saliti da tutti, in sicurezza e baciati da un sole forse un po’ malato ma pur sempre presente!

Eh sì perché se l’innevamento ormai scarseggia ovunque, anche la meteo fa la sua parte! In questo turbillon meteorologico in cui ogni sei ore le previsioni si stravolgono è davvero difficile trovare con 4-5 giorni di anticipo un posto dove si possano avere neve e tempo decenti! 

La fastidiosa ed onnipresente saggezza dei “te l’avevo detto io….” dei saggi dell’ultimo minuto aiuta poco anche perché è facile 12 ore prima avere un quadro con alta attendibilità; lo è molto meno il martedì sapere cosa farà la domenica monitorando siti meteo in continuo mutamento ed in palese contraddizione uno dall’altro!

Comunque dei quasi trenta iscritti saremo 25 partenti il sabato mattina. Con auto propria ci si trova sopra il Village du Soleil, playground a cavallo tra Monginevro e Clavière sul confine per risalire un primo tratto di pista (chiuso ai pistaioli) facile e dal modesto dislivello. 

Dopo 200 metri di tranquillo dislivello si entra nel Vallon des Baisses ed alla base della seggiovia del Rocher Rouge ci raggiungono due vecchi compagni di avventura impegnati su un itinerario più complesso del nostro. Troveremo altri volti noti durante la salita, sintomo evidente di una certa difficoltà nel reperire itinerari percorribili e di soddisfazione in tutto il nord-ovest italiano. Mi tornano alla mente due scialpinisti di RIALE della nevosissima alta Val Formazza incontrati due settimane fa in Val Germanasca…. A buon intenditor…poche parole!

Con Roberto davanti ad aprire le danze ed il sottoscritto a fare da chiusura ed un frizzante Enrico in mezzo, con sfilacciamento contenuto, tutti si arriva in cima ai Rocher Charnier a 3063 metri di quota di questa BIESSE da cui si gode un notevole panorama nel Massiccio dei Cerces. Sotto di noi il Colle dei Trois Fréres Mineurs e poco distante, dopo les Trois Scies, l’imponente Chaberton con i residui delle torrette ed un versante nord assetato di neve.

Qualche attimo di riposo per recuperare le energie dopo i 1200 metri saliti, la foto di rito sull’ampia punta e via, in discesa, sulla neve che, fortunatamente, si è notevolmente ammorbidita grazie al sole non caldissimo ma sufficientemente generoso. Tre giorni prima percorrendo “privatamente” l’itinerario le condizioni erano molto peggio, con disagevoli sastrugi di ghiaccio. Oggi sembra “quasi” una pista, si può sciare tranquilli, senza percorso obbligato. Sfruttando i pendii più assolati la neve è morbida e le pietre, poche, emergenti, sono facilmente evitabili.

A parte un ragazzo (non del ns gruppo) a cui si “sradica” il puntale (cosa che lo obbligherà a scendere a piedi!) a noi tutto va per il verso giusto, nessun problema ed in capo a meno di ora siamo nuovamente alle auto dove ci attende il solito generoso tavolino!

Tutto bene dunque! Oggi, al momento in cui scrivo queste due righe, lunedì, sta nevicando. Ha iniziato ieri. Speriamo continui ancora: le ns montagne ed il ns pianeta ne hanno bisogno!

Durante la gita di sabato è stato fatto un video reperibile su:

https://youtu.be/HQsXvXTHaD0

Un caloroso ringraziamento ai tanti soci presenti ed ai capigita arbitri di scelte sempre più difficili (NON SPARATE SUL PIANISTA!)

mc